Richieste bizzarre e a volte maniacali: chef Falsini racconta i suoi incontri con le celebrity di tutto il mondo nella prestigiosa struttura californiana dove guida un ristorante con stella rossa e verde. Fra i casi più estremi, quello di un noto cliente “che ha preteso che ogni giorno -per colazione, pranzo e cena- andassi sul balcone della sua suite e preparargli i pasti in diretta. Doveva guardarmi mentre cucinavo fisicamente; non voleva che nessun altro lo facesse."
Lo chef
Ha appena sedici anni quando inizia la sua avventura ai fornelli: romano d’origine, passato da Felice a Testaccio alla conquista della stella all'Harry's Bar, fino al training con Ducasse, Massimo Falsini non ha certo bisogno di presentazioni. Proprio lui, cosmopolita nell’animo, è oggi responsabile della proposta gastronomica del cinque stelle extralusso Rosewood Miramar Beach di Montecito, dopo aver letteralmente girato il mondo grazie al talento e all’amore per il cibo.


Nei trent’anni di dedizione al settore, corredati dal costante studio e la sperimentazione in Italia, Europa, Asia e Nord America, Falsini ha del resto avuto l’onore (in certi casi onere, più che altro) di cucinare per alcune tra le celebrity più importanti al mondo. In una recente intervista a Business Insider ha dunque svelato alcuni aneddoti e le richieste più insolite e bizzarre che si è trovato a soddisfare. “So fare un gelato, so fare un croissant, ma so anche preparare un piatto stellato (il suo gourmet Caruso's vanta ben due stelle, rossa e verde, ndr). Ho preparato buffet per 3.000 persone. Ho cucinato per 2.000 persone nel bel mezzo del deserto. Nel periodo in cui ero executive al Four Seasons Resort Hualalai alle Hawaii c’era un cliente abituale che si era affezionato molto al mio modo di cucinare. Per uno dei suoi soggiorni nella suite presidenziale, l'ospite prenotò a condizione che fossi io a preparare live tutti i suoi pasti. Quindi, ogni giorno, per colazione, pranzo e cena al resort, dovevo andare sul balcone della sua suite e realizzare i pasti corrispondenti. Doveva guardarmi mentre cucinavo; non voleva che nessun altro si occupasse del suo cibo. Purtroppo non posso svelare il nome dell'ospite, altrimenti finirei nei guai, ma posso dirvi che era un grande, grande big del business dello spettacolo", confida in modo scherzoso.



C’era un altro cliente, poi, che aveva particolari pretese per quanto riguardava la seduta al ristorante: “Questo ospite si rifiutò di accomodarsi su una sedia precedentemente utilizzata. La sua sedia doveva essere nuova, solo lui poteva sedersi su quella. Così gliene abbiamo direttamente comprata una ad uso personale, poi l'abbiamo imballata e conservata; ogni anno, quando tornava in hotel, aprivamo quella sedia e gliela mostravamo. In qualsiasi ristorante andasse, portavamo sempre la stessa sedia!”. Maniacale anche la richiesta di un’altra celebrity: "Voleva che la macedonia fosse composta esclusivamente da pezzi tagliati in quadrati di 2,5 cm e doveva essere mescolata in un certo modo; ho dovuto creare una procedura standard per prepararla. Diversamente non l'avrebbe mangiata, avrebbe fatto un gran trambusto lamentandosi".


Proprio le stravaganze degli ospiti incontrati di volta in volta hanno fatto sì che, nonostante i trent'anni di carriera, chef Falsini sia tuttora entusiasta e mai stanco del suo lavoro: "Ho progettato hotel di lusso . Ho guidato resort. Ho diretto parchi tematici. Il bello del cibo è che ogni giorno è un giorno nuovo, e ogni giorno è diverso. Ecco perché mi sento come se non avessi mai lavorato un giorno in vita mia. Le persone, quando sono celebrità, probabilmente viaggiano in continuazione. Probabilmente mangiano spesso fuori. Probabilmente si intrattengono spesso in numerosi modi. Quindi, quando vengono qui con la famiglia o il partner, vogliono solo divertirsi. Vogliono solo rilassarsi e mangiare cibo semplice e incredibilmente buono."
