A Castel Gandolfo, il gruppo stellato di Sintesi racconta Tinello: un bistrot che fin su dai castelli romani guarda al mondo con piatti di tradizione rivisitata, sakè e vini artigianali.
Tutte le foto di Andrea di Lorenzo
IL RISTORANTE
Tinello Bistrot, situato nel cuore dei Castelli Romani, è un’affascinante realtà culinaria che nasce dall’esperienza e dalla passione del team di Sintesi, ristorante stellato di Ariccia. È Castel Gandolfo a far da cornice a questo bistrot irriverente, capace di sterzare le tradizioni gastronomiche di uno dei borghi più belli d’Italia, conosciuto anche come la residenza estiva dei Papi.
Inaugurato a pochi passi da Piazza Libertà, il bistrot è il risultato della collaborazione tra Sara e Carla Scarsella, Matteo Compagnucci e la new entry Andrea Cingolani. Cingolani, classe ’92 e negli ultimi due anni capo partita da Sintesi, ora guida il team di Tinello con un’energia rinnovata. Valorizzare la cucina dei Castelli Romani sradicando le ricette locali è parso fin da subito il motore che potesse tenere vivo e stimolare un posto del genere.
Il nome stesso del bistrot, "Tinello", richiama le osterie rustiche del posto dove un tempo l’oste vendeva il vino di produzione propria. Questo richiamo alla tradizione è reinterpretato in chiave contemporanea, con un menu che varia in base alla stagionalità dei prodotti e alla disponibilità delle materie prime, mantenendo sempre al centro la qualità e la semplicità.
Il locale, con le tre grandi vetrate, il bancone e la cucina a vista, offre un’atmosfera calda e accogliente di cui possono godere poco più di 35 ospiti. Gli interni, caratterizzati da tavoli in legno, pareti in pietra e stampe raffiguranti elementi della cucina e del vino, richiamano l’antica tradizione delle osterie dei Castelli Romani.
IL TEAM
La giovane e talentuosa chef Sara Scarsella porta con sé un bagaglio di esperienze internazionali che arricchiscono l’offerta culinaria di Tinello. Dopo aver affinato le sue competenze in cucina asiatica presso il ristorante di Neil Perry in Australia, Sara è tornata in Italia per mettere in pratica ciò che ha imparato. La sua passione per i sapori asiatici si riflette infatti in alcuni piatti del menu, offrendo una fusione unica di tradizione italiana contaminata da influenze internazionali.
Insieme a Sara, lo chef Matteo Compagnucci si occupa della creazione dei piatti portando da Tinello la sua esperienza nella frollatura del pesce, appresa presso il Fish Butchery di Josh Niland in Australia. Carla Scarsella e Loris Paolini, sommelier di Sintesi, curano la carta dei vini con circa 150 referenze, garantendo una selezione di etichette artigianali e biodinamiche che raccontano storie di piccoli produttori locali e internazionali e che riflettono la passione per il territorio e la ricerca senza confini della qualità. Inoltre, la presenza di una selezione di sakè testimonia la forte influenza asiatica e l’amore per questi sapori da parte di Carla e di Andrea, entrambi sakè sommelier. Nella squadra di Tinello, insieme ad Andrea, vi sono poi gli ottimi Valerio Cesaroni in sala e Alessio Albanesi in cucina.
I PIATTI
Il menu di Tinello è un viaggio culinario che celebra la convivialità e la condivisione in nome dell’eccellenza dei prodotti del territorio. Spiccano la coppa di cernia in purezza condita con olive, capperi, frutta secca e olio Cioccolini del viterbese, ma anche il carpaccio di tonno con sale e olio.
Divertente e godereccio è il panino con porchetta di ventresca di cernia, frollata per 25 giorni e lavorata a tutti gli effetti come una tradizionale porchetta locale, servita però con cipollotto e limone. Arrivano poi i samosa all’italiana, triangoli di pasta fillo con ripieno di pollo alla cacciatora e maionese aromatizzata alle olive per un morso pieno, unto e fragrante al punto giusto.
Il passaggio ai primi piatti (anche se il menu non distingue tra categorie di portata) porta con sé la giusta dose di delicatezza e ricercatezza, con una particolare attenzione alla pasta fresca realizzata in casa con la trafila in bronzo. Troviamo il fusillone al ragù di pesci di scoglio e la fettuccella ai funghi cardoncelli e fondo di porcini con olio verde al prezzemolo. Quest’ultimo presenta per la cucina, ma soprattutto per i clienti, un continuum in carta grazie ai funghi coltivati in grotta tutto l’anno dalla vicina Azienda Moretti che beneficia delle condizioni naturali delle grotte per garantire la coltivazione spontanea dei funghi.
I dessert sono un inno alla semplicità: la crostata di ricotta locale e visciole o la crema al mascarpone fatta in casa con olio al basilico, fragole macerate e nocciole sabbiate sono perfette per concludere un pasto in dolcezza. Il sorbetto al cioccolato con sale e pepe aggiunge poi un tocco innovativo alla proposta dolce del bistrot.
Tinello è la “Sintesi” del lavoro di squadra, lavoro in cui tutti contribuiscono per rendere unica l’esperienza di coloro che arrivano a Castel Gandolfo per assaggiare le loro ricette. Alcuni di questi piatti vengono realizzati direttamente nella cucina di Sintesi, come il pane ad opera di Elisa Di Brigida (storica collaboratrice che, con gli chef Sara Scarsella e Matteo Compagnucci, si occupa anche dell’orto di proprietà), e i dolci curati dallo chef Compagnucci insieme al pastry chef Matteo Montagnani.
Tante le novità che la bella stagione ha portato nel rinomato bistrot, a partire dalle notevoli incursioni del mare in menu alla proposta aperitivo “Tinello a Morsi”: attiva tutti i giorni fino alle 19:30, offre un’opzione per il cliente da 1 a 4 morsi in accompagnamento ad un buon calice di vino o ad un drink. Aperto dal mercoledì alla domenica, Tinello è il luogo ideale sia per chi cerca una pausa veloce sia per chi desidera godersi un pasto tradizionale con cui però scoprire il mondo, dove ogni piatto racconta una storia e dove ogni dettaglio è curato con passione. Un vero gioiello nel cuore di Castel Gandolfo, che merita di essere scoperto e vissuto.
Contatti
TINELLO BISTROT
Via Vigna Di Corte, 6 - 00073 Castel Gandolfo -RM
Tel: 06 24597135
email: info@tinellobistrot.it