Panettoni sardi 2021: 10 eccellenze da non perdere
Panettoni sardi: non sono un ossimoro, ma una eccellente realtà. Da tempo pasticceri e panificatori sardi si dedicano alla produzione di questo prodotto iconico del Natale, con ottimi risultati. A dirlo sono anche le vendite, nella penisola e all’estero.
I panettoni sardi sono caratterizzati spesso da coloriture identitarie, grazie ai prodotti locali impiegati, sovente distintivi e unici. Soffici e friabili, sono ottimamente lievitati grazie ad
un’arte, quella dell’uso del lievito madre nella panificazione, che qui non è mai scomparsa, ma è rimasta pratica quotidiana. Panettone Ditirizio
Iniziamo dalla
Pasticceria Ditrizio, così giovane e già pluripremiata, anche da
Gambero Rosso; sorge in centro, non lontano da
Largo Carlo Felice, una delle tradizionali vie dello shopping natalizio.
In produzione panettone classico e panettone con impasto al cacao e con due tipi di cioccolato, fondente al 71%, Louvre, e al latte. Inoltre, si producono tronchetti natalizi, e -in edizione limitata- pandoro artigianale.
Panettone Ditirizio
Una delle novità degli ultimi anni, si sa, è
il panettone all’olio extravergine di oliva. Lo producono diversi artigiani, tra cui
Stefano Pibi, titolare di Pbread, bakery boutique prospiciente il porto di Cagliari; Pibi propone diverse tipologie di panettone, tra cui quello
Sardo con olio evo, zafferano DOP e pompìa di Siniscola (agrume unico al mondo che è anche Prodotto Agroalimentare Tradizionale della regione) candito nel miele di asfodelo; completano gli ingredienti caratterizzanti
mandorle e abbamele, antica sapa di miele. Panettone Pbread
Dolci in Corso di Roberto Murgia ha sede ad Alghero; è stato ottimamente censito da
Gambero Rosso nella
Guida Pasticcerie e pasticceri d’Italia 2022. Nel periodo natalizio questo laboratorio dolciario che produce dolci della tradizione si dedica giorno e notte ai grandi lievitati.
Roberto produce da svariati anni diversi tipi di panettone, tra cui il caratteristico Pan spinoso con carciofo spinoso di Sardegna e mandarino, canditi in proprio. Pan spinoso- Crediti Dolci in corso
Ci spostiamo nella vicina Sassari, nella gastronomia
Agorà, dove
Salvatore Fancellu ha ideato con il pasticcere Mario Secchi un panettone che omaggia
un dolce locale della sua infanzia, la cozzura; si chiama
Cozzura di Naddari (Natale in sassarese),
e nell'impasto ha noci sarde, uva passa e “sa cariga", i fichi secchi. Un dolce fortemente identitario.
Cozzura prima dell'infornata- crediti Agorà
Panettone Cozzura- crediti Agorà
Scendendo nel Sulcis, nella Sardegna sud-occidentale, troviamo il
Panificio Piras che opera nel piccolo borgo di
Barbusi, ad una manciata di chilometri dal mare. Qui nascono una serie di
panettoni artigianali, tutti aromatizzati con i mieli speciali dell’azienda Terrantiga di San Sperate. Tra di essi il
panettone alla Sapa, con
sapa di miele e di mosto, uvetta, noci e mandorle, che riprende il classico
pani de saba sardo, il dolce delle antiche feste natalizie locali, insieme al torrone.
Panettone alla sapa- Crediti Piras
Sono numerosi ormai i panifici e le pasticcerie sardi che nel periodo natalizio si dedicano, con buona riuscita, alla produzione di panettoni e pandori, impossibile citarli tutti. Il merito va anche alla
millenaria pratica della panificazione con il lievito madre, come si diceva, mai abbandonata (per fortuna) a favore di lievito di birra o dei vari lieviti chimici. Così l’attaccamento alle tradizioni alla fine si è rivelata un’arma vincente per gli artigiani. Un esempio è rappresentato dal
Caffè Pasticceria d’Élite di Gianluca Spiga, che da oltre vent’anni produce svariate tipologie di panettone artigianale a Cagliari. Gianluca ha perfezionato in una nota scuola lombarda per pasticceri le basi che gli aveva dato papà Francesco, pasticcere da sempre
. Due delle tipologie più interessanti sono il panettone all’albicocca e cioccolato e quello ai tre cioccolati. Produce anche
pandori farciti, alla crema chantilly e con vari gusti di semifreddo. Crediti Gianluca Spiga
Panettone alla birra, ebbene sì. Le birre sarde artigianali sono una tendenza in continua evoluzione e ascesa. La birra più in voga nella penisola non è sarda del resto?
La Sardegna vanta più di 100 anni di tradizione brassicola, 50 birrifici artigianali, centinaia di etichette. Nessuna sorpresa che la birra entri come ingrediente nei grandi lievitati natalizi.
Il Birrificio Lara, di Francesca Lara, sorge in Ogliastra, area conosciuta come una delle cinque Blue Zone mondiali. Qui si produce il
Pan di Lara utilizzando
la birra, la sapa d’arancia e il distillato di birra.
Pan di Lara- Crediti birrificio Lara
Così Francesca ci racconta il prodotto: “
Il Pan di Lara è un dolce lievitato naturalmente con il mio lievito madre maturo al punto giusto, tanto da poter essere aggiunto ad un impasto ricco; la birra, di qualità Sennora, è utilizzata in sostituzione dell’acqua. Al suo interno viene idratata l’uvetta; poi si annaffia con il distillato di birra e l’arancia candita. Per esaltare il sapore d’arancia viene utilizzata la sapa d’arancia”.
Crediti Birrificio di Cagliari
Gli fa eco
il panettone alla birra del Birrificio di Cagliari, frutto di una ormai consolidata
collaborazione con La Forneria di Pula, specializzata in grandi lievitati. Il segreto sta anche nel caramello alla birra e nella marinatura dell’uvetta nella
Stout Casteddu. L’abbinamento consigliato da loro è con la
birra Dubbel Sant’Elia. Crediti Pasticceria Pace
Terminiamo con i due panettoni frutto di un connubio professionale tra
Emilio Rocchino di Spirits Boutique (Olbia e Cagliari) e
il maestro lievitista Giovanni Pace della omonima Pasticceria e Gelateria di Porto Cervo. Si tratta del
panettone con uvetta bagnata nel
Vermouth Macchia Mediterraneo Bianco Maestrale, che fa da
pendant col panettone al
Vermouth Macchia Mirto Rosso.
Crediti Pasticceria Pace
Per il prossimo anno, ci spiega il maestro Pace, è allo studio
un panettone al mirto di Sardegna, con degli accorgimenti tecnici che per ora sono top secret: “
Stiamo lavorando sul mirto sardo e dobbiamo vedere tutti gli aspetti tecnici che riguardano la bacca e la sua canditura” ci svela il pasticcere siciliano che ormai è di casa in Costa Smeralda.
Foto per gentile concessione delle attività menzionate