The Osprey: la bufera ambientalista che ha travolto un ristorante prima ancora dell’apertura.
La notizia
Nemmeno il tempo di inaugurare il locale, e i Birk — nuova famiglia proprietaria del ristorante The Osprey a East Kilbride, nel South Lanarkshire — si sono ritrovati al centro di una vera e propria bufera mediatica. Pochi mesi fa i Birk avevano acquistato il ristorante dalla famiglia Carrigans con l’intenzione di ristrutturarlo e trasformarlo in un progetto di famiglia. Tuttavia durante i lavori di restyling un passo falso ha acceso l’indignazione del web: sono stati abbattuti circa 80 alberi nei pressi del locale per ampliare l’area del parcheggio.
Le immagini dei ceppi tagliati hanno rapidamente fatto il giro dei social, scatenando reazioni durissime. Molti utenti hanno definito l’intervento “sconsiderato” e “vandalico”, accusando i proprietari di insensibilità ambientale. Travolti dalle critiche, i Birk hanno deciso di rispondere con un messaggio pubblico di scuse, ammettendo l’errore: “Ci dispiace di aver sbagliato. Dobbiamo alzare le mani e riconoscere che abbiamo commesso un errore nel ripulire l’area boschiva di fronte al ristorante. La nostra intenzione era solo quella di aprire lo spazio antistante e, in futuro, ampliare il parcheggio. Sappiamo però che questo non giustifica la decisione di rimuovere gli alberi.” La famiglia ha, inoltre, dichiarato di aver contattato sia l’ufficio di pianificazione locale che la Scottish Forestry, assicurando piena collaborazione e l’impegno a ripiantare nuovi alberi. Nonostante le scuse, la vicenda ha continuato a dividere l’opinione pubblica.
Da una parte, chi ha invocato il boicottaggio del locale; dall’altra, chi ha scelto di concedere ai proprietari una seconda possibilità, riconoscendo la loro volontà di rimediare. Sulla questione è intervenuta anche Collette Stevenson, membro del Parlamento di East Kilbride, chiedendo chiarimenti al South Lanarkshire Council e ai titolari del ristorante su chi avesse autorizzato i lavori. A fare luce è stato Fraser Carlin, responsabile della pianificazione del Consiglio, che ha spiegato: “Gli alberi non erano soggetti a ordini di salvaguardia, quindi non è stata necessaria né concessa alcuna autorizzazione. Tuttavia, in alcuni casi può essere richiesto un permesso specifico da parte della Scottish Forestry.” Proprio l’ente forestale scozzese, citato da Carlin, ha confermato alla BBC di aver aperto un’indagine per verificare l’accaduto: “Non esiste alcun permesso di abbattimento per questo intervento. Abbiamo visitato il sito e stiamo valutando i prossimi passi. Fino alla conclusione dell’indagine non commenteremo ulteriormente. Ora che è stata aperta un'indagine, non sarebbe opportuno commentare ulteriormente questo caso finché non sarà concluso e non saranno decisi i prossimi passi”. Nel frattempo, il ristorante resta chiuso per lavori. Se il clamore social non si placherà facilmente, i Birk sembrano determinati a ricostruire non solo il bosco, ma anche la fiducia della comunità.
