Ad Oleggio, in Piemonte, ha inaugurato giusto qualche mese fa Casa Celesia, gourmet adiacente alla Torre Bagliotti, nel pieno centro del comune. Locale guidato da Corrado Lombardo, si presenta esteticamente essenziale; la cucina invece gioca molto sul binomio passato/futuro. Bilanciare sinergicamente il patrimonio gastronomico della zona e introdurre nuove idee è una sfida che non spaventa lo chef, il quale rimane ancorato ai valori profondi, rivolgendo un particolare interesse per l’avanguardia.
La notizia
Oleggio è un comune piemontese dedito alle produzioni agricole, sito nella provincia di Novara, poco lontano dal Ticino: quest’ultimo nasce in Svizzera, fra le Alpi Lepontine, e supera quieto la Lombardia fino ad arrivare nel Po. Il paesaggio è tipico, le colline si susseguono una accanto all’altra, ordinate come una fila di soldatini. Il ritmo trapunta la cornice naturale e accompagna lo scorrere del fiume, qui la pace si dispiega tra le verdi curve e i sinuosi pendii. La città invece è impregnata di storia, lo si percepisce dalle architetture, religiose, civili e militari. A pochi passi dall’imponente Campanile di Piazza, conosciuto anche come Torre Bagliotti - dal nome di una nobile famiglia del posto - si trova Casa Celesia, autentico gioiello gastronomico.
L’atmosfera, all’interno dell’edificio d’epoca ristrutturato, è soffusa e ospitale: le arcate a vista in mattoni s’innalzano robuste sul soffitto, irregolari ma ricche di sfumature terrose, conferiscono profondità allo spazio circostante. Il tocco decorativo, rustico e caldo, evoca il tempo che fu, pur rimanendo attuale. L’arredamento, sobrio e sofisticato, richiama il contemporaneo, ideale per consumare un pasto a deux, oppure assieme ad una compagnia.
Il locale, intimo e raffinato, sta diventando tappa fissa per i cultori della buona tavola; lo chef ha studiato un menu affascinante ed equilibrato: i grandi classici sono stati ripensati nel rispetto delle ricette tradizionali, le materie prime scelte invece celebrano la stagionalità.
La tecnica di Corrado Lombardo è disarmante, complicata per certi versi, ma altamente intelligibile; sarà merito delle personalità di spicco che hanno supportato il suo percorso professionale, Alain Ducasse, Luigi Taglienti, Ezio Santin, Sergio Mei. Il cervo marinato e glassato al miele di castagno, limone e pepe Kompot, i ravioli con coda alla vaccinara e robiola di Roccaverano, oppure il sablé alle noci con crema al madeira e caffè, si esprimono fra note assolute e contrasti dinamici, affiancandosi e mescolandosi armoniosamente.
I commensali potranno addirittura decidere di intraprendere uno dei tre itinerari degustazione, comprensivi di coperto, bevande escluse: Sosta (tre piatti salati e uno dolce) a 60,00 €, Tappa (quattro piatti salati e uno dolce) a 70,00 € e Viaggio (sei piatti salati e uno dolce) a 80,00 €.
Non è da meno la cantina, ricavata all’interno di un’antica ghiacciaia che attraverso un pavimento in vetro trasparente è possibile osservare al di sotto della sala principale del ristorante. Un vero e proprio forziere pieno di gemme preziose, etichette italiane e internazionali di spessore, da poter abbinare alle squisite prelibatezze realizzate in cucina.
La filosofia alla base di questa new entry è molto semplice: stupire i clienti senza strafare, mediante la narrazione. I racconti, legati al territorio e all’artigianalità, diventano gli attori protagonisti delle singole portate, pronti ad andare in scena durante ogni servizio tramite l’attento staff. Insomma, Casa Celesia promette bene, e non solo! Garantisce di lasciare un segno nel cuore di chiunque decida di scoprire di persona la proposta.