L’edizione 2022 della celebre guida enogastronomica riserva tantissime sorprese: ecco chi sono le new entry fra i Cinque Cappelli e i vincitori dei premi speciali.
L'evento
Da grande istrione qual è, Massimo Bottura ha dato il la a una standing ovation che ha coinvolto tutto il pubblico del Teatro del Maggio in un applauso corale a Enzo Vizzari, direttore de Le Guide De L’Espresso.È stato questo, durante le prime battute della presentazione fiorentina della guida I Ristoranti e i Vini d’Italia, uno dei momenti da ricordare e una testimonianza della stima e dell’affetto nei confronti di un direttore che alla guida ha dato un’impronta di grande autorevolezza, il quale ha potuto raccontare, come si legge dall’introduzione, una cucina che da Mirella Cantarelli a Nino Bergese è passata per la svolta di Gualtiero Marchesi, alle “provocatorie invenzioni di Fulvio Pierangelini e Gianfranco Vissani mediate dalla solida saggezza dei piatti di Nadia Santini (…)” per poi testimoniare “i primi passi e dell’affermazione incondizionata delle cucine di Massimiliano Alajmo e di Massimo Bottura nel bel mezzo della rivoluzione molecolare spagnola e di quella nordica”
La presentazione dell’edizione 2022 ha visto alternarsi sul palco con Vizzari Luca Ferrua, direttore dell’Hub Il Gusto, e Alessandro Rossi, direttore di Forbes, in rappresentanza di BFC, gruppo che subentrerà a Gedi e che pare intenzionato a sviluppare su più fronti in un piccolo universo multimediale le guide legate al marchi de L’Espresso. Quello che accadrà in futuro in concreto lo scopriremo strada facendo, di certo c’è che Enzo Vizzari non potrà che continuare a ricoprire un ruolo chiave.
Sono circa 2000 i ristoranti selezionati: essi non rappresentano più dell’1% dei luoghi di ristorazione nel nostro paese e proprio per questo motivo, ha sottolineato il direttore, per un ristorante essere in guida ha un significato di per sé importante, al di là della valutazione. Ma quali sono le novità più rilevanti di quest’anno? Innanzitutto, i “cinque cappelli”, ovvero le posizioni più alte nel range valutativo, passano a 18 (cinque in più del 2021) con l’ingresso di due grandi cuoche come Antonia Klugmann dell’Argine a Vencò e Ana Roš di Hisa Franko a Caporetto, di Alessandro Dal Degan de La Tana Gourmet di Asiago (premiato anche come Pranzo dell’Anno), Giuseppe Iannotti del Krèsios a Telese Terme e infine di un brillante redivivo come Carlo Cracco a Milano. Tra i premi assegnati vale la pena citare tra tutti la novità dell’anno Davide Di Fabio Dalla Gioconda a Gabicce, Marco Ambrosino del 28 Posti di Milano per l’innovazione in cucina, Fabrizia Meroi del Laite di Sappada come cuoca dell’anno e Giuseppe Molaro di Contaminazioni a Somma Vesuviana come Giovane dell’Anno.
Ancora, Giulia Liu di Gong Oriental Attitude ha ritirato il premio per la cucina etnica. Sul fronte sala la Maître dell’anno è Mariella Organi della Madonnina del Pescatore di Senigallia e il miglior servizio alla squadra dell’Osteria Francescana. Tra le cento “Migliori Pizzerie d’Italia” Luca Doro di Doro Gourmet di Macerata Campania è stato nominato miglior giovane pizzaiolo. Quattro invece i locali insigniti del simbolo della Pizza D’Oro: Simone Padoan de I Tigli di San Bonifacio, Gabriele Bonci di Pizzarium a Roma, Enzo Coccia de La Notizia a Napoli e Franco Pepe di Pepe in Grani a Caiazzo, simboli delle migliori espressioni di questo prodotto.
Infine, la sezione dedicata ai vini, il cui curatore è Andrea Grignaffini: 100 vini per categoria tra bianchi, rossi e spumanti, 30 rosati, 30 vini dolci e una bella selezioni vini di qualità sotto i 15 euro. Durante l’anticipazione del 26 aprile ad Alba nel corso dell’evento de Il Gusto sono stati assegnati i premi Cantina dell’Anno all’Enoteca La Torre di Roma e a Fabrizio Sartorato (Da Vittorio a Brusaporto) come sommelier dell’anno. Per il prossimo anno, va da sé, la curiosità è tanta. Di certo si sa, come ha sottolineato nel corso del suo intervento Alessandro Rossi, la prossima guida sarà riallineata all’uscita autunnale.