La costante evoluzione gourmet ha portato a nuovi ed insoliti abbinamenti: per ogni burger c’è ora un vino consigliato.
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“Forma di pane di piccola pezzatura, la quale per contrazione può indicare anche la versione imbottita”. La definizione del termine panino è fondamentale per narrare dell’ulteriore evoluzione di un piatto (o ricetta, come preferite) sempre più vicino alla cucina fine dining: se un tempo la massima espressione del classico ripieno era rappresentata da un hamburger con pomodoro e insalata o dalla versione più rustica con le polpette al sugo, da alcuni anni è sempre più frequente trovare nel panino abbinamenti gourmet, materie prime ricercate e salse o condimenti da alta cucina.La lunghissima tradizione relativa al consumo di carne lavorata che parte dalle polpette di carne e vino preparate dai romani ai tempi dell’Impero, ci ha condotti alla moderna tendenza di preparare burger “usciti” dal panino per finire nel piatto tra giochi di sapore, consistenze e colori. La cara e vecchia polpetta quale nuova forma d’arte gastronomica? Forse è un tantino eccessivo, ma è chiaro che il connubio tra la creatività degli chef e la necessità di valutare costantemente l’impatto sull’ambiente e sulla salute originato dall’eccessivo consumo di carne ha portato all’utilizzo di nuovi ingredienti per dar vita ad una nuova gamma di burger.
Ottenuta quindi la nuova gamma di burger grazie a moderne ricette, è risultato naturale iniziare a pensare a nuovi abbinamenti che potessero andare oltre il classico accostamento tra birra e hamburger. Il vino assurge a ruolo di intrigante protagonista per quel che concerne la combinazione di sapori, e partendo da una classica ricetta a base di carne rossa ecco che il Cabernet Sauvignon e il Syrah diventano complementari al gusto del nostro hamburger. Il gioco degli abbinamenti tra vino e burger ha incuriosito anche i massimi esperti in ambito vinicolo: “Mi appassiona pensare al vino giusto per ogni tipo di piatto. Ad esempio, un ottimo hamburger con patatine sottili e croccanti si sposa alla perfezione con un bicchiere di Côte Rôtie o St-Julien” afferma Jane Anson, il principale critico di Bordeaux di Decanter.
“Quando abbino il cibo al vino, ogni singolo dettaglio conta, come la struttura del piatto, il profilo aromatico, l'acidità, l’eventuale presenza di spezie. Nel caso degli hamburger considererei il rosso come una importante opzione, perché la struttura tannica può bilanciare la struttura della carne alla griglia” dichiara Beatrice Bessi, ora capo sommelier della Chiltern Firehouse. “Un bel bicchiere di Sangiovese toscano, come un Chianti Classico o un Brunello di Montalcino, funzionerebbe sempre, perché l'acidità e i tannini sono in grado di abbinarsi all'hamburger e le erbe tostate esaltano i sapori del carne. Un'altra opzione sarebbe quella di dare la priorità all'acidità e alla frutta. Ho sempre amato il Cabernet Franc con gli hamburger”, ha detto l'esperta di Decanter Michaela Morris.
Abbiamo parlato sino ad ora di hamburger di carne rossa, ma cosa possiamo abbinare alla nostra ricetta se l’ingrediente principale è il pollo o magari il pesce? Una carne più leggera “obbliga” al passaggio a stili di vini leggermente più leggeri, ma con acidità e struttura sufficienti per resistere alla gamma di ingredienti. Matthieu Longuère MS, di Le Cordon Bleu London, ad esempio consiglia l'austriaco Grüner Veltliner per piatti a base di pollo che prevedono aromi di aglio, erbe e limone; e questo potrebbe essere adattato anche allo scenario che prevede la preparazione di un hamburger. Allo stesso modo, i rossi leggeri e vivaci possono funzionare con alcuni hamburger di pesce. “Tendo a mangiare burger di tonno molto spesso e uno dei migliori abbinamenti è quello con il Rossese di Dolceacqua” afferma Michaela Morris.
Dulcis in fundo, la versione vegetariana che molti esperti abbinano con i vini rosati o orange: Natalie Earl, responsabile del concorso per i premi assegnati da Decanter, suggerisce proprio queste tipologie che lasciano “una sensazione in bocca davvero esaltante grazie ai sentori di erbe essiccate quali salvia e timo e alle note di arancia essiccata e scorza d’arancia”. Earl suggerisce anche vini dallo stile più terroso come il Pinot Nero: “Vini della Côte de Beaune, come Monthélie o Maranges, darebbe sposerebbero alla perfezione le caratteristiche dei burger vegetariani”.
Fonte: decanter.com