“Gallicantu”, una parola antica, sarda, profonda, un suono che porta con sé il ciclo eterno della natura: l’alba. E’ con questo termine, Gallicantu che si intende il primo canto del gallo ed è il nome che Raffaella Manca e Marco Berio hanno voluto dare a questo progetto dove il concetto di ospitalità è altamente ispirato.
GALLICANTU STAZZO RETREAT E’ UN LUOGO CHE NASCE DAL PROFONDO AMORE PER LA SARDEGNA E PER LA SUA ANIMA PIU’ AUTENICA
Situato a Luogosanto, suggestivo borgo dell’Alta Gallura noto per le sue ventidue chiese campestri e per i ritmi lenti scanditi dalla pastorizia e dal silenzio delle colline, qui Gallicantu, da “stazzu”, storicamente conosciuto come tipico luogo della vita contadina gallurese, oggi ha preso nuova vita. Si è trasformato in un luogo dove lo spirito originario si fonde con eleganza e unicità, un progetto nato dall’amore per la tradizione e guidato da una profonda sensibilità ambientale, in cui ogni dettaglio è stato pensato con cura nel pieno rispetto del territorio che lo circonda.



Gli stazzi risalenti agli anni ’30 e in stato di abbandono da più di cinquant’anni, sono stati restaurati utilizzando materiali autentici e tecniche locali. I cantoni di granito delle strutture originali sono stati lasciati a vista, mentre le vecchie tegole sono state recuperate e reinventate come suggestive lampade da interno. Il progetto di restauro, seguito con grande attenzione dai proprietari, ha visto anche l’intervento creativo dell’architetto Jean Claude Lesuisse, che ha firmato le finestre a occhio di bue, conferendo agli spazi un tocco onirico e quasi irreale. Ed è in questo modo che Gallicantu ha iniziato un dialogo con il territorio che continua ancora oggi e in molti modi: “Per la costruzione e il restauro abbiamo attinto a manodopera e tecnici locali. Gran parte dei nostri collaboratori sono di Luogosanto, così come i fornitori. Facciamo il possibile per creare indotto verso altre attività del paese”, racconta Marco Berio.



LO STAZZU CHE RACCONTA L’ANIMA DELLA SARDEGNA IN ARMONIA TRA NATURA, PASSATO E DESIGN
Dietro ogni realtà significativa c’è un’intuizione, spesso emotiva:“ L’idea di Gallicantu non è partita da un obiettivo di business ma da un ideale che unisse poesia, creatività e protezione di un luogo abbandonato da più di mezzo secolo. Ci piace pensare che non abbiamo progettato nulla, solo dipinto su una tela un disegno che era nella nostra testa”, continua Berio. Il progetto ha dato vita a uno spazio che oggi ospita nove camere, ciascuna con una propria identità e atmosfera. Cinque di queste si trovano nello stazzo principale, insieme a un intimo salotto con camino e a un’area benessere pensata per rigenerare corpo e mente.



A poca distanza, affacciate su un mandorleto che un tempo ospitava una piccola vigna destinata al fabbisogno familiare, si trovano le due suite di Gallicantu Stazzo Retreat, due camere che offrono un’esperienza di soggiorno unica, tra memoria rurale e comfort contemporaneo. L’architettura organica è il focus, le stanze come gli altri ambienti di Gallicantu sono ispirati dall’uso di materiali naturali come ferro, pietra e ginepro e si integrano con tessuti e tappeti dell’artigianato sardo contemporaneo, realizzati a Samugheo, centro tessile d’eccellenza dell’isola.

La vecchia stalla, oggi è la cucina di Gallicantu, che accoglie gli ospiti per colazione e cena, servite su una terrazza con vista panoramica sui paesi dell’Alta Gallura e fino alla Corsica. Al centro della tenuta si trova la piscina, circondata da olivastri e monoliti, con un honesty bar ricavato in una capanna di legno. Tra gli angoli più suggestivi, la Grotta: un sito pre-nuragico oggi adibito a cantina per degustazioni di prodotti tipici provenienti dagli stazzi vicini o da piccoli produttori locali.



UN RIFUGIO SOSTENIBILE CHE RACCONTA E PRESERVA LE RADICI AUTENTICHE DELLA SARDEGNA
“In tutto quello che proponiamo c’è il forte desiderio di proteggere la nostra isola. L'ospite, nei nostri menu trova esclusivamente prodotti sardi, partecipa alle cooking class preparando ricette della tradizione gallurese. Degustazioni di vino e di olio propongono etichette realizzate con vitigni autoctoni e i migliori mono cultivar di Sardegna. Questa è la storia che vogliamo raccontare e una difesa del territorio che cerchiamo di supportare. Gallicantu è stato concepito nel rispetto dell’ambiente, utilizzando esclusivamente materiali presenti sul posto. Il legno proviene da potature e pulizia del bosco, mentre i cantoni di granito, già parte della struttura originaria, sono stati integralmente recuperati e reimpiegati. L'intervento ha seguito un principio di sostenibilità estetica e semplicità: ogni elemento è stato inserito in continuità con il paesaggio, senza alterarne l’equilibrio naturale. Oggi Gallicantu produce il 40% del proprio fabbisogno energetico grazie al solare, con un impianto completamente integrato e privo di impatto visivo.”


La visione di Gallicantu quindi nasce da un profondo rispetto per la cultura locale e per l’identità della Sardegna, raccontare questo luogo significa parlare di come ogni scelta progettuale sia nata per riflettere il legame con la terra, con la storia, i paesaggi e le tradizioni dell’isola che sono parte integrante dell’esperienza offerta. “Gallicantu nasce dal restauro di un vecchio stazzo abbandonato che abbiamo restaurato con un pizzico di creatività, dandone una nostra interpretazione. Desideriamo raccontare la vita lenta di questo angolo di Sardegna, non troppo distante dal mare e della sua vita più mondana, ma allo stesso tempo rifugio per chi cerca quiete e tranquillità. Ci piace vedere gli ospiti cogliere un frutto direttamente dall’albero, annusare le erbe aromatiche che trova nella tenuta o seguire lo chef nell’orto per raccogliere insieme le verdure di stagione”.


L’OSPITALITA’ CHE RACCONTA L’ANIMA ARCAICA DELL’ISOLA DEI NURAGHI
Gallicantu è una forma di abitare e di vivere il territorio, da spazio dedicato alla transumanza, rifugio e centro di vita contadina, è diventato una realtà dell’hospitality unica nel suo genere: “Arrivi e dopo poche ore ti sembra che un amico, con una splendida tenuta in Sardegna, ti abbia invitato a casa sua. L’unica differenza è che poi devi pagare un conto”, commenta sui social una cliente americana. Oggi, lu stazzu di Raffaella e Mario non ospita più greggi, ma accoglie persone, offrendo esperienze e un’idea di accoglienza autentica, in accordo con la voce del territorio fatto di Maestrale, natura spontanea, ritmi lenti, con uno charme che profuma di passato e memoria, una finestra sull’anima arcaica di un’isola dal fascino senza tempo.
