Anche gli ultimi locali sopravvissuti dell’entourage Barbara Lynch alzano bandiera bianca: l'influente chef di Boston accusata di cattiva condotta sul posto di lavoro. Tutto quello che c’è da sapere sulla vicenda che ha travolto il suo impero ristorativo.
Foto di copertina: @John Blanding-The Boston Globe via Getty Images
La notizia
Si avvicina l'inesorabile declino dell’impero gastronomico della “chef-genio ribelle" Barbara Lynch, tra le figure più influenti della scena gastronomica di Boston. "Sono molto orgogliosa di ciò che ho realizzato in tre decenni, sono orgogliosa di questi amati locali dove molti di voi hanno scelto di celebrare le loro occasioni speciali. La dura realtà della pandemia e le numerose difficoltà che si sono presentate negli anni oggi richiedono investimenti significativi, che né io né i miei colleghi azionisti siamo in grado di affrontare", ha dichiarato a Eater la Lynch, riferendosi alla chiusura del ristorante No.9 Park il prossimo 31 Dicembre.
Aperto nel 1998 a Beacon Hill, No.9 Park, nei suoi ventisei anni di attività, è stato consacrato da commensali e critica come uno dei più importanti ristoranti della città. La chiusura del “primo nato” dei numerosi ristoranti della Lynch, tuttavia è solo l’ultima di una lunga serie. Già a inizio anno, infatti avevano abbassato le saracinesche Sportello, Menton, Drink, The Butcher Shop, Rudder e Stir, i diversi concept firmati dalla chef cresciuta nel “Southie” di Boston, uno dei quartieri più difficili della capitale del Massachuset. Anche B&G Oyster, nel South End, dove si possono ancora gustare ostriche e i classici del New England tra cui il celebre lobster roll, cesserà la sua attività; la data, però, non è ancora certa.
Dietro alla chiusura del gruppo di ristoranti - che impiegava oltre 220 dipendenti e con un fatturato di 20 milioni di dollari l’anno - tuttavia, sembra trascendere le mere questioni finanziarie. Da diversi anni, infatti, la Lynch è al centro di numerosi e di gravi episodi, nonchè di provvedimenti giudiziari. La chef - seconda donna in assoluto a vincere il James Beard Foundation Award come miglior chef, l'Amelia Earhart Award come donna pioniera a Boston, e essere stata inserita dal Time nella Top 100 delle persone più influenti del 2017 - è stata accusata da molti ex dipendenti di abusi, molestie sessuali e vessazioni causate dall’abuso di alcol.
Secondo Il New York Times, la Lynch ha ammesso di avere problemi di dipendenza dagli alcolici, ma ha respinto tutte le altre accuse. Lo scorso anno, inoltre, Hilary Yeaw e Brendan McAdams, due ex dipendenti impegnati al B&G Oysters e al Drink, hanno intentato una una class action contro la chef, accusandola di non aver pagato le mance alla riapertura dei ristoranti dopo la pandemia; comportamento che viola la legge del Massachusetts. Il processo è ancora in corso, tuttavia questa triste storia e il declino di una chef geniale e visionaria come la Lynch dimostrano come il solo talento non sia abbastanza per un successo duraturo.