Lo scorso 30 ottobre 2025, la comunità alberghiera mondiale ha rivolto lo sguardo a Londra, dove è stata svelata la prestigiosa lista The World’s 50 Best Hotels 2025. A conquistare la vetta, il Rosewood Hong Kong, un risultato che segna il secondo anno consecutivo in cui una struttura asiatica si aggiudica l'ambito primo posto.
Questo successo non è una sorpresa improvvisa, ma la consacrazione di un percorso di eccellenza: l'hotel aveva infatti costantemente sfiorato il vertice, classificandosi al n.2 nel 2023 e al n.3 nel 2024. Il risultato è determinato da una giuria di oltre 800 esperti globali, tra albergatori, media e viaggiatori esperti, ciascuno dei quali nomina le sette migliori esperienze di soggiorno vissute negli ultimi due anni. Come sottolineato da Angus Pitkethley, direttore delle vendite e del marketing del Rosewood Hong Kong, in una recente intervista al magazine 50 Best, la vittoria è stata accolta come una "vera sorpresa e un onore" data la straordinaria qualità degli hotel inclusi in classifica.

Un santuario verticale nel cuore di Kowloon
Il Rosewood Hong Kong si erge come un'icona di lusso sulla costa di Tsim Sha Tsui. Definito come un vero e proprio "complesso verticale" in vetro, l'hotel occupa ben 43 piani della Rosewood Tower. La sua posizione offre un panorama semplicemente mozzafiato: le viste si estendono sull'iconico porto della città fino a Kowloon Peak, fornendo uno sfondo cinematografico a ogni momento. All'interno, le 413 camere e suite sono l'emblema di un lusso sobrio, dove l'eleganza degli interni è sapientemente incorniciata dalle viste panoramiche. Pitkethley raccomanda in particolare un soggiorno in una delle 91 suite, lodando le loro "viste fenomenali" e il servizio di maggiordomo dedicato, ribadendo che Kowloon si sta affermando come il nuovo cuore pulsante di Hong Kong.

L'esperienza a tutto tondo: dalla spa al Cocktail Bar
L'offerta del Rosewood Hong Kong va ben oltre l'alloggio di lusso, trasformando il soggiorno in una vera e propria esperienza. La proposta gastronomica è vastissima, con ben 11 tra bar e ristoranti. Si spazia dal Holt Café, che offre una versione upmarket dei tradizionali cha chaan tengs (sale da tè locali), fino al Chaat, rinomato per il suo street food indiano di alta classe mondiale. Per gli amanti del fine drinking, il Darkside si distingue come cocktail bar sofisticato, classificato al n.17 di Asia’s 50 Best Bars 2024. A questi si aggiungono servizi di benessere di altissimo livello, tra cui una piscina a sfioro di 25 metri e l'Asaya Spa by Guerlain, pensata per la serenità della mente. Gli ospiti delle suite beneficiano inoltre di maggiordomi personali e un servizio concierge ultra-connesso.

La "salsa segreta": l'ospitalità come connessione umana
Ciò che distingue il Rosewood Hong Kong e lo porta al di sopra della concorrenza—che nella città non manca, con Upper House al n.10 e Mandarin Oriental al n.41—è, come svelato da Angus Pitkethley, la sua "salsa segreta": le persone. Il direttore sottolinea che non è sufficiente la passione per l'ospitalità; il team dell'hotel è profondamente appassionato anche di Hong Kong stessa. L'obiettivo primario è connettere l'ospite con la città, dando vita all'esperienza urbana. "Quando si hanno ospiti in hotel, li si tratta come si farebbe a casa propria. È quel senso di cura, orgoglio, l'attenzione a quei dettagli che possono fare la differenza. Penso che sia questa l'ospitalità," afferma Pitkethley, riassumendo la filosofia che ha garantito il successo.

I trend globali e la dominanza asiatica
La classifica The World’s 50 Best Hotels 2025 riflette un panorama alberghiero in netta evoluzione. Si osserva una forte prevalenza asiatica, con sei hotel tra i primi dieci. La capitale tailandese, in particolare, celebra un momento d'oro, vedendo il Four Seasons Bangkok al Chao Phraya River e il Capella Bangkok posizionarsi rispettivamente al secondo e terzo posto. L'Europa mantiene la sua presenza d'élite con Passalacqua sul Lago di Como che raggiunge la quarta posizione, un risultato eccezionale per l'ospitalità italiana. La lista ha anche riconosciuto l'eccellenza attraverso numerosi premi speciali. Tra i vincitori spiccano Atlantis The Royalper il Best Beach Hotel Award, il Mandarin Oriental Qianmen come Best New Hotel e Soneva Fushi con l'Art of Hospitality Award per il suo servizio intuitivo. La sostenibilità ha visto trionfare Desa Potato Head di Bali con l'Eco Hotel Award, mentre il Four Seasons ha ricevuto il premio come Gruppo Alberghiero più Ammirato. Infine, il premio "One To Watch" (Da tenere d'occhio) è andato al Southern Ocean Lodge in Australia, un rifugio mozzafiato sull'Isola dei Canguri, promettendo un futuro radioso per l'ospitalità australiana.