Da Rodolfo Guzmàn ad Aitor Arregi, i “maestri del fuoco” di tutto il globo hanno portato la loro arte a Casa Maria Luigia, “accendendo” l’interesse degli ospiti per tre giorni consecutivi. Nell’elegante dimora di Massimo Bottura e Lara Gilmore la fiamma dell’ospitalità brilla sempre più: il racconto di Identità di Fuoco.
Fotografie dell'evento di Stefania Gambella
Foto dello chef in copertina mobile: Pier Marco Tacca
L'evento
Per tre giorni Casa Maria Luigia è stata avvolta dal fumo, nel senso letterale del termine: c'era una colonna fumosa ininterrotta sopra la regale dimora settecentesca che Massimo e Lara chiamano “casa” e che è diventata il luogo di ritrovo ufficiale per la Francescana Family - nonché, qualche volta, per Harry Styles.
Purtroppo, stavolta Harry non ha fatto la sua apparizione trionfale, così i grandi maestri del fuoco provenienti da ogni parte del globo hanno avuto il palco tutto per loro: Rodolfo Guzmán di Boragò (Cile), Aitor Arregi di Elkano (Paesi Baschi), Dave Pynt di Burnt Ends (Singapore), Mitsuharu Tsumura “Micha” di Maido (Lima) e Michele Lazzarini di Contrada Bricconi.
I ragazzi si sono alternati ai fornelli per due sere insieme a Jessica Rosval del ristorante Al Gatto Verde, divertendosi dietro agli affumicatori e ai green egg come se stessero partecipando a un grandioso barbecue. E, in un certo senso, lo era. C'era Aitor, che ha cambiato idea e ha servito calamari grigliati pescati quel giorno nel Golfo di Biscaglia al posto del suo caratteristico rombo; Micha, con le saporitissime animelle in un brodo piccante; Jessica, che ha creato un legame culinario tra Italia e America Latina grazie al risotto al pomodoro con mole al cioccolato.
Guzmán è sempre l’uomo delle cose in grande, quando c'è di mezzo il fuoco, pronto a offrire a fotografi e food influencer una sfilza di contenuti da postare con il suo agnello “al asador”, disteso sulle braci, e i porcini, appesi al fuoco come una stola d’autunno. Pynt si è presentato alla grande con due bombe umami, l'anguilla alla griglia con midollo osseo e le costine di manzo alla brace glassate al miso.
Ma è stato Michele Lazzarini, ex capocuoco di Norbert Niederkofler al St. Hubertus, e senza dubbio uno dei più talentuosi giovani chef italiani in attività oggi, a servire il piatto della serata: dei delicatissimi bottoni alla ruta e levistico dalla realizzazione impeccabile.
Ad essere sinceri, non so quanto Lazzarini abbia seguito il tema del fuoco in questo piatto, ma mio Dio, che piatto. Era così buono che il nostro tavolo ha chiesto il bis e ha iniziato a cercare su Google la strada più facile per raggiungere Contrada Bricconi. Spoiler: non è così semplice. Senonché, dopo aver bevuto qualche bottiglia di Dom Perignon, una parte del gruppo ha capito che avrebbe potuto rinunciare all'idea di andare in un posto che richiedesse... la guida. O che fosse in Nord Italia.
Perché non accamparsi direttamente qui a Casa Maria Luigia, in Emilia-Romagna? Volete soggiornare nel cottage di Harry Styles? Servitevi pure delle infinite scorte di Lambrusco e tiramisù nel frigorifero. Volete tuffarvi in piscina leggermente alticci perché avete preso un po' troppo sul serio le istruzioni di Bottura di “rilassarvi e brindare”? Perché no. Nel caso in cui vi stanchiate della vostra collezione privata di vinili, non temete, c'è una band blues che suona dal vivo sotto il vecchio cipresso, con il cantante a intonare canzoni con tale intensità da sembrare di essere in una piantagione nel profondo paese del Cajun. Gli ospiti hanno anche potuto passeggiare tra le auto della collezione privata di Massimo e Lara Gilmore si è occupata di nascondere le chiavi, nel caso in cui a qualcuno venisse in mente di fare follie durante l'afterparty.
A Casa Maria Luigia la Dolce Vita è 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a cominciare dalla colazione, una delle migliori in Italia. Un'esposizione colorata di verdure di stagione cotte al forno, condite con rosmarino e timo - e tanto olio d'oliva, ricche e setose fritture che cambiano ogni giorno e soffici gnocchi fritti, serviti con una fetta di mortadella e fior di latte e irrorati con un denso aceto balsamico invecchiato decenni nell'Acetaia Maria Luigia.Ci sono scaglie di Parmigiano Reggiano ed erbazzoni appena sfornati, piccole torte ripiene di erbe e verdure di stagione, fette di zucca al forno con salsa di semi di zucca e pesche saltate al burro.
Il cotechino caldo è servito su un crumble e condito con zabaione e il cinnamon bun, in omaggio sia a Lara che a Jessica, è fatto esattamente come dovrebbe essere - all'americana, tutto appiccicoso e zuccheroso, del tipo che subito dopo ti senti le vene ostruite, come è giusto che sia. È stato uno di quegli avvenimenti in cui la colazione si allunga in un aperitivo, e l'aperitivo in un pranzo, e il pranzo in un aperitivo seguito da... avete già capito.
Massimo, vestito con un completo di velluto scarlatto di Gucci, ha fatto da showrunner, usando il fischietto del figlio Charlie per far muovere la folla da uno spazio all'altro, da una serie di piatti alla pista da ballo, dove in consolle c’era il grande Benny Benassi. Non vi sono stati discorsi politici, ma scegliere Salam Daqqaq del Bait Maryam e Sufret Maryam di Dubai per cucinare un pranzo palestinese davvero meraviglioso con il team di Roots Modena (programma comunitario per l'emancipazione delle donne immigrate), è stato un gesto incredibile da parte dei padroni di casa e ha aggiunto molta profondità all'evento.
Modena è piccola, una città definita e plasmata dalla Ferrari, dal Parmigiano Reggiano, dall'Aceto Balsamico e da Osteria Francescana, e non c'è modo di sfuggire a tutto ciò. L'Osteria Francescana ha ridisegnato non solo la scena culinaria di Modena, ma ha ridefinito la gastronomia italiana e l'ha cambiata per sempre. Ma sembra che Casa Maria Luigia sia il luogo in cui Massimo e Lara hanno lasciato il cuore in questo capitolo della loro vita.
Certo, è un boutique hotel di lusso con 3 Chiavi Michelin, un luogo in cui vengono ancora riproposti i vecchi piatti della cucina di Francescana, un posto in cui si vorrebbe venire solo per la colazione, ma Casa Maria Luigia è anche un'incredibile collezione di pezzi d'arte di valore inestimabile, installazioni e vinili rari, che creano un luogo incredibilmente elegante e, allo stesso tempo, incredibilmente accogliente. E anche se siete dei comuni mortali che non riceveranno l'invito alla festa di compleanno di Massimo, è un posto spettacolare in qualsiasi giorno dell'anno.
