Oltre mare e colline, tra vigne e tradizione: la vera essenza delle marche a Terracruda.
Raggiungere la Cantina Agriturismo Terracruda è un viaggio tra paesaggi che cambiano lentamente, tra la linea di orizzonte del mare e scorci collinari, alla scoperta dell’anima autentica delle Marche. Il litorale è quello Adriatico che costeggia le spiagge tranquille di Marotta, per poi salire dolcemente nell'entroterra della provincia di Pesaro e Urbino, dove le colline si fanno via via più morbide e i panorami sempre più ampi e suggestivi.

IL FASCINO “SOSPESO” DI FRATTEROSA
A 400 metri sul livello del mare si arriva a Fratte Rosa, un piccolo borgo che sembra fermo nel tempo. Con i suoi appena 800 abitanti, questo angolo nascosto delle Marche conserva intatta un’atmosfera poetica: le case in pietra, dalle sfumature calde e rosate, donano al paese un’identità unica, tanto da ispirare il suo stesso nome. E’ un luogo sospeso tra terra e cielo, dove ogni scorcio invita alla quiete e a rallentare. È proprio qui che la famiglia Avenanti ha scelto di costruire il proprio presente e futuro, dando vita a una realtà che coniuga sapientemente ospitalità, tradizione e innovazione: Cantina Terracruda.



Circondata da vigneti, uliveti e campi di girasoli, Terracruda è diventata un punto di riferimento per gli amanti del buon vino e delle esperienze autentiche. Visitare la cantina significa immergersi in un mondo fatto di degustazioni panoramiche, passeggiate tra i filari, serate convivali dove la cucina locale incontra il calore dell’accoglienza marchigiana. “Sempre caro mi fu quest’ermo colle...” scriveva Giacomo Leopardi parlando della sua Recanati e quel senso di infinito, di quiete e tempo cristallizzato, si ritrova anche qui, su una collina delle Marche che guarda il mare ma lo lascia nascosto da una curva del paesaggio.

IL VINO E L’OSPITALITA’ RACCONTANO LE MARCHE PIU’VERE
È il 2005 quando Zeno Avenanti compie una scelta controcorrente per intraprendere un’avventura completamente nuova ma profondamente sentita. Scommette sulla terra, sul vino, sull’ospitalità. Scommette sul proprio territorio. E nasce così Terracruda, una cantina che è molto più di un’azienda agricola: è una dichiarazione d’amore per il territorio. Questa è la storia di chi ha scelto consapevolmente di diventare vignaiolo e host, trasformando un'intuizione in un progetto che ha dato nuova linfa a un territorio ancora poco conosciuto ma straordinariamente affascinante. Tra le vigne di Fratte Rosa, Zeno e la sua famiglia hanno creato un luogo dove la qualità del vino si unisce all’autenticità dell’accoglienza, dove il carattere discreto del luogo diventa paradossalmente la sua più grande ricchezza: quella di essere rimasto vero, intatto, profondamente legato alla sua identità rurale.



“Non siamo una famiglia di vignaioli, veniamo dall’artigianato del legno da una parte mentre dall’altra parte c’è un’origine contadina: i nonni erano i mugnai del paese. Siamo partiti dall’essere agricoltori, dalla conoscenza della terra, del territorio, dalla passione che abbiamo e dal nostro essere radicati, come le nostre vigne. Facciamo vino perché ci sembrava l’attività più sostenibile, capace di valorizzare il territorio e di dare un futuro a noi lavorando in agricoltura, ma anche alle persone del luogo”. A parlare è Luca Avenanti, figlio di Zeno, che mi accompagna a visitare i vigneti raccontando non solo la storia della cantina ma quella di una scelta di vita. Camminando tra le vigne, è facile capire come qui ogni dettaglio sia pensato per accogliere: non solo degustazioni ma vere e proprie esperienze. Cene al tramonto, eventi su misura per gli ospiti, momenti di condivisione che trasformano una visita in qualcosa di più profondo e personale.



TRA SILENZI E PROFUMI, UN RIFUGIO ALL’INSEGNA DI PACE E AUTENTICITA’
La Cantina Terracruda e il suo agriturismo sono una piccola e raffinata realtà immersa tra le colline marchigiane, a pochi chilometri dal centro del paese. Ogni dettaglio racconta una scelta consapevole: accogliere con semplicità ma con gusto. Sono quattro gli appartamenti disponibili per gli ospiti, ognuno dotato di cucina privata, camera da letto e uno spazio notte soppalcato. Lo stile country chic è curato con attenzione, coerente anche negli esterni: legno chiaro, ferro battuto, colori neutri e armonie naturali. All’esterno, un piccolo salottino circondato da lavanda e piante aromatiche richiama atmosfere provenzali. Qui ci si può rilassare nel silenzio più assoluto, un silenzio che d’estate è rotto solo dal frinire delle cicale.


La piscina a disposizione degli ospiti divide la zona produttiva della cantina e quella ricettiva, segnando il confine ideale tra il fare e il fermarsi. “L’idea dell’agriturismo è nata dal recupero di un vecchio casolare che abbiamo ristrutturato affiancandolo a una cantina moderna. Abbiamo voluto creare una formula ibrida: un grande salone, una sala degustazione e quattro mini appartamenti, ognuno con quattro posti letto”, racconta Luca. Da noi l’esperienza è: fermati un attimo, rilassati, bevi un bicchiere di vino, vivi la campagna e la tranquillità. Vivere e esperire le cose semplici, nelle quali si trova, forse, anche un po’ di verità”. Ed è proprio così. A Terracruda non si viene solo per bere un buon vino ma per ritrovare un ritmo diverso. Per ritrovare Lentezza.

UNA CANTINA CUSTODE DELLE RADICI ENOICHE MARCHIGIANE
Questa è la filosofia di una cantina che, pur proiettata verso il futuro, non perde mai di vista il proprio passato e l’importanza di onorare tradizione vitivinicola e cultura agricola, trasmettendo questo valore anche ai suoi ospiti. In cantina si producono tre DOC che la famiglia Avenanti ha con orgoglio portato a riconoscimento ufficiale: Bianchello del Metauro DOC, Pergola DOC e Colli Pesaresi DOC, le quali riflettono la posizione strategica di Fratte Rosa, che si trova tra la valle del Metauro e quella del Cesano.

Oltre alle classiche testimonianze enoiche della zona, la famiglia Avenanti ha scelto di portare avanti anche tradizioni più rare e preziose, come quelle della Garofanata e dell’Incrocio Bruni. La Garofanata, vitigno autoctono noto anche come Moscato Bastardo, era quasi scomparso e dimenticato, mentre l’Incrocio Bruni è il risultato di un incrocio tra Sauvignon Blanc e Verdicchio, realizzato negli anni ’30 dall’illustre ampelografo marchigiano Bruno Bruni. “Il 2005 è stato l’anno di nascita della cantina, siamo stati precursori e testimoni di una filosofia che mette al centro il valore del territorio attraverso la vite. La tutela e la salvaguardia della biodiversità sono per noi fondamentali. Slow Food chiama questo ruolo agricoltore custode, colui che si prende cura della terra e delle sue produzioni”.

All’inizio non è stato semplice per la famiglia Avenanti: in un contesto dominato da poche cantine medio-grandi focalizzate su Verdicchio, Bianchello e Sangiovese, hanno scelto un approccio differente, puntando su basse rese per ettaro, coltivazioni biologiche, vendemmia manuale e soprattutto sull’attribuire la massima dignità possibile alle uve. “La lungimiranza è fondamentale: servono progetti a lungo termine e la capacità di credere profondamente nell’idea, non solo mentre si lavora, ma anche nell’attesa. Perseverare nell’obiettivo, anche quando i risultati tardano ad arrivare o non sono immediati, richiede energia e passione. In questo mio padre è stato un grande esempio di determinazione e amore per la terra.”

UN’ACCOGLIENZA CHE UNISCE SEMPLICITA’, AUTENTICITA’ E CONVIVIALITA’
A questa filosofia produttiva, la famiglia Avenanti ha unito un concetto di ospitalità che coniuga un doveroso legame con il territorio con uno sguardo aperto all’estero. Ogni appartamento dell’agriturismo è dotato di cucina privata, per offrire agli ospiti un soggiorno più riservato e indipendente. Allo stesso tempo, è presente una cucina comune con sala condivisa, pensata per chi desidera vivere un’esperienza più conviviale e sociale. “Quando possiamo, cuciniamo e mangiamo insieme ai nostri ospiti», raccontano. «Molto spesso, la cosa più bella è prendere due pomodori freschi dall’orto e preparare un piatto di spaghetti al momento: è un momento semplice ma carico di autenticità”. “L’ispirazione per questo modello di ospitalità viene dai nostri viaggi soprattutto nel Nord Europa, dove abbiamo apprezzato una formula che unisce indipendenza e condivisione. È un concept che, ne siamo certi, piace anche ai nostri ospiti internazionali, alla ricerca di un’accoglienza autentica e familiare.”

Terracruda è molto più di una cantina: è un luogo dove chi cerca autenticità e semplicità può ritrovare il ritmo lento della natura e della vita rurale. Qui, lontano dal turismo di massa, si respira un’atmosfera di accoglienza vera, fatta di storie da raccontare, sapori da scoprire e sensazioni da vivere, invitando chi arriva a rallentare, ad ascoltare la terra e a lasciarsi cullare, come scriveva Leopardi, da quell’infinito che qui, tra le colline e i filari, si può davvero toccare.