Golosissimi panini a base di pesce e una formula rispettosa dell’ecosistema marino: è con questi presupposti che Pescaria ha conquistato la Penisola da Nord a Sud e si prepara ad aprire altri 5 store entro la fine del 2022. Un format made in Puglia che piace sempre di più.
Pescaria
Il locale
Un nuovo modo di mangiare il pesce e renderlo accessibile a tutti, in maniera divertente. Questo è quello che sta facendo Pescaria da ormai sette anni, quando aprì il primo locale a Polignano a Mare, nel cuore della provincia barese. Un’idea, una sfida, un sogno messo in atto da Bartolo L’Abbate (commerciante ittico pugliese e amministratore delegato di Pescaria), lo chef Lucio Mele e Domingo Iudice (co-fondatore di Pescaria).
“Vogliamo portare il nostro format in tutte le principali città d’Italia, anche dove la cultura del pesce non c’è, perché ci piacciono le sfide. Crediamo di raggiungere i più giovani, che sono quelli che ricercano le novità: saranno loro a presentarci alle famiglie” racconta Bartolo L’Abbate.
Il menu
Seduti al tavolo di Pescaria con il menu in mano o in piedi davanti alle lavagnette che indicano le prelibatezze che si possono ordinare, avrete davvero l’imbarazzo della scelta. Dal Mare Crudo (ostriche pugliesi, cozze pelose, tagliatelle di seppia, noci, gamberi e tanto altro) alle Tartare (salmone, tonno e gamberi), passando per le Insalate, il Pesce Cotto e le Fritture (Fish&Chips, paranza, alici, polpette di crostacei, frittura mista). A tal proposito, da provare sono senza dubbio le cozze fritte, che saranno una vera sorpresa anche per gli amanti di questi molluschi.
Ma vera specialità di Pescaria sono ovviamente i Panini di pesce: imperdibili quelli con il Polpo fritto (polpo fritto, rape aglio e olio, mosto cotto di fichi, ricotta e pepe, olio alle alici) e con i Gamberoni al ghiaccio (gamberoni leggermente bolliti, melanzana infornata, fiordilatte, pancetta Santoro, chips di patate, rucola fresca, salsa artigianale con ketchup e maionese della casa).
Ma se siete amanti del gambero crudo, non esitate ad ordinare il panino che lo vede protagonista. Ad arricchire l’esperienza gastronomica già di per sé goduriosa, la stracciatella al frutto della passione e le meravigliose carote di Polignano, presidio slow food.
Il progetto sostenibile
Quello di Pescaria è un progetto che non si limita all’ambito enogastronomico: i fondatori del primo fast food di pesce in Italia hanno anche aderito al Sustainable Restaurant Program e ottenuto la certificazione Friend of the Sea, che prevede la promozione di buone pratiche di consumo ecosostenibile del prodotto ittico, sostenendo attività di pesca e acquacoltura certificate. Nel nuovo menu ci sono infatti ombrina, orata, spigola e Cobia, pesce bianco di altissima qualità allevato in ambienti privi di stress e senza ormoni, coloranti e pesticidi, e conseguentemente sostenibile.
L’espansione
Nel 2016 la prima apertura a Milano, in via Bonnet, e due anni dopo arriva il secondo store in via Solari. Dopo la Puglia, la prima tappa è stata quella nel capoluogo lombardo. Oggi però sono dieci le città italiane coinvolte (Polignano, Trani, Milano, Bologna, Torino, Roma, Napoli, Verona, Trento, ultima apertura) ed entro l’anno prossimo apriranno altri cinque punti, il prossimo a Padova (secondo punto nel Veneto dopo Verona).
Ma l’espansione non interesserà solo l’Italia, ci sarà presto anche una nuova apertura all’estero, la cui location è ancora segretissima. “Al momento pianifichiamo di aprire a Parma, Padova e Trani nel 2022. Siamo in esplorazione su Brescia, Vicenza e Firenze, oltre e cercare una terza location a Milano e una seconda a Roma. Infine, posso comunicare che stiamo attualmente valutando concretamente una occasione all’estero che non potremmo rivelare prima della seconda metà di Aprile” dichiara Domingo Iudice.
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