Il Blue Strawberry, ristorante storico candidato a diventare il migliore nell’Essex, contea dell'Inghilterra orientale, si caratterizza dagli altri della zona per la sua cucina. Lo staff, ultradecennale, è riuscito a trovare la giusta formula, collaborando in perfetta sintonia, creando così un ambiente armonioso che si riflette nella qualità del servizio e nell’atmosfera.
La notizia
Steve Wright, direttore del Blue Strawberry nel villaggio di Hatfield Peverel, e proprietario del locale da sette anni, ha deciso di tornare ai fornelli come capo chef giusto l’anno scorso.
“Ho cominciato a lavorare qui nel 1999” racconta in un’intervista a EssexLive. “Mi sono sempre interessato al settore, ho lasciato casa e scuola a 16 anni per imparare il mestiere”.
Il ristorante attualmente è candidato per diventare il migliore dell’Essex e ambisce ai premi di EssexEats: “Siamo unici, è un dato di fatto. Il cibo è squisito, e il servizio è eccellente. Almeno sei membri del mio staff fanno parte del team da quindici anni, un altro da trenta. I clienti entrano qui e vedono sempre le stesse facce, è un modo per crescere insieme, chi tempo fa veniva con i propri genitori adesso viene con i propri figli. Non è magnifico?”.
E continua “Ciò che ci contraddistingue è l’equilibrio fra l’estrema professionalità e l’approccio amichevole, ci divertiamo ma sappiamo bene qual è il limite da non superare. Inoltre, abbiamo un nome davvero originale”.
“La gente dovrebbe votarci perché è il posto giusto per ogni occasione, che sia una cena intima a deux, una ricorrenza familiare, o un anniversario, abbiamo un’area privata e stili completamente differenti che rispecchiano il nostro essere eccentrici. Il giorno di Natale siamo sempre pienissimi, iniziamo a prendere le prenotazioni il primo settembre alle 11 e alle 12 e mezza siamo già al completo (300 coperti assicurati), facciamo anche da asporto durante le feste. Per di più molti vengono a trovarci spessissimo, c’è una coppia di anziani che mangia da noi ben due volte a settimana. E poi per le torte della casa, decisamente fenomenali, oltre all’insalata e al pesce, stravenduto. Ci sono delle pietanze che non toglieremo mai dal menu perché vanno fortissime, ad esempio il fegato di vitello, oltretutto c’è una lista con le specialità che alterniamo, magari in un dato periodo l’ospite troverà il filetto di manzo alla Wellington piuttosto che un’altra cosa. Siamo abbastanza flessibili poiché indipendenti, perciò riusciamo ad adattarci ai gusti e alle preferenze delle persone”.