Nemmeno l'ombra di farina e tanti fagioli nell'impasto: i brownies di Tom Kerridge puntano sul legume per compattare il cuore cioccolatoso della celebre "torta a cubi".
Foto e ricetta tratte dal sito della BBC
La storia
È il "cuore" decisamente generoso, a fare dei brownies un dolce amato ad ogni latitudine: la loro trama tutta burro, resa compatta dal fondente, riesce a mettere in crisi persino i nemici giurati degli zuccheri. Il caso vuole che sia stata una rampante businesswoman di Chigaco, Bertha Palmer, a commissionarne la ricetta al pasticcere dell'hotel di cui era titolare insieme al marito, chiedendogli di realizzare una torta tanto pratica da stare comodamente in una "schiscetta".
Il motivo? Concedere alle donne una pausa giustamente peccaminosa dopo il dispendio di energie nelle sessioni della Chigaco World's Columbian Exposition, grande fiera con un padiglione al femminile di cui Bertha era appunto responsabile. Da quella prima, fragrante sfornata, la scia cioccolatosa non ha mai smesso di colonizzare le cucine domestiche ogni volta che la mancanza di tempo coincide inesorabilmente con la voglia di coccola; sì, perché il brownie nasce inclusivo, impasto easy e cottura flash, senza bisogno di passare mezz'ora ad affettare mele o stratificare decine di savoiardi.
Le varianti
A dir la verità, l'originario Palmer House Brownie non prevedeva ancora la massiccia dose di "oro nero" odierna, vera star della versione ideata dalla casalinga Maria Willet Howard, che lo perfezionò nel 1907 aumentando pure le dosi di uova. E, a proposito di evoluzione, fra i twist "moderni" colpisce l'ingegnosa variante del pluripremiato chef Tom Kerridge, completamente priva di farina, il cui trucco sta nell'aggiunta tattica dei legumi.
Ai fagioli il compito di legare ulteriormente il composto e conferirgli una solida struttura amidacea in luogo del cereale. Il procedimento è riportato dalla BBC sull'omonimo sito, nella sezione dei piatti d'autore.
La ricetta dei brownies di fagoli di Tom Kerridge
Dosi per 9 persone
Occorrente: uno stampo per torta quadrato da 20 cm
Ingredienti
- 400 g di fagioli neri in scatola, scolati e sciacquati (l'equivalente di 235 g dopo averli scolati)
- 80 g di olio vegetale spalmabile (è una crema a base green, l'alternativa vegana al burro per chi non vuole utilizzarlo come di prassi nella ricetta originaria. Potete però sostituirlo con il prodotto contenente latte, se preferite)
- 4 uova grandi da galline allevate all'aperto
- 60 g di cacao in polvere di buona qualità , più 1 cucchiaino per spolverare
- 50 g di mandorle tritate
- 1 cucchiaio di estratto di vaniglia
- 2½ cucchiai di sciroppo d'acero
- 1 cucchiaino di caffè istantaneo
- 4 cucchiai di dolcificante granulare
- 60 g di gocce di cioccolato fondente
Procedimento
Preriscaldare il forno a 180°C se ventilato o a 160 se a gas. Rivestire una teglia quadrata da 20 cm con carta da forno.
Inserire i fagioli neri e la crema splamabile veg in un robot da cucina e frullare fino a ottenere un composto liscio. Aggiungere le uova e frullare di nuovo brevemente, fino a quando non saranno ben amalgamate. Trasferire il composto in una grande ciotola.
Aggiungere il cacao in polvere, le mandorle macinate, l'estratto di vaniglia, lo sciroppo d'acero, il caffè, il dolcificante e metà delle gocce di cioccolato. Mescolare con energia per amalgamare uniformemente.
Versare il composto nella teglia rivestita e cospargere la superficie con le gocce di cioccolato rimanenti. Cuocere sul ripiano centrale del forno per 18-20 minuti, o finché non risulterà sodo al tatto in superficie.
Togliere dal forno e lasciar raffreddare leggermente prima di sollevare con attenzione il brownie dallo stampo e tagliarlo a quadratini. Gustarlo ancora caldo, cosparso con un po' di cacao setacciato.