Il minimalismo gourmand di Filippo Oggioni al Vecchio Ristoro di Aosta: solo cucina espressa e tanto gusto.
Il luogo
Aosta è una città ricchissima di storia millenaria, tuttora ottimamente conservata, il cui centro storico vive di ricordi di ogni epoca, con particolare rilievo per la civilizzazione e l'infallibile architettura romana. Addentrandosi piacevolmente per le strade del centro, la passeggiata sarà infine compensata con l'approccio al Vecchio Ristoro di Filippo Oggioni e Paolo Bariani, che da "foresti", si sono ottimamente integrati con la realtà di questa cittadina che è si capoluogo di Provincia e di Regione, ma mantiene una buona riserva di provincialismo; tuttavia la qualità va oltre i luoghi comuni, e così, lungo questi 5/6 anni, il Vecchio Ristoro si è imposto con carattere e personalità, dentro queste vecchie mura, fatte rivivere con brio dalla cucina effervescente dello chef.
In sintesi, questa è la prima stella Michelin che si può incontrare in Italia entrando dalla Francia, dal Monte Bianco o dal Piccolo San Bernardo, trovandoli aperti, se no vale comunque il viaggio, risalendo la parte bassa della Valle, anche passando dalla Statale, per non perdersi nulla di quanto offre questo comprensorio, sia sul fronte paesaggistico che sulla qualità dei prodotti locali.
La cucina
Si inizia partendo da idee pescate in prossimità, poi Filippo si muove ormai con disinvoltura su temi che possono sorprendere alla lettura, mentre sorprenderanno solo piacevolmente il palato, per via di finezze e concentrazioni che vanno di pari passo a soluzioni gustative che non possono lasciare indifferenti, senza mai forzare la mano verso temi difficilmente comprensibili. Due i menù degustazione, uno di prossimità e un secondo che lascia spazio all'immaginazione, all'apertura mentale, tariffati rispettivamente a 110 e 145 euro.
Cosa si mangia al Vecchio Ristoro
Due i menù che seguono un filo logico, e poi una saggia carta corta di soli nove piatti, per curare meglio ogni dettaglio, e che condividono armonie e contrasti, dando un senso ancora più compiuto a una vera cucina d'autore, lontana dalle banalità, trasmettendo al cervello sensazioni che invitano a ragionare oltre che a gustare.
In questo periodo si andranno a concludere i freschi stimoli estivi, a vantaggio dei sapori autunnali, dove, non mancherà neanche la selvaggina locale. Ciò da inizio autunno a metà dicembre. Appuntamento da non perdere per gli appassionati del tema. Naturalmente, anche i dessert disegneranno percorsi che si faranno ricordare.
I vini
E qui entra in campo Paolo Bariani, socio di Filippo e ottimo maitre, oltre che profondo conoscitore dei vini di qui e d'altrove. Va detto e sottolineato, la Valle d'Aosta è uno scrigno prezioso di piccole realtà sconosciute fuori dalla Valle. Micro produzioni si alternano anno per anno, mettendo a disposizione pochissime bottiglie, in alcuni casi prodotte in meno di 200 flaconi. La diversità per vitigno, per territori e per esposizioni diverse fanno si che Paolo ogni anno si debba impegnare nella ricerca di piccole produzioni che difendano la tipicità del vitigno e della sua origine. Poi al tavolo sarà un divertimento farsi affascinare da profumi e sapori che vanno contro ogni conformismo, dentro un contenitore dove il conformismo è termine totalmente sconosciuto.
Contatti
Via Tourneuve, 4, 11100 Aosta AO
Telefono: 0165 33238
