Attualità enogastronomica

Carenza di personale: ristorante di Ansedonia offre vacanze gratis allo staff

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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copertina la capannuccia daniele avvento

L’originale idea di Daniele Avvento, proprietario de “La Capannuccia” ad Ansedonia, per combattere la carenza di personale: vacanza gratis per tutti i neoassunti.

La notizia

La carenza di personale, specialmente qualificato, è uno dei più grandi problemi che la pandemia ha arrecato al settore dell'ospitalità. Tante sono state le iniziative dei ristoratori in tutta Europa, e non solo, per cercare di superare questo ostacolo, ma l’idea di Daniele Avvento -titolare del bagno e ristorante “La Capannuccia” ad Ansedonia- è davvero originale e merita una menzione.

La Capannuccia- Ansedonia




Avvento, infatti, che è anche presidente del Sib, Sindacato Italiano balneari di Confcommercio Grosseto, per cercare di avvicinare i giovani al lavoro si è inventato la “vacanza in una località esotica, che offrirò ai dipendenti a gennaio 2023”. A “La Capannuccia” in media sono impegnati circa 25 lavoratori a stagione, ma per l’estate 2022 anche uno stabilimento come questo ha dovuto fare i conti con la carenza di personale. Intervistato da Repubblica, l’imprenditore ha spiegato: “Darò come premio una vacanza al mare a gennaio 2023 a chi viene a lavorare con me per la stagione estiva. È un incentivo, non va senz’altro a intaccare lo stipendio. La vacanza è a mie spese e ci porterò tutti i miei collaboratori”.

Foto dalla pagina Facebook di Daniele Avvento



Ma com’è nata questa curiosa idea? “Facendo fatica a trovare collaboratori, mi sono messo nei panni di un giovane. Se deve rinunciare alla vacanza per la stagione estiva, perché non può farsi le ferie al mare a gennaio? Va detto, inoltre, che sul nostro lavoro c’è molta disinformazione. Sembra che chi lavora in uno stabilimento balneare fatichi 18 ore al giorno con paghe da fame, quando in realtà non è così".


"Ci sono giorni liberi e le paghe sono dignitose. Un cameriere da noi, ad esempio, prende 1.500 euro al mese se fa il servizio a pranzo. Raddoppia se fa anche la cena. Si lavora, questo è vero, ma la paga non è irrisoria. Nelle ultime ore il mio cellulare è bollente. Abbiamo fatto già due colloqui. Stiamo valutando. Di certo, mai come quest’anno abbiamo sofferto la carenza di personale specializzato da reclutare. Speriamo che questa mia idea funzioni, perché di spazio per crescere tutti insieme ce n'è a sufficienza", ha spiegato il ristoratore.


Fonte: La Repubblica

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