Lei non usa polistirolo, le sue torte a più piani non sono solo opere d’arte ma tutte vere e da gustare: Alessandra Pellegrino e la storia del suo T’Intorto, un piccolo laboratorio casalingo che oggi è diventata una realtà strutturata.
Foto di Lorenzo Moreni
LA STORIA
Con burro, zucchero, crema e tanta creatività si possono realizzare delle piccole opere d’arte. E a volte neppure piccole, addirittura monumentali. Che poi a essere sinceri non basta la sola vena creativa, servono studio, tecnica e quella spiccata e innata capacità di chi con un dono ci nasce. Un dono appunto, come quello che riflette in tutto e per tutto l’essenza stessa di Alessandra Pellegrino. Lei che con la maestria nel preparare torte è riuscita a dare forma ai suoi sogni, al suo lavoro.
“T’intorto Cake Studio” è la creatura che racconta un percorso iniziato nel 2010 e nato quasi per caso, da uno spunto. Da una scintilla. Osservando foto di torte decorate provenienti da oltreoceano, perché “all’epoca in Italia non esisteva ancora il cake design. Ma è questo il modo in cui mi sono avvicinata alla pasticceria, diciamo dall’entrata di emergenza ovvero dalla parte decorativa. – spiega Alessandra – Dopo un primo periodo ho deciso di iscrivermi a una scuola serale per apprendere i fondamenti, avevo un bimbo di sei mesi e mi destreggiavo tra lavoro e impegni di famiglia.
Con gli anni mi sono specializzata, decidendo di aprire un laboratorio domestico, il primo in Emila Romagna. All’inizio l’ho fatto per necessità, poi ho deciso di mantenerlo, mi sono accorta che non avere costi da coprire, o una pasticceria aperta al pubblico da gestire, mi ha permesso di concentrarmi ed essere sempre più focalizzata su un determinato ambito. Con Antonio Le Rose ho imparato a lavorare il cioccolato in modo artistico e interamente a mano, senza ausili di nessun tipo. Poi con Luigi Biasetto ho approfondito il tema della piccola pasticceria”.
Fin da subito Alessandra si distingue, è fermamente convinta della sua scelta, la più difficile perché controcorrente in un paese come l’Italia abituato ad altro. Lei predilige l’estrazione anglosassone, quindi nessun pan di spagna o chantilly perché “non usando polistirolo per realizzare i piani delle torte, mi servo di basi adatte e maggiormente stabili. Ad esempio le chiffon cake, si differenziano dal pan di spagna a base di zucchero, farina e uova perché hanno anche acqua e olio di mais che conferiscono umidità e morbidezza. Poi, non utilizzo creme a base di uova. Quando ho cominciato era considerata solo una moda, nel corso degli anni ho visto le stesse persone a cui avevo chiesto appoggio, e che non erano convinte, cercare di rincorrere quella che si è rivelata essere tutt’altro che una chimera di passaggio”.
TORTE SARTORIALI PER STUPIRE
“Traggo ispirazione da tutto ciò che mi piace, da un quadro, dalle sensazioni, dalla natura, da quello che la gente mi racconta. Perché facendo torte personalizzate ho affinato l’empatia. Se ascolti, le persone ti dicono tante cose anche senza saperlo. Io prendo i pezzi e ne faccio un collage per trasformarlo in torta. Aggiungo un’altra cosa, ovvero che sono legata al numero 3: tre consistenze, tre gusti e tre colori e lo stesso nella parte esterna”. Perché c’è tutto un mondo dietro a ogni dolce opera di Alessandra. C’è quello che prova lei, quello che il cliente le trasmette, l’ispirazione e la voglia di dare forma e sapore a qualcosa di unico.
“Con le mie torte l’intento è stupire occhi e palato, ma anche di far sorridere. – sottolinea – Chi viene da me non lo fa per chiedere la torta della domenica, ma per qualcosa da festeggiare. Per un momento speciale da celebrare. Mi sento investita dalla responsabilità di contribuire alla magia”. Arte e bellezza, ma anche bontà. Il risultato deve essere prima di tutto goloso e buono. Non a caso, Alessandra si definisce una “integralista della torta vera”, dove l’aspetto estetico riveste paradossalmente un ruolo secondario: “Chi mangia una mia torta deve alzare il sopracciglio e rimanere stupito, poiché da preparazioni di questo tipo solitamente ci si aspetta qualcosa di pesante ed eccessivamente carico”.
Il suo lavoro si può senza dubbio definire sartoriale, sia dal punto di vista estetico ma anche del gusto. La materia prima è fondamentale, molto ricercata, possibilmente biologica e a Km zero. Cerca farine con germe di grano vivo, le uova arrivano ogni martedì, non fa mai “magazzino” ma prende tutte le settimane i prodotti freschi in base alle ordinazioni.
Nulla risulta lasciato al caso, tutto viene gestito e calcolato meticolosamente. Ogni torta ha il suo bozzetto realizzato a mano come fosse un capo d’alta moda. Poi c’è la fase di realizzazione, e lì Alessandra va osservata in silenzio, come quando un pittore o scultore dà forma a ciò che la mente gli comanda. Lei lo fa in maniera “estrema”, con tecniche complesse che richiedono anche 4 ore di lavorazione, poi l’attesa, e ancora la fase finale. Ci sono decorazioni che necessitano anche 6/7 ore, più diversi step per il riposo. Sono segreti del mestiere, di quelli da strada in salita. Ma lei sa bene come muoversi.
E per assemblare?
“Con mio marito ho disegnato una struttura in plexiglass capace di mantenere dritta e perfetta la torta. Alcune vengono montate prima dell’evento, altre completate sul posto”.
IL NUOVO LABORATORIO
Anni di lavoro, tenacia, convinzione e, senza dubbio, un grande talento. Ma dopo tutto questo, ecco che il momento tanto atteso è arrivato.
“Ora è il momento giusto per occuparmi del quarto figlio, il laboratorio: un grosso progetto covato con la mia famiglia per un paio d’anni. Mi sono resa conto che a un certo punto il bivio si presenta sempre: o cresci o decidi di ridimensionarti. Volevo un laboratorio sartoriale che potesse accontentare i clienti e contenere i corsi, ovvero la parte più umana del mio lavoro. Ed eccomi qui, oggi ho aperto la mia nuova creatura.
Posso dire di averci visto lungo, anche se non è stato facile. Avevo un progetto in testa e chiara l’identità di T’Intorto. Non sono mai scesa a compromessi per non inquinarne l’essenza”.
CONTATTI
T’Intorto Cake Studio
Via Picasso, 14 Parma
Tel. 342 3258277