Oltre un secolo e mezzo, sei generazioni e un solo filo conduttore: la cucina toscana autentica della famiglia Baudone, simbolo di ospitalità e memoria.
Il locale
Centocinquant’anni di storia, sei generazioni e un’eredità che profuma di tradizione. Quella della famiglia Baudone e delle sue ricette è una storia che si intreccia con quella di Bibe, la trattoria segnalata dalla Guida Michelin che da oltre un secolo e mezzo delizia i palati di chi arriva alle porte di Firenze, già immersa nel verde della campagna toscana. Oggi a custodire e tramandare questa lunga tradizione è Matteo Baudone, che insieme ai genitori Andrea e Daniela prepara ogni giorno le ricette di famiglia, tramandate di mano in mano, di cuore in cuore. Il nome “Bibe”, curioso e inconfondibile, risale al bisnonno di Matteo. All’inizio del Novecento, fu lui a trasformare l’antica osteria di famiglia nella Trattoria del Ponte all’Asse, con annessa rivendita di sali e tabacchi.
“Nostro bisnonno aveva un nome molto particolare e impegnativo: Paradiso. Forse anche per questo tutti lo chiamavano Bibe, che in latino significa ‘bevi’”, racconta Matteo sul sito del ristorante. Il carisma di Paradiso “Bibe” e l’atmosfera conviviale della sua osteria colpirono persino Eugenio Montale, che nel 1937 gli dedicò la poesia Bibe al ponte dell’Asse, pubblicata nella raccolta Le Occasioni. Ma Montale non fu l’unico estimatore: in breve tempo la trattoria divenne un punto di riferimento per fiorentini e viaggiatori, attratti dai profumi e dai sapori autentici della cucina toscana.
Oggi come allora, la tradizione gastronomica di Bibe resta fedele alle origini: salumi di cinta senese, finocchiona, sbriciolona, pici e lasagne fatte in casa, pollo e coniglio fritti, peposo alla fornacina con fagioli cannellini e, naturalmente, la celebre bistecca alla fiorentina….solo per citarne alcuni. Piatti schietti, sinceri, che raccontano la Toscana più autentica — quella che accoglie con un sorriso, un calice di vino e la certezza che la semplicità, quando è fatta bene, non passa mai di moda. Così la famiglia Baudone continua a scrivere la sua storia, una portata alla volta. Ad maiora semper, Bibe!
