A Palazzo Ripetta, Food&Wine Italia premia l’eccellenza, il talento, la creatività, l’innovazione e la responsabilità sociale nell’enogastronomia italiana.
Lunedì 13 ottobre si è conclusa la sesta edizione dei Food&Wine Italia Awards 2025. La suggestiva sala affrescata di Palazzo Ripetta - hotel 5 stelle a due passi da Piazza del Popolo, affiliato da Relais & Châteaux - ha visto mettere in scena una nuova appassionata edizione promossa da Food&Wine Italia. Anche quest’anno, motori dell’iniziativa sono stati l’eccellenza, il talento, la creatività, l’innovazione e la responsabilità sociale nell’enogastronomia italiana. La cerimonia, patrocinata dall’Assessorato all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma, è stata presentata dalla conduttrice Francesca Romana Barberini e dal Direttore Responsabile Federico De Cesare Viola, il quale ha dichiarato: «Possiamo dire con orgoglio che i Food&Wine Italia Awards sono ormai uno degli appuntamenti più attesi e riconosciuti nel mondo dell'enogastronomia italiana. Credo che la ragione stia nella serietà e autorevolezza dei nostri premi, che vengono assegnati solo sulla base di scelte redazionali indipendenti, e nella nostra capacità di fare scouting, individuando ogni anno i talenti e i progetti più meritevoli».

A decretare i vincitori dell’edizione 2025 una giuria di esperti e giornalisti di settore, capitanata dalla redazione di Food&Wine Italia e composta da Guido Barendson, Antonio Boco, Marco Bolasco, Salvatore Cosenza, Andrea Febo, Anna Gentili, Danilo Giaffreda, Emanuele Gobbi, Ray Isle, Åsa Johansson, Chiara Maci, Giambattista Marchetto, Paola Mencarelli, Salvo Ognibene, Maria Pasquale, Anna Prandoni, Lorenzo Ruggeri, Leila Salimbeni, Margo Schachter, Annalisa Testa, Gabriele Zanatta. Un appuntamento annuale che vede ancora una volta Roma come teatro e questa volta Palazzo Ripetta come suo palco. ‹‹L’eccellenza, come la follia, è contagiosa e l’affetto che ho per il team di Food&Wine Italia è grande. In questo evento rintracciamo la stessa scrupolosità che contraddistingue anche Palazzo Ripetta››, esordisce così Alessia Meli – Maître de Maison di Palazzo Ripetta. Un successo ottenuto con impegno e dedizione, che oggi permette all’hotel capitolino di celebrare il riconoscimento della prima Chiave Michelin.


La premiazione ha visto eccellenze e talenti d’Italia darsi il cambio in una location d’eccezione, Salone Bernini. Un vero e proprio tesoro nascosto di Palazzo Ripetta, con la sua lunga navata, le due cappelle laterali e l'altare maggiore. Uno spettacolo nello spettacolo in cui, con il naso all’insù, poter ammirare Il Trionfo della Divina Provvidenza affrescato sul soffitto. Quella che oggi si presenta come una chiesa sconsacrata, un tempo ospitava un conservatorio della divina provvidenza che accoglieva le ragazze in difficoltà. Sensibilità che ritrova ancora oggi una vena concreta attraverso una importante componente femminile nello staff e nel management della struttura.
Ecco quali sono i Best Under 35 d’Italia

Sono proprio le donne e i loro meritevoli traguardi a sugellare i primi premi Under 35. Via così al premio Best Maître e Sommelier Under 35 - in collaborazione con Berlucchi Franciacorta - assegnato a Jessica Rocchi, che dirige la sala del ristorante Andrea Aprea (Milano), per aver trasformato la sala in un luogo di racconto e scoperta, dove ogni vino diventa una storia da ascoltare. Best Winemaker Under 35 – in collaborazione con Italesse – a Federica Boffa Pio, che ha raccolto con talento e determinazione l’eredità ultracentenaria della società agricola Pio Cesare ad Alba (Cuneo).


In questa sesta edizione, il premio Best Chef Under 35 - in collaborazione con Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia - è andato invece a Vincenzo Russo di Bluh Furore, ristorante del Furore Grand Hotel in Costiera Amalfitana. Per aver tradotto il legame con la sua terra in una cucina elegante, moderna e matura. Ne ha dato un assaggio nell’ after party con la sua pasta maritata di mare con extravergine “Amare”. Per rintracciare invece il nuovo Best Pastry Chef Under 35 bisogna arrivare quasi al confine, a Godia (Udine). Qui, nel regno di Emanuele Scarello con il suo Agli Amici, spicca la dolce eleganza di Riccardo Celeghin capace di rendere indimenticabile e delizioso ogni fine pasto. Sul finire della serata, Celeghin – in collaborazione con Marlene – ha portato una crema al cioccolato bianco e rosmarino ad avvolgere una purea di blend di mele cotte, gelato alla ricotta e piccola cialdina di mandorla.


Best Pizza Chef Under 35 – con Sorì Italia – è invece Ciccio Vitiello, alla guida di Cambia-Menti, San Leucio (Caserta). Per saper incarnare al meglio la forza generativa dell’evoluzione, basata su un talento esuberante che si fonde con una nitida visione etica e imprenditoriale. Vitiello ha proposto poi una pizza in pala con crema di carciofi, carciofi, pinoli tostati, provola affumicata di Sorì Italia, filetti di acciughe del Cantabrico Reserva di Coda Nera, olio all’aglio, prezzemolo e menta fresca.

I Best Bartender Under 35 - in collaborazione con Bonaventura Maschio – sono Mattia Capezzuoli e Alice Musso dello Stravinskij Bar, Hotel de Russie (Roma). Per aver portato nuova linfa alla mixology italiana, con uno stile che unisce rigore tecnico e sensibilità creativa. Per l’occasione, nel giardino di Palazzo Ripetta hanno presentato il Secret Americano: un twist del grande classico della miscelazione a base di Vermut e Bitter di Bonaventura Maschio.

Il momento del premio “Maestro di cucina 2025” – in collaborazione con Monograno Felicetti – ha visto il Direttore Responsabile Federico De Cesare Viola dedicare un sentito incipit: ‹‹È un orgoglio per me conferire questo riconoscimento. Ci sono delle esperienze che rimangono nella memoria e, in un certo senso, lo chef che sto per chiamare sul palco ha rappresentato una sorta di mia iniziazione a fare questo lavoro, sempre con la stessa autentica passione››. Un maestro è colui che insegna e che ispira e questo, per i Food&Wine Awards 2025, è Massimiliano Alajmo - chef patron de Le Calandre - per aver fatto della precisione tecnica un linguaggio personale e della semplicità un gesto di stile.


Il Panino d’Autore - in collaborazione con Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena - quest’anno guarda al Sol Levante con il format milanese di Katsusanderia. La Miglior Colazione in Hotel? Va al Portrait Milano – in collaborazione con Coda Nera - tra grandi classici all’italiana e ispirazioni internazionali. Con Treccani Accademia, invece, è stato riconosciuto il progetto virtuoso legato al vino con un premio per l’Innovazione ad AMProject e per la Responsabilità Sociale a Cascina Clarabella. Con Cantina Tollo sono stati poi consegnati i premi per la Responsabilità Sociale per il cibo alla Cooperativa agricola Co.r.ag.gio e a Chefs for Innovation - Basque Culinary Center per l’Innovazione nel cibo. Un progetto, quest’ultimo, attivo anche in Italia con Ciro Scamardella di Pipero a Roma, Giovanni Oliveri sous chef di Orma, Davide Guidara de I Tenerumi a Vulcano e Alberto Gipponi di Ristorante Dina, in provincia di Bergamo.



La premiazione è stata seguita da un momento conviviale negli spazi di Piazzetta Ripetta, la bella corte interna del cinque stelle, con assaggi a cura dei premiati, degli sponsor e del resident chef del San Baylon Christian Spalvieri che ha proposto il suo Riso Carnaroli, cavolo nero, pecorino erborinato e mandorla. Un’altra edizione si è conclusa, nuovi riflettori sono stati puntati sulle eccellenze italiane dell’enogastronomia e Food&Wine Italia, in tal senso, si è fatta ancora una volta promotrice di un circuito di qualità che va di pari passo con quello internazionale.