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Fatmata Binta: la chef africana trionfa al Basque Culinary World Prize 2022

di:
Chiara Marando
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Il premio

Il Basque Culinary World Prize 2022 ha svelato il nome vincitore di questa edizione: si tratta della chef Fatmata Binta, a cui va il merito di aver fatto conoscere la cultura culinaria nomade sostenibile ed esplorato la diaspora della cucina dell'Africa occidentale attraverso la sua innovativa iniziativa pop-up "Dine on a Mat", che ha offerto in tre continenti un'esperienza immersiva nei modi di mangiare e interagire con il cibo dei Fulani.

Francis Kokoroko per The New York Times



Originaria della Sierra Leone, Fatmata Binta, conosciuta come Chef Binta, è diventata un punto di riferimento nella cucina Fulani. Erede delle tradizioni della più grande tribù nomade dell'Africa (con più di 20 milioni di persone che instancabilmente non smettono di spostarsi attraverso vasti territori), è impegnata a diffondere l’essenza di questa cultura con la sua iniziativa pop-up.


"Voglio ringraziare il Basque Culinary World Prize per questo premio. - ha commentato Fatmata Binta alla consegna del riconoscimento – È un vero onore non solo per me, ma per tutte le donne che saranno legittimate e ispirate a raggiungere il loro massimo potenziale. Contribuirà a evidenziare le sfide che affrontano e a trovarne le soluzioni. Un grazie al Basque Culinary World Prize per il contributo al cambiamento verso una società e un mondo migliore. Non possiamo più permetterci di disconoscere il potenziale delle donne, il mondo deve valorizzarne pienamente il talento e la saggezza. Che si tratti di sicurezza alimentare, ripresa economica o pace, la partecipazione delle donne è ora più che mai necessaria."

Francis Kokoroko for The New York Times


La Fulani Kitchen Foundation


Le sue non sono solo cene per gli "ospiti del mondo", ma veri e propri momenti interattivi, coinvolgenti e condivisi, che si rivelano anche importanti fonti per la raccolta fondi a favore di progetti di comunità. Persone, storie, ma soprattutto donne e ragazze di tutte le regioni Fulani, che Binta ha deciso di aiutare costituendo la Fulani Kitchen Foundation, il cui scopo è soddisfare bisogni sociali e educativi, nonché trasformare ingredienti come il fonio in sorgenti di autonomia economica, sicurezza alimentare e lavorativa per queste realtà rurali. E per Binta ciò rappresenta una piattaforma per favorire lo sviluppo di comunità, la creazione di reddito e diffondere l’istruzione: più di 300 famiglie di 12 comunità e 4 regioni del Ghana beneficiano attualmente dell'iniziativa. Una ulteriore dimostrazione che, anche nei contesti più difficili, la gastronomia può rappresentare una forza trasformativa, una energia di cambiamento. Per questo il Basque Culinary World Prize continua a celebrare la gastronomia come strumento per promuovere il progresso in settori che vanno dall'innovazione sociale all'educazione alimentare.

Douglas McMaster



Oltre a Binta, la giuria ha premiato l’attività di altri due chef, assegnando menzioni speciali a: Douglas McMaster (Regno Unito) per la costante dedizione al movimento zero rifiuti in cucina e per l’iniziativa pionieristica “Zero Waste Cooking School”; Edson Leite (Brasile) per essersi concentrato sulle zone povere del Brasile e aver ideato programmi di formazione culinaria e supporto personalizzato per i giovani in cerca di opportunità di lavoro, attraverso il progetto educativo “Gastronomia Periférica”.

Edson Leite


Il Basque Culinary World Prize


Assegnato dal Basque Culinary Center, istituzione accademica leader nella gastronomia, e dal Governo Basco, nel quadro della strategia globale Euskadi-Paesi Baschi, il Basque Culinary World Prize è un premio unico nel suo genere. Un premio che valorizza le iniziative trasformative degli chef destinando una somma di 100.000 euro a favore di un progetto scelto dal vincitore.


A nominare il vincitore, una giuria composta dagli chef più influenti del mondo. Nell’edizione di quest’anno, Binta è stata scelta con particolare attenzione dai membri dell’International Council del Basque Culinary Center, presieduti dallo chef Joan Roca (Spagna, El Celler de Can Roca), nell'ambito del Summit gastronomico “Comida que acoge” (Cibo che accoglie) tenutosi a Girona. Della giuria fanno parte noti nomi della gastronomia mondiale quali: Gastón Acurio (Perù), Michel Bras (Francia), Manu Buffara (Brasile), Mauro Colagreco (Argentina/Francia), Dominique Crenn (Francia/USA), Trine Hahnemann (Danimarca), Enrique Olvera (Messico), Pia Leon (Perù), Narda Lepes (Argentina), Elena Reygadas (Messico) e Josh Niland (Australia).

Foto di copertina: Crediti Francis Kokoroko for The New York Times

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