Imprenditori della ristorazione

Malcom Wood, 9 locali e 700 dipendenti: chi è il re del cibo cantonese di lusso

di:
Elisa Erriu
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copertina mott 32 2

"Mott 32 è uno dei pochi marchi asiatici di lusso ad avere origine in Asia: siamo davvero orgogliosi che sia nato a Hong Kong”, rimarca Wood. L’opinione dei critici? “Molte persone pensano spesso che il cibo cinese non meriti un prezzo elevato, eppure Mott 32 ha svolto un ruolo fondamentale nel cambiare questa percezione". Ora l’imprenditore mette al primo posto figli ed hobby.

La storia

Quando la cucina Cantonese incontra il lusso contemporaneo e un pizzico di follia creativa, nasce qualcosa di inaspettato. Non è solo una questione di sapori, ma di visione. Malcolm Wood, imprenditore britannico di origini cino-taiwanesi, ha fatto della sua instancabile energia e del suo amore per l’estremo il carburante per costruire un impero gastronomico dal respiro internazionale. A 43 anni, Wood è il co-fondatore di Maximal Concepts, il gruppo dietro il brand Mott 32, ristorante di punta che ha riscritto le regole della cucina cantonese fine dining. La sua giornata tipo? Scalare montagne all’alba, lanciarsi con una vela da 1.000 metri d’altezza e poi, con la stessa calma con cui sorseggeresti un tiepido tè Oolong, partecipare a una call di lavoro alle nove in punto. “È una sorta di meditazione attiva – racconta – in cui le distrazioni spariscono e resta solo la concentrazione.” Una filosofia che si riflette perfettamente nel suo approccio imprenditoriale: audace, calibrato e sempre sul filo dell’eccellenza. Wood nasce a Taipei da madre taiwanese e padre inglese, ma è Hong Kong la città che più ha plasmato la sua identità. Lì ha mosso i primi passi da imprenditore e lì ha scelto di radicare Maximal Concepts, un gruppo che oggi impiega oltre 700 persone e che ha fatto scuola nel settore dell’ospitalità asiatica di alta gamma.

Malcom Wood
 

Il sodalizio professionale con Matt Reid, nato durante gli anni universitari a Bristol, ha trovato un terreno fertile a Hong Kong. Dopo qualche inciampo iniziale, nel 2014 nasce Mott 32, un ristorante che sin da subito ha stupito per l’abilità di coniugare la tradizione cantonese con una sensibilità estetica raffinata e internazionale. Varcare la soglia di Mott 32 è come entrare in una scenografia cinematografica sospesa tra l’epoca d’oro di Shanghai e l’eleganza industriale contemporanea. Luci soffuse, pelle martellata, arredi ricercati: nulla è lasciato al caso. Il primo locale, nascosto nel seminterrato di un antico edificio bancario a Hong Kong, è diventato presto un’icona. Il menu è un inno alla tradizione rivisitata: l’anatra alla pechinese affumicata al legno di melo e i ravioli di maiale con tartufo nero sono solo due dei piatti simbolo. Prezzi? 598 dollari per un abalone essiccato brasato, 268 dollari per un secondo di wagyu giapponese Miyazaki A5Ma il viaggio non si è fermato lì. Oggi Mott 32 è presente in nove sedi e nei prossimi anni sono previste nuove aperture a Londra, Melbourne e Los Angeles. In ciascuna location, il fil rouge resta lo stesso: reinterpretare la cucina cinese d’élite con uno sguardo globale ma radici profondamente asiatiche.

mott 32 las vegas
 
Mott32 LasVegas 2019 3
 

Wood non ha mai nascosto che le sue passioni sportive – parapendio, vela, volo a motore – hanno influenzato profondamente il suo modo di fare business. “Gli sport estremi ti insegnano il controllo del rischio e la lucidità in condizioni estreme,” afferma. Il parallelo con l’imprenditoria è immediato: serve visione, preparazione e il coraggio di saltare quando arriva il momento. Tra le sue imprese personali ci sono il brevetto da pilota privato, la patente di Yacht Master nel Mediterraneo, e quest’anno il nuovo obiettivo è diventare fluente in francese e ottenere l’abilitazione per atterrare in autonomia sulle Alpi con mezzi aerei privati. Malcolm Wood non è il classico CEO incollato alla scrivania. Pianifica la sua settimana ogni domenica alle cinque del mattino e invita il suo team a investire il 20% del tempo in organizzazione per evitare che l’80% diventi caos. L’equilibrio tra lavoro e famiglia è un principio irrinunciabile: con tre figli di 21, 10 e 5 anni, e la moglie Sandra, Wood ha imparato che il tempo è una risorsa da gestire con precisione chirurgica. “Se rimandi tutto alla pensione, stai sbagliando approccio – afferma – la vita deve permetterti di fare ciò che ami adesso.” Mott 32 si inserisce in un panorama in cui spiccano nomi blasonati come Hakkasan, Zuma e Nobu. Ma, a differenza di questi giganti nati in città occidentali, Mott 32 è uno dei pochi brand di fascia alta ad avere un’origine interamente asiatica. “Siamo orgogliosi che il nostro progetto sia nato a Hong Kong – sottolinea Wood – è una città efficiente, dinamica, e aperta all’innovazione.”

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The Macallan Malcom Wood
 

E il successo non è passato inosservato: nel 2024, il gruppo ha aperto The Aubrey, un izakaya al Mandarin Oriental di Hong Kong, finito al decimo posto nella classifica di Asia’s 50 Best Bars.  Con un quarto di secolo alle spalle nel settore, Wood sa bene cosa significa cadere e rialzarsi. Le proteste di Hong Kong e la pandemia lo hanno costretto a chiudere e vendere più di un locale. Ma da ogni difficoltà ha tratto una lezione. “Quando sei giovane ti fidi troppo. Poi impari. E capisci che il partner giusto ti eleva, quello sbagliato ti affonda.” Oggi il suo consiglio ai giovani imprenditori è semplice ma tagliente: “Pelle dura, orecchie chiuse ai giudizi inutili e occhi ben aperti sulle persone con cui scegli di lavorare.” Per Malcolm Wood, la ristorazione non è solo un mestiere, è un volo continuo, a volte in picchiata, spesso in planata perfetta. E Mott 32 è la sua personale pista d’atterraggio, dove la tradizione prende quota verso nuove altitudini.

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