Cosa significa essere un pastry chef di fama globale? Risponde Cédric Grolet, soffermandosi sull’evoluzione della carriera.
Foto dei dolci in copertina: @pavonitalia
Il pastry chef
Se nomi come Chanel, Dior e Yves Saint Laurent evocano l’Haute Couture della Ville Lumière, quello di Cédric Grolet appartiene all’Haute Patisserie parigina. 38 anni, originario di Firminy - nella regione della Loira - Grolet vanta un palmares da far invidia a chiunque. Arrivato a Parigi nel 2006 per formarsi nei laboratori della celebre boulangerie Fauchon il giovane pasticcere, in poco tempo, spicca il volo e approda all'hotel “Le Meurice” nel ruolo di capo pasticcere del ristorante stellato di Alain Ducasse.
“Lavorare a Le Meurice ha contribuito in modo incredibile alla mia carriera. Uno dei vantaggi di operare in un hotel di lusso e al fianco di uno chef eccezionale come Monsieur Ducasse è di rapportarsi con commensali che desiderano qualcosa di veramente eccellente e straordinario e sono aperti all'innovazione. Per un pasticcere ciò è impegnativo e stimolante in egual misura”, racconta al Falstaff Travel.
Così, nel ristorante di Ducasse, Cedric conquista anche i palati più esigenti, diventando in breve tempo protagonista della pasticceria a livello internazionale. Nel 2015 viene nominato Miglior pasticcere dell'anno da Le Chef; nel 2017 è Miglior pasticciere per Gault & Millau e nel 2018 ottiene il riconoscimento di Miglior pasticcere del mondo ai The World’s 50 Best Awards. Il 2018 è anche l’anno in cui apre la sua prima insegna “Le Meurice Cédric Grolet” in rue di Castiglione a Parigi, a cui seguono: “Cédric Grolet Opéra” nel 2019, “Cédric Grolet at The Berkeley” all’interno del 5 stelle tra Hyde Park e il quartiere di Knightsbridge nel 2022, per poi volare a Singapore nel lussuoso hotel “COMO Metropolitan”.
Nonostante assaggiare le sue creazioni - vere e proprie opere d’arte - che riproducono fiori e frutti finti in trompe-l’oeil sia tutto tranne che economico, le file all’esterno delle sue pasticcerie sono interminabili. Oltre ad aver conquistato gourmand e golosi di tutto il mondo, Grolet, con più di 11 milioni di follower, è diventato un vero e proprio fenomeno social, fatto che allo stesso tempo attira e disturba molte persone. Sono in molti, infatti, ad accusarlo di prestare più attenzione all’estetica che al gusto, ma lui prontamente risponde: “Non è vero, ovviamente. Non si dovrebbe mai dare per scontato che le persone siano stupide. Non si precipitano nei miei negozi solo perché le torte sono un’ottima Instagram opportunity. Naturalmente, presto più attenzione alle immagini rispetto a quando ho iniziato a usare Instagram otto anni fa, ma non aggiungerei mai qualcosa o toglierei qualcos’altro solo per migliorare l'aspetto di un dolce. Mi concentro esclusivamente sul sapore. Così è sempre stato e sempre sarà”.
Già qualche anno fa, in tempi non sospetti, aveva tenuto a precisare: “Io sono un classico pasticciere francese cui piace usare tanto burro e continuerò a preparare i miei dolci con gli ingredienti freschi di sempre, indipendentemente dalle mode. Nella pasticceria quello che ha abbondato finora, sono dolci dalle glasse colorate, ora voglio focalizzarmi su altre cose, più semplici ma più gustose. Questo per me è il trend attuale”.
Inevitabilmente nel corso degli anni la vita professionale di Grolet ha subito una rivoluzione ed è lui stesso ad ammettere di potersi paragonare ad uno stilista: “Sì, potremmo dire che sono come uno stilista. La maggior parte delle mie creazioni vengono realizzate dal mio team; il mio lavoro è invece creare, progettare e schizzare. Per carità, a volte do anche una mano, in particolare se stiamo girando per la televisione, per servizi fotografici o per i social media, ma questo rimane un aspetto del tutto secondario al momento”, chiosa il re dei pasticceri.