La Nazionale Italiana Cuochi si prepara a gareggiare nella prestigiosa Global Chefs Challenge. Ecco i partecipanti che rappresenteranno il nostro paese.
La notizia
In questi giorni la NIC - Nazionale Italiana Cuochi parte di FIC, Federazione Italiana Cuochi - è in gara per rappresentare l’Italia alla Global Chefs Challenge, competizione internazionale del circuito Worldchefs che vede sfidanti da 50 paesi di tutto il mondo e che si svolge ogni due anni. La nazionale italiana le selezioni le aveva fatte due anni fa, superando le qualificazioni europee e aggiudicandosi brillantemente - unica fra le squadre in gara - l’accesso per ben tre categorie: Chef, Pastry Chef e Young Chef. A causa però della pandemia, la finale è stata posticipata dal 2020 al 2021, per tenersi finalmente ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti dal 30 maggio al 2 giugno 2022.Per la categoria Chef saranno ai fornelli Marco Tomasi e Tommaso Capitani, che dovranno preparare in cinque ore un menu di 4 portate per dodici persone, inserendo nelle proposte un piatto vegano, uno di carne, uno di pesce e un dessert. Alcuni degli ingredienti sono prestabiliti - come ad esempio il vitello (nelle parti del filetto, animelle e collo) o l’halibut del Mare del Nord o il tè e il cioccolato per il dolce - altri invece sono liberamente scelti dai gareggianti. Giorgia Ceccato, invece, si batterà per il titolo di Young chef - categoria under 25 - approntando un menu di tre portate per quattro persone in 3 ore.
Per la pasticceria la NIC schiera Antonio Dell’Oro e Luca Bnà, che si cimenteranno nella realizzazione di una torta e una pièce artistica – ossia una scultura dolce - per sei persone, realizzazioni per le quali dovranno dimostrare di saper padroneggiare un buon numero di tecniche. Il gruppo partito dall’Italia la scorsa settimana comprende anche i coach - Pierluca Ardito e Angelo Biscotti - e il general manager di Gianluca Tomasi, che coordineranno le formazioni e che hanno contribuito alla preparazione della squadra. Una squadra ben rappresentativa dell’Italia, con chef dal Veneto, dalla Campania, dalla Puglia, dall’Emilia Romagna e dalla Lombardia, che da anni si ritrovano periodicamente per provare i piatti da presentare durante la Global Challenge, spesso con sacrificio, aggiungendo ore di viaggio e di lavoro a un mestiere che già ne prevede molte in cucina.
“Devo dire che è incredibile vedere con quanta passione e determinazione questi ragazzi si applicano, convenendo da ogni angolo della penisola, senza demordere. E questa finale per noi - per il nostro paese, anche- è significativa perché negli ultimi 20 anni le competizioni internazionali sono quasi sempre state vinte da paesi del Nord Europa, dove il supporto dello stato è tangibile. Ma stavolta, grazie alla costanza e ai tanti allenamenti, la NIC parte fiduciosa! Abbiamo ricevuto numerosissimi messaggi di incoraggiamento da rappresentanti della vita politica e mondana italiana. Questo ci riempie di gioia e ci fa sentire il peso della responsabilità”, commenta Tomasi. La Global Chefs Challenge non è la sola gara a cui FIC partecipa.
Ci sono anche le Olimpiadi della Cucina - esistenti dal lontano 1900 e per la cui prossima edizione la nazionale italiana è già qualificata - e la Coppa del Mondo di Lussemburgo a fine novembre-inizi dicembre prossimi. Oltre a questo ogni anno si svolgono i Campionati della Cucina italiana, in cui si dà spazio al talento dei migliori allievi degli Istituti Alberghieri di tutto il paese. Con una rappresentanza di circa 15 mila cuochi iscritti e con vari compartimenti dedicati all’alta formazione, alle competizioni e agli eventi e unica riconosciuta dalla Worldchefs, la FIC porta avanti come associazione “valori basilari nella professione e nella vita, oltre alla condivisione di corsi di aggiornamento su varie tematiche e in ogni regione eventi che aggregano, in un mondo in cui si tenderebbe altrimenti all’individualismo”, conclude Tomasi.
In bocca al lupo alla NIC!
Articolo a cura di Amelia De Francesco