Hiša Franko vuol dire conoscere, vivere e mangiare le tradizioni, avvicinarsi all’ambiente della lussureggiante valle dell'Isonzo e assaggiarlo: come Ana Roš dà voce al territorio e alla sua comunità.
Foto di Suzan Gabrijan
Il ristorante
Il rosso è il colore di Hiša Franko, in tutte le sue 50 sfumature di vita. 50 sono anche gli anni dell’accogliente casa Hiša Franko. Una celebrazione del rosso, non solo colore dell’amore, ma dell’enorme passione che quotidianamente vive in questo ristorante tramite tutto ciò che viene creato, miscelato, fermentato, cucinato e servito. Questo è il capitolo in corso in una delle mete gastronomiche più meritevoli del mondo.
Dovrete varcare la frontiera italiana e andare avanti per qualche chilometro su territorio sloveno per arrivare a casa di una delle chef più energiche e talentuose che la storia della cucina (nonne a parte) abbia mai avuto. Giungerete a Caporetto, nel verde, nella natura, tra gli odori rispettati e racchiusi tra le mura del ristorante tristellato Hiša Franko.
Sicuramente il nome non vi suonerà nuovo dopo il successo del programma Chef's Table su Netflix nel 2016, la nomina di Ana Roš a miglior chef donna nel 2017, le tre stelle recentemente assegnate dalla guida Michelin (anzi quattro considerando anche la stella verde). Ma bisogna toccare con mano per credere, soprattutto per rendersi conto del motivo per cui questo è uno di questi posti rari che si contano sulle dita di due mani.
Appassionata di sport e viaggi da sempre, e laureata in scienze internazionali e diplomatiche in Italia, è una cuoca autodidatta che con la sua cucina è capace di raccontare le stagioni, il suo territorio, il proprio carattere, i propri viaggi, e far sì che i suoi ospiti se ne innamorino. Ambasciatrice della terra Slovena e in realtà, come chi riesce a fare cucina in questo modo, della cultura gastronomica mondiale.
Hiša Franko vuol dire conoscere, vivere e mangiare le tradizioni, avvicinarsi all’ambiente della lussureggiante valle dell'Isonzo e assaggiarlo: le imponenti montagne, il ricco fiume adiacente, la natura che da queste parti offre qualcosa di speciale tra formaggi e carni, e relativi innumerevoli sottoprodotti provenienti da agricoltori, pastori e produttori delle aziende agricole situate nelle alte montagne sopra Kobarid e Tolmin, con cui la chef ha stretto solidi rapporti.
Le comunità di foragers, cacciatori e pescatori, tutti fanno parte di un circuito che Ana Roš è riuscita a creare e far splendere nel migliore dei mondi. Trote, cervi, capre, frutti di bosco e piante selvatiche compaiono quotidianamente in un menu che non ha mezze misure, fatto di profondità e sapori netti.
Il menu
Un menu degustazione che vanta piatti eccezionali, che si distinguono per l'originalità dei colori, dei sapori e delle consistenze e che riflettono la visione impegnata della cuoca di seguire sempre la natura, rispettare le stagioni e trarre ispirazione dai suoi viaggi, insieme alla sua brigata internazionale. Tra i classici non mancano quasi mai il beignet di mais, ricotta fermentata e uova di trota affumicate e le patate al forno con fieno, fieno greco e panna acida infusa con lievito tostato.
Ma altrettanto appaganti sono i tagliolini, vongole e melone, i cappelletti, pera nera, topinambur, o i dumpling con noci caramellate, mele tostate, fonduta di formaggio locale e polline d'api. “50 sfumature di rosso”: un menu di 15 piatti di cui 12 nuove creazioni, un’eccellente goduria di pancia e mente, ritmata e coinvolgente, per chi qui sceglie di sostare qualche ora, nell’incantata Soča Valley.
Un enorme plus va al juicy pairing, fantasmagorico: infusioni, fermentazioni, estrazioni, kombucha per mano di Davide Rovagnati e Anja Skrbinek, il migliore di sempre (ci sono anche due wine pairing, uno più classico e l’altro decisamente “funky” con chicche naturali e sui generis). Alla domanda cos’altro potete creare? In cosa potete ancora migliorare? Ana risponde: “In tutto, stagione dopo stagione, menu dopo menu”.
Luogo di energia, arte e amicizia. In un ristorante di questa portata la squadra è tutto ed Ana ne ha creata una coesa e che eccelle, a partire da Yvonne Simon al comando della cucina, chef californiana misurata, capace, curiosa, fidata. Con Hiša Franko, Ana Roš ha dimostrato che la cucina può essere un veicolo potente per promuovere il territorio, la cultura e le tradizioni. Resta quindi non solo un ristorante ma un manifesto culinario, che invita a riscoprire la natura attraverso un piatto e ad avvicinarsi al cibo con consapevolezza e rispetto.
“Quando mangi da Hiša Franko, puoi chiudere gli occhi e comprendere appieno l'ambiente di cui il ristorante fa parte”, parola di Ana Roš. Hiša Franko Patrimonio Naturale e Culinario dell’Umanità.
Contatti
Hiša Franko
Staro selo 1, 5222 Kobarid, Slovenia
Telefono: +386 5 389 41 20