"Nei miei dessert uso formaggio a muffa blu, formaggio di capra, brie, ricotta e camembert: adoro mettere insieme il dolce e il salato”.
La notizia
"I dessert del futuro? Sono salati, non solo dolci", afferma Camila Fiol in un’intervista a The World's 50 Best. E chi se non lei può fare delle previsioni quanto più veritiere sul futuro della pasticceria mondiale? Insignita del titolo di Latin America's Best Pastry Chef Award a Rio de Janeiro nel Novembre 2024, Camila ha sempre saputo che nella sua vita avrebbe avuto a che fare con i dolci, ma quelli ben lontani dalla melassa, sia chiaro! Nella sua carriera ha infranto i diktat della pasticceria cilena grazie a creazioni dai sapori autentici, mai scontati, con un approccio classico nel concetto, ma all'avanguardia nell'esecuzione.

Nei dolci non utilizza mai aromi o coloranti artificiali e protagonisti sono frutti e prodotti esclusivamente cileni, eccezion fatta per la fava tonka e lo yuzu. Anche i formaggi trovano ampio spazio nei dessert della Fiol come nel caso dei macarons con noci, cioccolato bianco, formaggio blu e pera; del sandwich di gelato con formaggio blu e marmellata di lamponi e del suo preferito: un biscotto con cioccolato al latte, vaniglia, sale e Grana Padano.


"Uso molto formaggio blu, formaggio di capra, brie, ricotta e camembert. Adoro unire il dolce e il salato, il cioccolato con il sale è davvero sorprendente, crea umami", racconta. Con i suoi “dolci non dolci” Camila celebra i sapori e le tradizioni della sua terra, in un percorso iniziato già nel 2010 quando, dopo la scuola alberghiera, è arrivata al Boragó, ristorante che negli ultimi dieci anni è sempre apparso tra i 50 migliori ristoranti dell'America Latina. Boragò allora proponeva piatti a base di foie gras e tartufo, ma ben presto, lo chef-proprietario Rodolfo Guzmán decise di iniziare a utilizzare solo ingredienti cileni. Per Camila fu un periodo incredibile, caratterizzato da profonda e frenetica ricerca che la portò a diventare capo pasticcera. Da allora di tempo ne è passato e di strada la Fiol ne ha fatta tanta: ha frequentato un master in pasticceria al Basque Culinary Center di San Sebastián, dove, poi, è diventata insegnante; ha girato tutto il mondo e inaugurato Fiol Dulceria, il suo primo negozio nel 2021.

E’ bastato appena un anno di attività del laboratorio nel Barrio Italia di Santiago del Cile, perché Camila comparisse tra i 50 Next di età inferiore ai 35 anni grazie al suo lavoro di pasticcera, imprenditrice ed educatrice, fonte di ispirazioni per le giovani generazioni di pasticceri e produttori di dolci. Con il desiderio di continuare a viaggiare e sperimentare ovunque nel mondo, confida: “Sono convinta che ricerca e sviluppo siano la base per creare nuove esperienze attraverso il palato. Desidero continuare a creare dolci dai sapori unici che parlino del mio Paese e siano un costante viaggio per l’immaginazione”.
