Meno di 2000 abitanti a Grinzane Cavour, ma un gourmet tutto da scoprire: Alessandro Mecca e la sua brigata di validi talenti scommettono sulla cucina di ricerca in un affascinante castello medievale, innovando la gastronomia piemontese.
Lo chef e il ristorante
Alessandro Mecca, chef torinese classe 1984, è fra i volti della ristorazione gourmet che stanno lasciando il segno nelle Langhe. All'interno della storica location del Castello di Grinzane, edificio medioevale che domina le colline patrimonio dell’Unesco, dà vita a piatti contemporanei, ma con un’anima profondamente piemontese. La sua passione per la gastronomia nasce nell’esperienza dell'insegna di famiglia, il "Crocetta" di Torino, dove ha consolidato le basi fondamentali del mestiere, costruendo buone mani e un grande cuore. Nel corso della sua carriera, ha arricchito il bagaglio di tecniche e sapori lavorando in prestigiosi ristoranti.
Nel 2015 ha assunto la guida del locale torinese "Spazio7", all'interno della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e lo ha condotto al raggiungimento di una stella Michelin nel 2018, un riconoscimento che testimonia la grande qualità e l'innovazione della sua cucina. Ma da marzo 2023, lo chef Mecca ha intrapreso una nuova sfida professionale nelle Langhe, che gli sta dando molte soddisfazioni in termini di riconoscimento da parte del pubblico.
In questa zona vocata per il turismo enogastronomico, il Castello di Grinzane sta diventando un punto di riferimento per tanti appassionati che la frequentano soprattutto nel periodo del tartufo. In estate parte della brigata di cucina è stata rinnovata, ma Alessandro mantiene salde le redini ai fornelli, continuando a dare la sua impronta identitaria e riconoscibile ad ogni piatto.
La sala interna è suggestiva ed elegante, con un tocco contemporaneo alle pareti grazie ai quadri di Art a Porter; il servizio è condotto con professionalità, ma senza eccessi di formalità; la carta dei vini interessante, con proposte di nicchia che valorizzano il territorio e divertono i curiosi. Le premesse sono buone per una cena che lasci il segno. E i piatti di Mecca confermano le aspettative che si creano grazie ad un contesto dalle grandi potenzialità.
I piatti
L’esperienza inizia con gli amuse bouche che compongono il benvenuto dello chef, partendo dal suo “finto pomodoro” diventato ormai un signature dish, bello esteticamente e dal gusto esplosivo, e passando attraverso i tradizionalissimi plin al tovagliolo con un ripieno di grande carattere, più tante altre chicche sfiziose come i bao, il pan brioche con burro e acciughe, la “colazione araba”, cioè pane alle noci intinto in olio e miele.
Gli antipasti ci divertono per i sapori netti e intensi, che raccontano proprio la personalità diretta e schietta di chef Alessandro: iniziamo dal calamaro alla puttanesca, che porta in Langa un po’ di Mediterraneo, coniugando mare e terra, alternato a sedano rapa cotto nel garum e alla gelatina di pomodoro fermentato, sferzato come onde dalla sapidità del cappero disidratato e dal twist del limone marocchino, in un equilibrio molto ben riuscito. Memorabile -per noi- l’anguilla yakitori, un ingrediente che racconta la ricchezza della tradizione gastronomica piemontese, ma che si fonde con elementi nuovi: la mousse agrodolce di sedano rosa di Orbassano, la soupe à l’oignon francese, la cottura sulla brace in seguito a marinatura nell’estratto di mele cotogne e aceto balsamico. Il risultato è un piatto ricco, dalle note umami, anche grazie al fondo di anguilla concentrato nel coccio, perfettamente bilanciato dalla parte vegetale.
Accogliamo i primi piatti con grande curiosità, perché chef Mecca è rinomato per la sua abilità nella preparazione dei risotti, che arricchisce con combinazioni innovative e ingredienti di alta qualità. La proposta di oggi è il “Risotto come una ribollita di mare”, una reinterpretazione creativa della tradizionale ribollita toscana, arricchita con sapori marini. Un piatto che potrebbe diventare iconico, poiché rappresenta un cambio di paradigma nel mondo dei risotti.
Si tratta di un piatto nel piatto, dove la parte di “condimento” viene servita al tavolo con una presentazione estetica bella, colorata e di classe, e il riso aggiunto in seguito, come una componente accessoria, eppure indispensabile per raccogliere ed accogliere gli altri ingredienti in un abbraccio che avvolge il palato ed emoziona. Il riso è cremosissimo, come da sempre ci ha abituati lo chef, con una bella nota fresca data dalla mantecatura con burro acido; gli altri elementi sono la parte vegetale del cavolo nero e dei fagioli, cotti come la tipica zuppa a cui è ispirato, e poi cannolicchi, canocchie, scampi e gamberi inseriti in riduzioni distinte a gocce, dove ciascun boccone diventa scoperta di un nuovo sapore, per un insieme complesso ed estremamente interessante.
Ma ad ogni step del pasto ci troviamo proiettati nell’attesa di quello successivo, perché se sappiamo Alessandro muoversi con destrezza nel mondo risotti, è risaputa anche la sua bravura nell’accendere i riflettori sui secondi di carne: ed ecco arrivare come una risposta netta il churrasco di agnello, morbido e succoso, cotto a bassa temperatura nel lardo bruciato e poi passato in padella, accompagnato dagli spiedini fatti con le sue interiora, in stile lucano. Si approda al dolce già completamente appagati, ed è quindi particolarmente azzeccato il soufflè con un rinfrescante sorbetto all’arancia amara, che non appesantisce. I più golosi possono comunque godere della torta di nocciola locale servita come pre dessert, della piccola pasticceria e, nel periodo appena trascorso, anche del panettone artigianale.
Alessandro Mecca, in continua evoluzione e crescita, si conferma un talento promettente, capace di coniugare radici, territorio, ingredienti tradizionali, con uno sguardo non solo contemporaneo, ma sempre rivolto al futuro, a nuovi orizzonti e nuove sfide. Un’attitudine accompagnata da intelligenza, curiosità e tanto cuore, elementi che traspaiono in ogni piatto. Questo è cucinare con personalità: lasciarsi incontrare attraverso il sapore.
Contatti
Castello di Grinzane Cavour
Indirizzo: Via Castello, 5 . Grinzane Cavour (cn) - Italy
Telefono +39 375 540 3500
Sito Web: https://www.alessandromecca.it/