Un cioccolatino nascosto nella manica del vestito di una zarina russa torna alla luce grazie al ritrovamento di due studiose: è rimasto intatto per ben 118 anni all’interno del Museo Ermitage.
La notizia
“Feste e balli, fantasie, è il ricordo di sempre”. È la ninna del carillon di Anastasia, il primo film di animazione prodotto da 20th Century Fox che inevitabilmente risuona in testa alle parole Gran Ballo, Palazzo d’inverno e Romanov. “Quando guardi la dinastia dei Romanov e le fotografie della gloria e della grandezza e dei gioielli, degli ori e del tutto intarsiato, evoca tutte queste immagini nella tua mente”, ha commentato la compositrice Lynn Ahrens che ha messo in musica Once Upon a December.Chissà se sarà stato così anche per la curatrice del fondo costumi del Dipartimento di Storia della Cultura Russa Nina Ivanovna Tarasova che, insieme alla restauratrice Galina Georgievna Fedorova, si è inaspettatamente ritrovata tra le mani un cioccolatino nascosto, caduto dalla manica dell’abito della Gran Duchessa Ksenia Alexandrovna. Rimasto intonso per ben 118 anni, rintanato tra sete, perle e ricami dorati, il bon bon è stato ricondotto alla magnificenza dell’ultimo grande ballo dei Romanov.
Si ipotizza che la sorella di Nicola II, l’ultimo imperatore di Russia, diede un morso a metà infilando di tutta fretta questa caramella in un lembo del suo sontuoso vestito da nobildonna russa. Per l’esattezza lo indossò nel febbraio del 1903, in occasione del 290° anniversario della sua dinastia che fu celebrato nei saloni del Palazzo d'Inverno (non altro che l'Ermitage), completando la sua vestizione con il kokoshnik, antico copricapo femminile, e un ventaglio piumato stretto nella sua destra come riportano alcune fotografie d’epoca.
Questi abiti in stile seicentesco tempestati di gioielli sono oggi conservati nel museo Ermitage e, recentemente, i restauratori scientifici si sono imbattuti in questa scoperta durante alcune operazioni di restauro conservativo, successivamente condivisa attraverso un video postato sul profilo ufficiale del Museo Ermitage e ripreso persino dalla stampa scientifica. Un fatto che viene documentato anche da ScienzeNotizie, a cui la restauratrice Galina Fiódorova ha dichiarato: “Quando ho aggiustato questo vestito, ho alzato una manica e ho notato una stranezza. Quando la specialista ha tolto un filo, uno strano oggetto mi è caduto in mano: qualcosa di rosa e di forma irregolare. E per qualche motivo, forse per istinto, l’ho leccato. Era un bonbon”. E aggiunge: “Osserviamo sempre tutti i vari lembi di vestiti, le pieghe, perché lì si accumulano spesso fibre sfilacciate o altre cose”.
Il ritrovamento ha dell’incredibile, soprattutto per l’ottimo stato di conservazione del cioccolatino, privo di contaminazioni di batteri patogeni e muffa. Un dettaglio che rivela la superiore qualità della caramella superstite, sopravvissuta a più di un secolo di storia, una “reliquia” di pasta di zucchero che d’ora in avanti sarà sotto gli occhi di tutti, esposta al fianco del vestito.
Fonte: Museo Ermitage
Foto tratte dalla pagina Instagram dell'Ermitage Museum