Le Pavillon di Daniel Boulud è un’oasi gastronomica di 1000 metri quadrati che presenta un ameno sentiero nel giardino interno, tra natura e architettura nel cuore di Midtown, al secondo piano del grattacielo One Vanderbilt. Ecco cosa si mangia.
Le Pavillon
La storia
Circondato da un insolito verde tra i grattacieli, lo chef di Lione Daniel Boulud (in città dal 1982) ha creato un rifugio goloso per i newyorkesi e i visitatori che vogliono rigenerarsi e godere con ingredienti freschi, di qualità e di provenienza locale. La celebre cucina del pluristellato chef francese, radicata nella tradizione con uno spirito newyorkese contemporaneo, è in prima linea in un menu a base di pesce e verdure a Le Pavillon.
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Un ristorante ispirato ai tradizionali padiglioni che si trovano in Francia, luoghi di feste e incontri che hanno sorprendenti somiglianze con la piazza pedonale One Vanderbilt. L’ispirazione di Boulud partì dal ristorante Le Pavillon, aperto nel 1941 da Henri Soulé, considerato un’istituzione a New York. L’intenzione dello chef, però, non è stata farne una replica, ma celebrare il suo nome facendo riferimento ad un’era passata di ristoranti classici francesi in vita nel nuovo millennio.
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Oltre alla sala da pranzo principale, il ristorante offre una spettacolare area bar che si affaccia sul nuovo Vanderbilt Plaza con vista sul Grand Central Terminal e sul Chrysler Building, mozzafiato con le luci del tramonto, il tutto circondato da ulivi e piante con il “garden table” dove vivere esperienze enogastronomiche uniche.
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Il ristorante
Un luogo sorprendentemente insolito per New York, creato con l’interior design Isay Weinfeld insieme allo studio di architettura KPF, Le Pavillon è in grado di catturare lo spirito di un grattacielo della metropoli e farlo vivere in armonia con la natura: gli interni sono caratterizzati da vegetazione lussureggiante, alberi vivi e fogliame, intrecciati in tutta la sala da pranzo che può ospitare fino a 120 sedute. Aspetto davvero impattante, anche sull’esperienza a tavola.
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Ma veniamo ai protagonisti: qui gli executive chef sono i giovani Michael Balboni e Will Nacev. Il primo, proveniente dal Missouri e formatosi al Culinary Institute of America, ha alle spalle uno stage nel Picholine, l’acclamato ristorante di Terrance Brennan; dopo la laurea si è rapidamente spostato tra i ranghi della Townhouse di David Burke, per poi incontrare lo chef Daniel Boulud e unirsi alla brigata nel suo ristorante di punta nell’Upper East Side. Una parentesi fondamentale da Joël Robuchon per tornare poi al fianco del suo mentore francese in veste di executive.
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Il secondo, invece, è cresciuto a Ft. Thomas, nel Kentucky, e si è laureato in Storia all'Earlham College. Ha cominciato nella cucina del famoso chef francese dell’Ohio Jean-Robert de Cavel, nel 2009 si è occupato dell’apertura dell'ex brasserie francese dello chef Daniel Boulud, DBGB, e nell’altro suo omonimo ristorante nell’Upper East Side, finché non è stato scelto per tenere il timone di Le Pavillon, insieme all’ormai amico Balboni.
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I piatti
I giovani e talentuosi cuochi offrono la loro visione idi natura e stagionalità puntando tutto sulla ricchezza dei pescatori e degli agricoltori del nord-est, veri e propri principi guida per una cucina territoriale e genuina. Menu innovativi che evidenziano la proposta fatta di frutti di mare e vegetali, rendendo omaggio alla tradizione francese e all’eredità gastronomica di New York, quella delineata da arrivi e partenze ma con punti fermi di coloro che, nonostante tutto, sono riusciti a creare anche qui qualcosa di personale, tracciando quindi la strada di una riconoscibilità a stelle e strisce.
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Le gustose Ostriche gratinées con nocciola, crosta di alghe e prezzemolo provengono dal fiume St. Johns, il Granchio reale norvegese con patata viola e verbena limone è sodo e ne viene esaltata magistralmente l’essenza.
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Compare poi l’Uovo in camicia della fattoria cittadina Heermance con tartufo nero australiano, mais, finferli, pinoli e brioche tostata. A seguire l’elegante Sogliola di Dover in crosta di midollo osseo, porri primaverili e funghi trombetta, piatto d’impronta molto francese ma che riesce ad andare oltre il classicismo con guizzi gustativi.
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La cena è fruibile à la carte o tramite due percorsi degustazione da tre e sei portate, oltre al menu dedicato al mondo vegetale. Le Pavillon ha due stelle Michelin, informazione volutamente omessa per non alterare la lettura e perché non ha bisogno dell’elenco dei riconoscimenti, per dimostrare d’essere un ristorante che merita la visita.
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Foto dei piatti: crediti Thomas Schauer
Indirizzo
Le Pavillon
One Vanderbilt Ave, New York, NY 10017, Stati Uniti
Tel: +1 212-662-1000
Email: INFO@LEPAVILLONNYC.COM
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