La dichiarazione fiume e lo sfogo di Juan Monteagudo, chef di Ababol, una stella Michelin: aprire un fine dining ad Albacete, comune spagnolo, ha comportato più problematiche del previsto.
La notizia
Inaugurare un gourmet in una città di provincia è un’avventura complessa, a testimoniarlo è Juan Monteagudo. Certe realtà vivono di clientela locale e di turismo episodico, rispetto a chi ha la fortuna di stabilirsi nei grandi centri urbani.
Per poter emergere e costruirsi un’audience affezionata è necessario creare un’esperienza memorabile, in modo da poter attirare anche chi è disposto a spostarsi percorrendo chilometri.
Fra le righe della lettera, sincera e toccante, pubblicata su 7canibales, ha descritto le difficoltà quotidiane e il senso di smarrimento avvertito inizialmente. Tuttavia, ha anche spiegato l’intrepida scelta gli abbia permesso di riscoprire una profonda connessione con la sua terra d’origine. “Ho aperto le porte di Ababol nel 2022, entusiasta e con tantissime idee in mente; parallelamente stavo sottovalutando le difficoltà che si sarebbero presto presentate sul mio cammino. I clienti spesso non comprendono i costi di un menu degustazione, perché non vedono il lavoro e l’attenzione ai dettagli dietro a ogni piatto. Le materie prime, di altissima qualità, i tempi di preparazione, i macchinari e il personale qualificato, contribuiscono in maniera significativa ai prezzi finali. Introdurre il concetto di fine dining, in un contesto come questo, è una sfida ardua, dal momento che siamo i primi ad averlo portato”.
E continua “Lo sforzo, sia da parte nostra, che dai piccoli produttori da cui ci riforniamo, dovrebbe essere riconosciuto e valorizzato sia dalla comunità che dalle istituzioni. Il supporto da parte degli organi ufficiali, come Raíz Culinaria, è fondamentale per promuoverci in tutta la regione. Solo così verremo notati dalle guide come la Michelin e Repsol! La nostra terra merita di essere scoperta e raccontata attraverso le ricette del passato, poiché ricca di storia e tradizione. Io, ispirato da personaggi quali Manolo de la Osa, Pepe Rodríguez, Iván Cerdeño, Fran Martínez e Cristina Díaz, voglio elevare il profilo di Castilla-La Mancha, dal patrimonio artistico, naturale e gastronomico inestimabile”.
A volte, c’è bisogno di comunicare con maggior trasparenza, offrire visite immersive e descrizioni puntuali. Anche gli avventori più scettici si sentiranno parte del processo: una buona strategia aiuterà a trasmettere virtù, impegno e passione.