Le autentiche radici della cultura greca incontrano i più grandi volti dell’enogastronomia globale, per una tavola rotonda tra passato e futuro.
L'evento
Si è tenuto lo scorso 19 ottobre il GastrosoΦy Fest, promosso da Protergia. Lo Stone Warehouse dell’Autorità Portuale del Pireo ha accolto un evento che ha saputo ricordare come la gastronomia non sia solo un piacere, ma un vivace dialogo tra conoscenza, creatività e filosofia del gusto. Il festival ha preso il via con il Forum Internazionale di Gastronomia che ha riunito più di 25 chef, produttori, enologi, accademici e professionisti di alto livello, provenienti da tutta la Grecia e dal mondo. I 2.000 partecipanti hanno avuto l'opportunità di assistere a una serie di conferenze stimolanti tenute da chef di fama internazionale. Ad essere messe in luce sono state le più recenti tendenze e le prospettive verso cui è diretto il futuro del mondo gastronomico. La sezione “Revival Table” ha dato il via a un ritorno alle origini del gusto, con un focus sulle razze locali, sulle varietà dimenticate e sulle tecniche tradizionali che stanno ridefinendo la cucina contemporanea. Un dibattito che ha visto come relatori Spiros Liakos – chef e co owner di Base Grill, Travolta, Ateno; Greg Drescher del Culinary Institute of America; Dimitris Dimou dell’Azienda Agricola “Κιβωτός του Δήμου”, vincitrice del Premio Slow Food; Jeremy Chan di Ikoyi.

A seguire “Fish Forward”, una discussione su come evolverà in futuro il nostro consumo del pesce ma anche sul nostro rapporto sostenibile con il mare e i suoi frutti. Il momento clou è stata l’interessante parentesi “Atene, prossima capitale culinaria”, che ha messo in evidenza il potenziale di Atene come capitale gastronomica emergente del Mediterraneo, con la partecipazione di personalità del mondo della gastronomia, del turismo e dell'imprenditoria. In “Threpsis (nutrimento) come protagonista”, gli chef hanno parlato delle materie prime che stanno tornando alla ribalta come fonte di valore nutrizionale e identità culturale. Un nuovo modo di riscoprire ingredienti e tecniche, un tempo considerati obsoleti, che stanno plasmando la ristorazione raffinata di oggi. Mentre le sezioni “Voci globali, radici locali” hanno portato sul palco voci di fama internazionale - come Jeremy Chan, Isabella Potì, Kristian Baumann, Mark Donald e René Frank - che hanno condiviso con il pubblico la loro personale esperienza nell’aver creato vere e proprie identità culinarie attraverso l’utilizzo di soli prodotti locali.



È stata poi la volta del maestro della gastronomia Massimo Bottura che ha condiviso storie ed esperienze della sua lunga e acclamata carriera in cucina e ha affascinato la platea numerosa con aneddoti e curiosità: “Ci siamo ispirati alla cucina di Da Vinci. In ogni ristorante che apriamo, creiamo anche una cucina sociale” ha dichiarato. Il talk “Il vino greco per il futuro” ha invece proiettato la visione degli operatori del settore sullo sviluppo del vino greco, dalla tradizione del retsina (il più popolare vino greco da tavola, che si caratterizza per l’aggiunta di resina – di pino – in fase di fermentazione) alla creazione di vini di fama internazionale; mentre il dibattito su “Vini con un senso del luogo” si è concentrato sulle varietà autoctone e sul futuro del vino greco nel contesto internazionale. Il Forum è stato presentato da Despoina Kampouri, del programma mattutino di ANT1, coordinato da Vasilis Kallidis e Giannis Karakasis.

Il GastrosoΦy Fest by Protergia si è concluso poi con il Food & Wine Party, una festa decisamente glamour con oltre 20 piatti d'autore, 15 postazioni di live cooking e oltre 50 etichette di vini selezionati, dove i visitatori hanno avuto l'opportunità di degustare, confrontare ed esplorare nuove esperienze del gusto. Il festival è culminato poi in un coinvolgente concerto dal vivo degli Onirama, che hanno portato grande divertimento alla serata, trasformando i grandi spazi del Porto del Pireo in una festa vibrante. Il GastrosoΦy Fest by Protergia - con il contributo di Spyros e Vangelis Liakos dei ristoranti Basegrill - ha dimostrato che la gastronomia è molto più che semplice cibo: è cultura, è un viaggio esperienziale, è un modo di pensare e di attraversare le mode e il tempo. Il festival ha messo in evidenza la creatività, la sostenibilità e la collaborazione come ingredienti chiave per il futuro del gusto.
