Un posticino che questi ragazzi hanno saputo rendere caldo e accogliente, tanto da essere stati notati prestissimo dalla guida Michelin con una segnalazione: carta dei vini già forte di duecentocinquanta etichette e un intero menu di frattaglie, dall’antipasto al dolce.
Gattinara e le sue bellissime colline hanno una storia geologica lunga duecentonovanta milioni di anni: siamo in una delle prime DOCG d’Italia a nascere, il terroir è decisamente particolare e dà vita a un Nebbiolo di grande carattere. Da qui si va verso la Valsesia e le sue montagne, e proprio Romagnano è stata la prima tappa indipendente di una giovanissima coppia della ristorazione, ventidue anni lei, ventotto lui, rispettivamente chef e maître, prima di arrivare a Gattinara e dar vita all’accogliente Osteria Contemporanea.
La storia
Se forse il nome scelto non è esattamente originale (googlare per credere), l’idea gastronomica di Agnese Loss e Davide Saglietti, ovvero quella di realizzare un intero menu a base di frattaglie, dall’antipasto al dolce, è invece coraggiosa e caratterizzante. Agnese, nata in un piccolissimo paese trentino dalle parti di San Martino di Castrozza, inizia prestissimo a frequentare le cucine.
Le sue tappe principali sono prima una pasticceria non lontana da casa e un hotel a Madonna di Campiglio, poi da Alberto Gipponi da Dina a Gussago, uno dei protagonisti più originali della cucina contemporanea. I due ragazzi si conoscono nel 2019 a Vernante, al Nazionale, si innamorano e da lì in poi proseguono insieme, al Piccolo Principe al Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio, due stelle Michelin con Giuseppe Mancino, dove Agnese è in pasticceria. Successivamente tornano in montagna, al Gallo Cedrone all’Hotel Bertelli della famiglia Masè, a Madonna di Campiglio.
Quando aprono il loro primo locale, a Romagnano Sesia, Agnese ha vent’anni e Davide ventisei: “è stata un po’ una follia, dopo le stagioni insieme volevamo trasferirci nelle Langhe, ma dopo il lockdown c’era tanta instabilità, le offerte di lavoro erano tutte precarie. Così siamo partiti nel ristorante della mamma di Davide, la pizzeria storica della famiglia, la prima della Valsesia.” Davide prosegue: “Abbiamo iniziato lì, arrancando, tre servizi a cena e poi ci hanno chiusi anche per i pranzi. Tra mille peripezie, l’idea di trovare qualcosa di nuovo ci è venuta in febbraio, il giorno di San Valentino del 2022: c’era solo un tavolo da 2. Io ho guardato Agnese e le ho detto: ‘o andiamo a fare i dipendenti o ci spostiamo da qua’.”
Il ristorante
La ricerca è fruttuosa e a maggio la coppia trova, a Gattinara, nel centro della cittadina, quello che in passato era stato prima stalla, poi macello e infine ristorante. Un posticino che questi ragazzi hanno saputo rendere caldo e accogliente, tanto da essere stati notati prestissimo dalla guida Michelin con una segnalazione: carta dei vini già forte di duecentocinquanta etichette e una cucina gustosa completano l’opera.
Perché le frattaglie, quindi, anche se va detto che le persone che per il quinto quarto hanno un’idiosincrasia trovano comunque ottime alternative? Agnese racconta: “Le ho sempre mangiate, fin da piccola, papà ha fatto il cuoco per qualche anno e ha sempre cucinato qualsiasi cosa, anche le più strane. Quando siamo partiti volevamo stare un po’ più tranquilli e proporre cose tradizionali ma un po’ diverse. Non essendo piemontese, all’inizio facevo più fatica, così mi sono spostata sulla mia comfort zone. Le frattaglie comunque sono andate bene fin da subito.” Poi, per rafforzare la questione, ci racconta un aneddoto divertente: “Da piccola avevo il terrore di Babbo Natale, c’è una fotografia che sono riusciti a scattare solo perché mamma mi ha messo in mano un piatto di trippe, così ho smesso di piangere.”
I piatti
Due sono i menu degustazione a disposizione, uno incentrato sulla mission gastronomica di Agnese e l’altro accessibile a chiunque non l’apprezzi. La gola verrà decisamente soddisfatta, in entrambi i casi, ad esempio con i piemontesissimi ravioli del plin ai tre arrosti e fondo bruno che Agnese riporta verso casa con una salsa al Trentingrana con 24 mesi di stagionatura.
Ancora, il succulento piccione 100%: petto, coscia, filetto e ala con la sua cottura perfetta. Buonissimo anche il salmerino di fonte con yogurt e aneto.
Passando alle portate più hard, sono da intenditori le granelle di toro con cime di rapa, limone e skyr, molto ben riusciti anche i ravioli quadrati al bagnet verde con crema di aglio e ragù di lingua di vitello. Bella l’idea di utilizzare i filoni di midollo spinale di vitello, con la loro particolarissima consistenza, per un dessert che li vede proposti in tempura con un rinfrescante sorbetto al passion fruit e il crumble al cacao.
Più rassicurante, ma altrettanto buono, Schwarzwald (foresta nera): sfera di cioccolato e amarene, biscotto al cioccolato, gelato al fiordilatte e gel alle amarene. Una tappa piemontese decisamente interessante.
Contatti
Osteria Contemporanea
Via Francesco Mattai, 4, 13045 Gattinara VC
Telefono: 339 462 1463