Ricette degli chef

L'"insalata di mare" che attira il mondo a Nerano: Quattro Passi svela la ricetta del Fiore di Loto

di:
Lucia Facchini
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copertina fiore di loto quattro passi

"A casa" dei Mellino la cultura sboccia letteralmente nel piatto: storia e ricetta dell'elegante "Fiore di Loto", un'insalata di mare dove il gusto nostrano abbraccia la filosofia giapponese e le geometrie della natura.

Quattro Passi esiste dal 1983 e per oltre un trentennio è salito puntualmente sul ring della ristorazione che conta. Merito di una cucina sospesa sul filo dell'orizzonte, capace di cambiar pelle senza cambiare passaporto; una cucina di "viaggiatori" che alla fine tornano sempre a casa, lo sguardo più ampio e un bagaglio di ricette eterogenee da amalgamare in un composto nuovo.

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I Mellino in un ritratto di famiglia 

Così ha iniziato la sua ascesa Antonio Mellino, nato in Argentina e cresciuto a Nerano, la gavetta trascorsa sulle navi da crociera e l'avvenire come Mercurio della gastronomia italiana presso Giappone, Inghilterra e Stati Uniti (ferma restando l'evoluzione dell'insegna maison in Campania). Così continua l'opera il figlio Fabrizio, classe '91 e scuola Ducasse-Dacosta, giovane asso che dopo aver raccolto il testimone paterno ha guadagnato in corsa la terza stella Michelin. È proprio lui a regalarci un ghiotto aneddoto sul Fiore di Loto, storico "sempreverde" in menu (ne sono altri esempi gli "Spaghetti alla Nerano" e lo "Gnocco quasi alla sorrentina").

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Antonio Mellino 
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Fabrizio Mellino
quattro passi nerano spaghetti nerano piatto iconico
Gli iconici spaghetti alla Nerano di Quattro Passi

Il Fiore di Loto di Quattro Passi a Nerano

Parliamo, nel caso specifico, di un'insalata di mare "aperta al mondo", che visivamente ricorda proprio la delicatissima corolla della pianta acquatica. Il motivo è presto detto: "L'ispirazione viene dalla cultura nipponica, dove il Loto identifica una via verso il paradiso: nasce infatti dal fango e in uno stadio successivo attraversa l’acqua, per poi affiorare e sbocciare in tutta la sua bellezza (nel paradiso, appunto). Da qui la scelta di servirlo su un piatto nero, a cui possiamo dare un'ulteriore lettura, riallacciandoci a “Les fleurs du mal” di Beaudelaire". Il risultato è una poesia da addentare; un chiasmo di paesi, aforismi e volumi per costruire il pensiero oltre il gusto. E la ricetta? Fabrizio ci spiega che "il calamaro viene tagliato in petali sottili, mentre al centro poniamo un tartare di scampi condita con olio extravergine e sale e nella parte superiore una mezzasfera di caviale Osietra; il tutto adagiato su acqua di mela verde. Le foglie tipiche sono invece composte da una clorofilla di prezzemolo".

fiore di loto di calamari Mellino PS
Il Fiore di Loto del ristorante 3 stelle Michelin 

L’idea principe è quella di rappresentare un'insalata di mare con il calamaro, "dove la tartare di scampo dà ulteriore persistenza sensoriale e la giusta grassezza al mollusco. Il caviale, d'altra parte, crea un twist di trame contrapposte e una piacevole sapidità; infine, il pomo apporta delle note fruttate tendenti alla nocciola e la clorofilla arricchisce di iodio il piatto".

La ricetta del Fiore di Loto dei Mellino

Fiore di Calamaro di Fabrizio Mellino ristorante Quattro Passi copertina
Il Fiore di Loto: insalata di Calamari, Scampi e Caviale Osietra

Ingredienti per 4 persone

Per i calamari

  • 4 calamari freschi

Pulire i calamari, privandoli di testa e ali; metterli in buste sottovuoto a piatto senza accavallarli. Cuocerli a 65 gradi al vapore per 16-18 minuti circa: al tatto dovranno risultare morbidi.   

Per la tartare di scampi

  • 300 g di scampi

Sgusciare gli scampi, recupere la polpa e tritarli a coltello per ricavarne una tartare (10 grammi per porzione)

Per l’acqua di mela verde

  • 7-8 mele
  • 0,5 g di xantana per ogni 100 g di succo di mela

Sbucciare le mele e passarle alla centrifuga, chiarificare il succo ponendolo in un contenitore alto e mettere il tutto in abbattitore a -40 gradi per congelare le impurità.

Passare in seguito in un colino fino con carta. Unire per ogni 100g di succo di mela 0,5 di xantana; frullare e sgasare a più riprese nel sottovuoto.

Per la clorofilla di prezzemolo

  • Un mazzo di prezzemolo

Sbollentare il prezzemolo in acqua e sale, asciugare e frullare con olio di semi a copertura. Lasciar sgocciolare, recuperando la clorofilla.

Per la polvere di prezzemolo

Sfogliare il prezzemolo e metterlo su carta forno a 45 gradi per 24 ore. Frullare e setacciare.

Per la composizione

  • 10 g di caviale Osietra
  • 1 limone

Tagliare i calamari nel senso della lunghezza in bande da 3 cm; tagliare a sashimi con un’inclinazione di 45 gradi, circa 50 petali per fiore.

Chiudere le bande a forma di cono con l'aiuto di una pinza da cucina. Impiattare disponendo la tartare con l’aiuto di un coppapasta al centro del piatto condita con buccia di limone, olio e sale.

Disporre in seguito circa 50 petali conditi con succo di limone, olio e sale; completare con caviale osietra a mezza sfera, acqua di mela e clorofilla. Infine, con la polvere di prezzemolo, riprodurre le foglie di stagno con l'aiuto dello stencil.

Indirizzo

Ristorante Quattro Passi

Via Amerigo Vespucci, 13N, 80061 Massa Lubrense NA

Tel: 081 808 1271

Sito web

copertina fabrizio mellino
 

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