Appennino Food Group è stato assoluto protagonista di Festa a Vico grazie al suo delizioso Tuber aestivum Vitt. che ha stregato il pubblico dell’evento benefico organizzato da Gennaro Esposito.
Vico Equense è un paese vestito a festa che si muove all’unisono sotto la guida attenta di Gennaro Esposito. Lo chef campano si sposta senza sosta fra le vie e i punti nevralgici della cittadina orchestrando quello che è stato il ventesimo anno di Festa a Vico. Un tripudio di profumi, cibi, chef, piatti, striscioni del Napoli dedicati alla vittoria del campionato di calcio e una fiumana di gente che è accorsa da tutta la Campania e non.
Una festa generosa e un apparente caos che muove gli eventi con un imperscrutabile e inaspettato ordine. A valle di tutta la lussuria e il godimento enogastronomico, la forza motrice e il cuore pulsante dell’evento: il ricavato di Festa a Vico è a sostegno delle Onlus partecipanti - Fondazione Umberto Veronesi, Bottega dei Semplici Pensieri ODV, ALTS – Associazione per la Lotta ai Tumori del Seno, Noi con voi per le MICI, Fondazione S.O.S. Sostenitori Ospedale Santobono e AEQUA solidale.
E’ questo il contesto in cui si è calato Appennino Food Group decidendo di supportare Festa a Vico a 360°, abbracciandone appieno la filosofia e immergendosi nel calore che Vico Equese ha saputo offrire. Appennino Food Group ci ha ovviamente messo del suo: sua maestà il Tartufo. In questo caso un Tuber aestivum Vitt. che, a dispetto delle credenze popolari che vogliono che il bianco sia il solo degno di nota, ha attirato orde di partecipanti semplicemente perché lo avevano fiutato nell’aria.
E si è perso il conto di quante Battute di carne di Manzo al Tartufo abbia preparato chef Irina Steccanella che ha accompagnato in Campania Appennino Food Group. Un piatto delicato e impreziosito dal tartufo nero estivo che ha stregato anche i bambini, alcuni dei quali accorsi più volte ad ascoltare i racconti di Luigi Dattilo e per bissare la grandiosa battuta di Irina Steccanella.
Luigi è abituato a raccontare il “suo mondo dei tartufi”, non solo dal punto di vista commerciale, ma soprattutto in termini scientifici e culturali, con la gioia e la determinazione di voler far conoscere un prodotto di cui sfuggono storia e caratteristiche al grande pubblico. Il messaggio è che il tartufo è un prodotto pregiato che richiede non solo passione, ma anche conoscenza. Non per questo deve essere un privilegio per pochi, ma un prodotto che ha un ampio ventaglio di qualità e tipologie. Il Tuber aestivum Vitt., ad esempio, è il più comune fra i tartufi freschi ed è estremamente versatile poichè permette di essere lavorato sia su piatti freddi, che ad alte temperature, dove sprigiona il massimo del suo aroma.
Il tartufo di Appennino Food Group è stato anche protagonista dei piatti di alcuni fra i numerosi partecipanti coinvolti durante la tre giorni di Festa a Vico. Come la delegazione di chef di APCI guidata da Antonio Sorrentino che con la sua mole e il suo carisma ha orchestrato con decisione le portate in uscita durante la serata pop di domenica. Tra i piatti proposti la Zuppetta di fagiolini con scottate di polpo, rosso piccante e limone a scaglie, e Ceci, tartufo e seppie, una combinazione che è stata esaltata e completata degnamente dal Tuber aestivum Vitt.
Don Peppe, progetto di cucina napoletana in grande espansione in tutta Italia, era invece alla prima partecipazione a Festa a Vico e si è cimentato nella preparazione di un esplosivo e succulento Risotto cacio pepe, gamberi marinati con il gin, ristretto di pesce, tartufo estivo grattugiato e melissa. Lo chef Fabio Cafiero ha ben valorizzato ogni singolo ingrediente e l’instancabile fila che si è protatta per tutta la serata testimonia il suo egregio lavoro. Non poteva mancare anche un delegazione di FIC, federazione sempre presente agli eventi di maggior rilevanza nazionale. Gli chef hanno proposto i Fusilli con Ragù di Cervo, ricotta vaccina, pesto e finocchietto, un piatto che ha fatto innamorare non solo i locali, ma anche turisti stranieri in preda al più totole godimento.
Immancabile anche il centralissimo stand della Mozzarella di Bufala Campana DOP che oltre ad offrire il suo pregiato prodotto, ammassava frotte di curiosi per osservare da vicino il processo di filatura della mozzarella e il casaro immergere impassibile le mani in acqua bollente. Tuttavia Festa a Vico, come abbiamo detto inizialmente, non è solo grandi prodotti e celebri chef, ma anche solidarietà testimoniata anche dalla presenza dell’associazione Azione contro la Fame che ha lanciato la nuova edizione dell’iniziativa Ristoranti contro la Fame. La campagna solidale della ristorazione in Italia che coinvolge ristoranti, chef e amanti del cibo per dire tutti insieme “mai più fame”. Un’iniziativa alla quale partecipare e assolutamente non mancare.