Una giovane australiana ha affrontato il licenziamento causa Covid sfornando biscotti artigianali. Grazie a un efficace passaparola, oggi vanta un’assidua clientela e vuole aprire un negozio tutto suo. La storia di Mona Route.
La storia
Mona Route, 27 anni, faceva la cameriera all’aeroporto di Melbourne quando, come molti suoi coetanei e colleghi, è stata licenziata a causa della pandemia di Covid-19. Annoiata dalle interminabili giornate trascorse a casa, dopo un primo periodo di “rassegnazione” ha deciso di dedicarsi alla cucina e a sperimentare nuove ricette, specialmente dolci. Ma poi, dal preparare dei “semplici” biscotti per sé stessa e per la sua famiglia, la giovane australiana è arrivata a costruire un vero e proprio business.Seguendo il consiglio di suo padre, in breve tempo Mona ha creato un account Instagram e investito 500 $ in ingredienti (spesso importati dall’Italia) per il suo primo lotto di pasticcini di dimensioni significative. Basti pensare che nei primi mesi di lockdown vendeva dai 30 ai 40 biscotti ogni 30 giorni, mentre ora si sveglia alle 2 del mattino per riuscire a stare al passo con la domanda media mensile di 450 ordini di ingenti dimensioni, spesso da parte di forni o pasticcerie che rivendono i prodotti al pubblico. Le spedizioni sono attive in tutta Melbourne, ma per richieste particolari coprono zone più ampie dell’Australia.
Gli enormi biscotti di Mona, di 15 gusti diversi, sono costituiti da pasta frolla a trattenere un goloso ripieno di crema spalmabile che fuoriesce al primo morso. La giovane australiana attualmente guadagna 1.700 sterline ogni mese grazie alla vendita di biscotti. Non solo: spera di passare alla panificazione a tempo pieno quando raggiungerà i 1.500 ordini al mese, magari aprendo una bakery. "Spero un giorno di potermi dilettare in una cucina tutta mia", confida.
Fonte: mirror.co.uk
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Foto dalla pagina Instagram di Mona Route