Attualità enogastronomica Nuove aperture

Curtis Stone: lo chef chiude il suo stellato e apre un locale di panini. “Così soddisfo tutti”

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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copertina curtis stone

Dopo la chiusura dello stellato, negli stessi spazi tornerà a risplendere The Pie Room, il pop-up tutto dolci australiani, torte salate d’ispirazione francese e panini, che dal febbraio al novembre 2021 - durante la pandemia - aveva permesso a Stone di rimanere in contatto con i clienti più fidelizzati.

Foto di copertina: Andrea D'Agosto

La notizia

Per una stella che si eclissa ce n’è sempre un che inizia o torna a splendere: è questo il caso di Maude e di The Pie Room, due tra le insegne che portano il nome di Curtis Stone. A chiudere definitivamente i battenti, infatti, è Maude, il ristorante una stella Michelin del noto chef australiano. Gli spazi che dal 2014 hanno ospitato il locale - dove Stone proponeva, prima un menu degustazione stagionale incentrato su un unico ingrediente diverso ogni mese, poi una cucina attenta ai dettagli, alla coerenza, alla stagionalità e al wine pairing- non rimarranno, tuttavia, inutilizzati. Al 212 S. Beverly Drive a Los Angeles tornerà, così, a risplendere The Pie Room, il pop-up tutto dolci australiani, torte salate d’ispirazione francese e panini, che dal febbraio al Novembre 2021 - durante la pandemia - aveva permesso a Stone di rimanere in contatto con i clienti più fidelizzati e di garantire l’occupazione del personale.

Pie Room Andrea DAgosto
@AndreaD'Agosto

"Siamo molto entusiasti di dare una sede stabile a The Pie Room. Durante la pandemia, The Pie Room è stato il modo per rimanere in contatto con i nostri ospiti e il quartiere; ora è un onore offrirgli una casa permanente dove possiamo continuare a condividere il nostro amore per i lievitati dolci e salati, ampliando al contempo il menu", ha dichiarato lo chef a Robb Report, commentando l’apertura del locale lo scorso 19 Novembre. La scelta di affidare a The Pie Room l’onere e onore di continuare a scrivere la storia dell’ambiente shabby-chic di Maude è stata dettata dal desiderio di Stone di concentrarsi sull’offerta dei panificati e su Gwen, l’altro suo ristorante una stella Michelin a Hollywood.

pie room 1
 

Il concept di Maude richiedeva, infatti, l’impiego di molto tempo ed energie che andavano a sottrarsi agli altri progetti dello chef. "Maude era un ristorante dove il menu cambiava ogni mese. Lo schema era questo: si lanciava il nuovo menu, entro la prima settimana si aggiustava ogni singolo dettaglio, così nella seconda tutti sapevano cosa fare e tutto era davvero sotto controllo, ma se si arrivava alla terza senza lavorare sul menu del mese successivo era un disastro. Richiedeva un'incredibile quantità di energia, concentrazione, impegno e creatività", racconta lo chef in merito allo stellato.

pie room 3
 

In questa nuova avventura che vede The Room Pie indossare nuove vesti, Stone non è solo; ad affiancarlo, infatti, ci sono Serkan Çetinarslan (ex Maude, Spago) che supervisiona la cucina; Mitzi Reyes (ex Dominique Ansel, Somni) che gestisce i prodotti da forno con il panificatore Luis Flores e Jolie Klein, la veterana dell'ospitalità con tre decenni di esperienza, che dirige il locale. In un laboratorio separato vengono prodotti i croissant, i pain au chocolate, i muffin, i biscotti, il pane, i panini, le torte dolci e salate che si possono assaporare in loco o take away. La sera, poi, The Pie Room si trasforma in un wine bar dove oltre ai piatti del giorno e ai lievitati si possono gustare taglieri di salumi provenienti da Gwen - il ristorante-macelleria di Stone- e di formaggi di fattoria. “Con ogni briciola realizzata alla perfezione, The Pie Room porta la ricca tradizione australiana delle ‘torte di carne’ (e molto altro!) agli affamati abitanti di Los Angeles”, assicura chef Stone.

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