Francesco Zini e Alessio Ferraro tra storie, sapori e community: quando la tavola diventa social.
L'evento
Dall’incontro tra il food vlogger Francesco Zini e lo chef Alessio Ferraro è nato il progetto “Appetuto” (dal tormentone “Buon appetuto a titti” che l’influencer usa nei suoi video). Si tratta di un format che combina cene sociali, degustazioni e storytelling, coinvolgendo chef e realtà locali, per permettere a Francesco di incontrare dal vivo la sua community composta oggi da più di 600000 followers distribuiti su 4 canali social.
Il luogo prescelto di incontro e di scambio non poteva che essere la tavola, anzi la social table più grande d’Europa, all’interno degli iconici spazi dall’impronta industriale delle Officine Grandi Riparazioni di Torino. Ai fornelli si sono destreggiati Alessio Ferraro, attualmente impegnato nella cucina stellata de La Stüa de Michil, di Corvara in Alto Adige e Raffaele Amitrano, resident chef del ristorante Mammà Isola di Capri che, dopo aver conquistato la stella nella meravigliosa isola campana, ha recentemente cambiato sede approdando a Torino.
Nel percorso degustazione i piatti di mare profondamente mediterranei di Raffaele si sono alternati con le proposte di carne di Alessio, dove abbiamo ritrovato il comfort autunnale dei sapori alpini, in un percorso armonico il cui fil rouge sono stati i gusti netti e schietti, materie prime di ottimo livello e tecniche contemporanee raffinate.
Un incontro felice che ha realizzato un menù di 5 portate: Raffaele ha giocato le sue carte con l’elegante tagliatella di seppia con nocciole e limone salato e la pasta e patate con ricciola affumicata, polpo e ricci di mare, mentre Alessio ha inserito i ravioli di guancia con Graukase e aglio nero e la faraona con salsa di funghi, miso e tartufo. La collaborazione è culminata con un dolce fresco e intelligente creato a 4 mani dai due chef: una cialda di meringa dal minimalismo nordico che custodiva una mousse di bufala con ananas, yuzu e maggiorana.
Ma oltre ai piatti di alto livello, la cosa più bella e forse inattesa di questa serata organizzata e gestita da un team di giovani, mossi da vulcanico entusiasmo, è stata senza dubbio l’atmosfera. Al tavolo si sono riunite persone di provenienza e età molto diverse, curiose di arricchire la loro immagine di Francesco con un contatto dal vivo, appassionate nell’assaggio dei piatti e felici di condividere un momento di spensierata convivialità. Un clima positivo che ci ha dato speranza rispetto alle sorti del fine dining, che forse ha ancora futuro, se le nuove leve di comunicatori non smettono di appassionarsi davanti al lavoro di uno chef, desiderano comprenderne i dettagli, e poi scelgono di parlarne con rispetto, promuovendo realtà meritevoli, a volte anche di nicchia.
Francesco rappresenta certamente un esempio di come il mondo digitale possa valorizzare la passione personale trasformandola in una carriera creativa di successo, ma, come lui stesso riconosce, questa visibilità implica anche un certo grado di responsabilità nel trasmettere messaggi corretti, buoni e giusti riguardo al cibo. Proprio il confronto e la collaborazione con chef Ferraro lo sta portando a orientare in modo più consapevole le scelte rispetto ai focus dei suoi contenuti, in un processo di maturazione personale e professionale che potrà dare buoni frutti.
Averlo conosciuto di persona in tutta la sua semplicità, corredata da genuino coinvolgimento, ci permette di continuare a credere in un possibile utilizzo dei social orientato non solo su popolarità, numero di visualizzazioni o collaborazioni con grandi catene del food, ma che abbia l’intento di fare vera cultura alimentare, trasmettendo amore e curiosità per l’immenso patrimonio gastronomico che ci circonda.
Riprendendo l’incoraggiamento fatto da Chef Amitrano proprio durante la conclusione della serata, “lunga vita ai giovani”, auguriamo a questi giovani propositivi, comunicativi e pieni di energie di continuare a portare vita e nuovo respiro nel complesso mondo del food, sia in cucina, sia sui social.