Nemmeno un giorno di sosta: ogni giorno dell’anno al 2 di Calle Escudellers si possono gustare le celebri lumache di Los Caracoles e i piatti simbolo della cucina catalana.
La notizia
In un periodo in cui imperversano smart working e nuovi modelli di orario lavorativo c’è chi al lavoro in presenza non rinuncia nemmeno per un giorno all’anno. È il caso de Los Caracoles, celebre e storico ristorante di Barcellona, che da 190 anni accoglie i suoi commensali a pranzo e a cena 365 su 365. Fondata nel 1835, l’insegna catalana- oggi la seconda più antica di Barcellona - è nata sotto il nome di Can Bofarull, il cognome della famiglia che tuttora gestisce il ristorante. Si è trasformata, poi, in Los Caracoles quando il bisnonno degli attuali proprietari ideò uno dei piatti iconici del ristorante: le lumache, los caracoles in spagnolo.


Una portata proposta, ancor oggi, secondo la ricetta originaria, ovvero: lumache con salsa di pomodoro, cipolla, carne di maiale e spezie, servite in una piccola pentola di terracotta (per non disperdere calore) e accompagnate da pane, una bevanda e un tovagliolo da indossare attorno al collo. Los Caracoles non è solo sinonimo di squisite lumache, ma un vero e proprio vessillo della cucina catalana.

Così al 2 di Calle Escudellers a Barcellona si possono gustare anche lombo di merluzzo alla llauna; coda di bue con parmentier di patate; tortilla aperta con gamberi; frutti di mare con aragosta; zuppa bouillabaisse (presente nel menù dal 1925); paella e riso con coniglio e lumache. Tra I dessert: profiteroles, biscotti al torrone, flan fatto in casa e crema catalana. Nei primi decenni Los Caracoles era un'osteria; solo negli anni ‘30 del secolo scorso, quando su uno spiedo ad altezza strada venivano cucinati uccellini, teste di agnello e casseruole di “cap i pota”, ha assunto le sembianze di ristorante. Da subito lo spiedo è diventato un'attrazione per molte persone che incantate e affamate lo ammiravano, erano così numerose che le autorità imposero ai proprietari di trasferirlo all’interno del locale per evitare ingorghi. Ancor oggi nel locale spicca l’enorme cucina a carbone, l'unica rimasta a Barcellona, e il lungo bancone.


Ava Gardner, Charlton Heston, Lenny Kravitz, l'ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, lo stilista Giorgio Armani, il pittore Joan Miró e l'iconico Salvador Dalí, con la sua musa Gala sono solo alcuni dei celebri nomi che hanno frequentato la cucina di Los Caracoles. Non fa eccezione Ferran Adrià, uno tra gli chef più blasonati al mondo nonché tra i padri fondatori della moderna cucina spagnola, che a Infobae confida: “Il 50% dei locali che aprono in Spagna non durano più di cinque anni. Per questo motivo, potersi sedere a mangiare in un ristorante con quasi due secoli di storia è un vero lusso, di cui pochi posti possono godere”.
