Su filindeu è una pasta di antica schiatta, una rarità alimentare prodotta a Nuoro da pochissime artigiane.
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La Pasta Su filindeu
Su filindeu consiste in un reticolo di pasta finissima, sovrapposto in tre strati, che, essiccato per 24 ore circa, viene consumato a Nuoro in raffinate minestre. Le donne di Nuoro ancora in grado di produrre questa tipologia di pasta sono pochissime, e sono tra loro imparentate. Il nome della pasta, filindeu, affonda le proprie radici nel lontano arabo medievale, dove il termine fidaws nelle fonti medievali indicava un tipo di pasta che probabilmente ha dato poi origine al valenzano fideuà, al sardo findeos, allo spagnolo fideos, all’italiano fedelini/fidelini e gli esempi potrebbero continuare.
Su filindeu, la minestra secondo lo chef Pierluigi Fais
fotografia di Gianna CabrasL’etimologia popolare invece poeticamente fa derivare filindeu da fili di Dio, tanto sembra, anche ai nuoresi, un prodigio, questo procedimento per cui si ricava questa pasta antica, che come abbiamo detto ha solide radici medievali e tanti cugini sparsi sulle sponde nord del Mediterraneo.
Le artiste di su filindeu assicurano che l’impasto è composto solo da acqua, semola e sale, e che è l’accorto dosaggio del sale il vero segreto della straordinaria elasticità della pasta, ecco come: quando le artigiane lavorano su filindeu hanno davanti a sé due ciotole, una piena di acqua e l’altra di acqua salata. Le donne immergono le veloci dita alternativamente in questa o quella ciotola, secondo il grado di idratazione ed elasticità della pasta, che sentono al tatto e osservano con lo sguardo esperto. Detto così sembra semplice, ma molti chef ed esperti di pastificazione hanno provato inutilmente a replicare il prodigio e hanno gettato… la pasta.
fotografia di Eliot Stein
fotografia di www.sardegnadigitallibrary.it