Un noto ristorante negli Stati Uniti ha deciso di adottare misure drastiche contro i clienti che non rispettano le prenotazioni, imponendo una penale record di 830€ per i "no show". Il proprietario, esasperato dalla crescente maleducazione e dai danni economici causati dalle mancate presentazioni, afferma che solo così è possibile tutelare il lavoro del personale. La decisione ha scatenato un acceso dibattito sui social, dividendo l'opinione pubblica tra chi sostiene l'incremento di regole rigide, e chi la considera una misura eccessiva.
In copertina Aaron Silverman
La notizia
“NO SHOW” MUST GO ON? Viene da chiedersi di fronte a tutte le polemiche che il tema scatena sempre più frequentemente. Qualche tempo fa a finire nell’occhio del ciclone è stato il ristorante Table di Boston, dopo che il proprietario aveva pubblicato un post su Instagram che recitava: "...per ringraziarti personalmente per aver fregato il mio ristorante e il mio staff". Il messaggio era indirizzato a un cliente che dopo aver prenotato un tavolo non si era presentato a causa di un ricovero in ospedale assicurandosi di contattare la banca per contestare l’addebito di 250 dollari data la polizza assicurativa della sua carta di credito.
Indignato per le dichiarazioni del ristoratore l’utente aveva pubblicato su X il suo sfogo scatenando una tempesta mediatica valsa oltre 25 milioni di visualizzazioni. Ultimamente a sollevare le polemiche per le politiche di cancellazione estremamente rigide è stato, invece, il ristorante Pineapple & Pearls. Da Pineapple & Pearls al momento della prenotazione si paga il prezzo intero della cena per due persone di 925 dollari senza possibilità di cancellazione o riprenotazione entro 30 giorni; l’unica concessione è trasferire la prenotazione a qualcun altro. "È una semplice equazione matematica, giusto? Meno persone si presentano, più alto deve essere il prezzo. Ci sono imprevisti che non sono colpa di nessuno, ma ci sono anche un sacco di pazzi che ne approfittano e non dicono la verità e non c'è modo di stabilire chi è chi", spiega il proprietario Aaron Silverman al Washingtonian.
La tendenza attuale dei ristoratori è di trattare le prenotazioni al ristorante come avviene per le vendite di biglietti di spettacoli, concerti e eventi sportivi, quindi, renderle non rimborsabili. Nonostante la maggioranza degli operatori del settore dell’ospitalità ritenga più che necessario e ragionevole adottare tali politiche, allo stesso modo, si dimostra comprensiva e accomodante di fronte ai reali imprevisti.
"Se sei malato e possiamo accontentarti lo facciamo con grande piacere", afferma Carlos Delgado, proprietario di Causa, dove è richiesto in anticipo il prezzo intero del menu degustazione peruviano di 467 dollari per due (prezzo rimborsabile entro sette giorni dalla prenotazione). Per Delgado diverso, invece, è il caso in cui il cliente non si presenti per una distrazione, per noncuranza o per maleducazione. “Quando comunico la necessità di addebitare la somma perché non si sono presentati alzano la voce, sentono un senso di potere perché hanno già pagato per qualcosa", conclude.
Anche Ezequiel Vázquez-Ger, comproprietario di Seven Reasons Group, racconta di essersi trovato ad affrontare situazioni altrettanto spiacevoli, come quando una potenziale cliente ha minacciato di scrivere diverse recensioni online dicendo di aver avuto un'intossicazione alimentare se non le avessero rimborsato i soldi. Vázquez-Ger non ha esitato a raccontare l’accaduto sui social scrivendo: "Alcune persone chiamano in anticipo per farci sapere che non potranno venire e noi rimborsiamo sempre. Poi ci sono sempre i casi anomali che ci minacciano dicendo che ci faranno causa o lasceranno una recensione a una stella se non restituiamo i soldi".
Ci sono, poi, i ristoranti che non richiedono il pagamento anticipato dell’intera cena, ma solo l’addebito di una penale in caso di no show, ma, a quanto pare, la situazione non cambia, come racconta Kirsten Fiery, direttrice del servizio presso Amparo Fondita del ristorante Dupont, dove la commissione di cancellazione in giornata è di 30 dollari, mentre, l'addebito è di 45 dollari se non ci si presenta. La Fiery racconta che nei casi in cui si è trovata ad addebitare tali somme, chiaramente indicate al momento della prenotazione, ha dovuto gestire numerose contestazioni da parte delle banche dei clienti. "La prima volta che l'ho fatto le banche mi hanno negato il rimborso il che mi ha fatto pensare che non valesse nemmeno la pena contestare ulteriormente. Si schierano sempre dalla parte del cliente", conclude amareggiata.