Chef Morelli ha declinato al femminile il suo format di cene a quattro mani coinvolgendo colleghe da tutta Italia per poter raccontare le loro idee di cucina allo storico ristorante Pomiroeu.
L'evento
Anno nuovo, BACKtoBACK nuovo. Al Pomiroeu di Seregno, chef Morelli ha ripreso con un nuovo ciclo di cene in coppia, questa volta tutte al femminile. Una scelta che vuole creare l'occasione di confronto e condivisione con un gruppo eterogeneo di colleghe, dalle più affermate, alle più giovani e in rampa di lancio. Un modo per fare un ulteriore piccolo passo verso l’inclusione delle chef, spesso relegate nell’ombra in un settore purtroppo ancora afflitto dal machismo e dal maschilismo. Morelli riconosce una profonda stima nelle colleghe che lo accompagnano durante le cene al Pomiroeu, ammettendo che sia anche una sfida per sé stesso. Una possibilità per lo chef di confrontarsi e di mettersi in gioco anche dopo decenni di esperienza ad alto livello.
E la sua scelta sta pagando. “Le cene già realizzate sono andate sold out e quelle in programma lo sono quasi. Sono molto contento di aver stuzzicato l’interesse e sono certo che verrà ripagato da esperienze uniche. L’anno scorso ho invitato al Pomiroeu mostri sacri della cucina italiana ed effettivamente è facile riempire il ristorante con l’amico Carlo Cracco” aggiunge lo chef ridacchiando. Una delle ultime cene è stata realizzata con Caterina Ceraudo del Dattilo - 1 stella Michelin e 1 stella verde - e i tavoli erano gremiti. “Ho sempre stimato molto Caterina, dalla rilevante storia della sua famiglia, alla difficoltà di operare in un territorio complesso” spiega Morelli. “Quando ho un ospite adatto la mia cucina alla sua filosofia. Certo, cerco di mantenere all’interno del menu almeno un piatto nel quale sia riconoscibile la mia firma, ma mi piace adattarmi”.
“Ogni evento è un’occasione quindi per esplorare la ricchezza e la diversità della cucina italiana attraverso le mani esperte di queste straordinarie chef che con la loro arte e passione ci guideranno in un viaggio culinario di scoperta e innovazione. La scelta delle protagoniste riflette il nostro impegno a promuovere la diversità culturale e l’uguaglianza di genere nel settore gastronomico” commenta Morelli. Secondo lo chef, le donne hanno una sensibilità in cucina diversa da quella maschile, un valore dal quale imparare e ispirarsi. Una visione differente, ma spesso ancora eclissata dal protagonismo maschile in questo settore.
Alle giovani chef lo chef consiglia di non aver paura e di portare avanti le proprie originali idee di cucina. Certo, si viene continuamente influenzati dalla tendenze e dalle mode, e va bene, ma allo stesso bisogna cercare di mantenere la propria direzione. “Oggi come quando ero giovane sento ancora l’ardore di creare e di sviluppare il mio concetto di cucina, l’unica differenza da allora è che grazie all’esperienza maturata mi capita di fare qualche errore in meno. Allo stesso tempo rimpiango un po’ l’incoscienza dei giovani. La maggior predisposizione a lanciarti e ad uscire dalla comfort zone può essere di grande ispirazione” ci racconta Morelli.
Il BACKtoBACK, oltre ad essere una serie di cene fra professionisti che si stimano e amici di lunga data, mira anche a costruire una rete solida e unita. “Voglio che nella rete di chef entrino a far parte anche donne che devono avere la possibilità di essere ascoltate e supportate. Godere quindi dello stesso palcoscenico riservato a noi uomini, e di poter portare ad un cambiamento. Vi faccio l’esempio di Valeria Mosca che l’anno scorso ha aperto il ciclo di eventi BACKtoBACK e quest’anno lo chiuderà. Voglio che porti agli occhi e al palato dei clienti una delle sue performance legate al rispetto e alla salvaguardia della natura” aggiunge Giancarlo Morelli.
Dopo le prime serate con Cinzia De Lauri & Sara Nicolosi, anime del ristorante vegetariano e vegano Altatto, Caterina Ceraudo, giovane chef a capo del ristorante di famiglia Dattilo a Dattilo, Fabrizia Meroi "direttrice d’orchestra” del Laite di Sappada, Antonella Ricci, chef pugliese di Casa Ricci, il BACKtoBACK prosegue tra i pendii piemontesi il 15 ottobre con Erika Gotta, a capo del ristorante La Bursch, dentro una country house a Oretto, nella Valle Cervo, per poi ritornare a Milano il 5 novembre con l’istrionica Viviana Varese, ideatrice di Polpo e di Faak, nominata chef al Passalacqua di Como e presente con il suo concetto di cucina anche in Sicilia. Il 13 novembre è la volta di Isa Mazzocchi dalla cucina de La Palta di Borgonuovo Val Tidone (Pc), dove coltiva il progetto di una cucina con le materie prime raccolte lungo il greto del Tidone: bacche, cortecce e fiori di campo. Il percorso delle cene a quattro mani, non a caso, termina proprio con il tema del foraging il 27 novembre con Valeria Mosca, che è anche bio ricercatrice. Un ritorno alle origini di tutto, un po’ come Pomiroeu, che prende il suo nome dalla mela, frutto da cui inizia ogni cosa.