Passione, eccellenza e qualità: nel Ponente Ligure un progetto di grande spessore tra agricoltura e accoglienza. Ecco come due cugini hanno realizzato il loro format sostenibile dalle tante anime.
La storia
Il villaggio medievale di Colla Micheri, nel Ponente Ligure sulle colline tra Laigueglia e Andora lungo la via Julia Augusta, è stato il meraviglioso buen retiro del grande etnografo Thor Heyerdahl. Da qui, dove si può dormire in uno degli accoglienti appartamentini di Casa la Meridiana, la strada per arrivare a uno dei punti nevralgici dell’universo agricolo, vinicolo e ricettivo di PEQ Agri, è breve.
Bastano pochi minuti d’auto, volendo per i più avventurosi poco più di un quarto d’ora a piedi, e ci si ritrova davanti a una vista sul mare mozzafiato circondata da un lussureggiante anfiteatro di vigne tra i boschi. L’area in questione comprende Terrazza Praié, le sue proposte gastronomiche informali e il brunch estivo con i prodotti della terra, il ristorante Vignamare ricavato all’interno di una vecchia cisterna, stella rossa e verde Michelin con la notevole cucina del bravissimo Giorgio Servetto e infine la cantina Praié.
Qui incontriamo Marco Luzzati. Non è semplice descrivere ciò che ha realizzato con il cugino Giorgio Guastalla, in pochissimi anni e grazie a una piccola rivoluzione personale che li ha visti ritrovarsi in Liguria dopo aver letteralmente girato il mondo da manager e imprenditori. Racconta Marco: “Anno 2019, l’estate della follia (ride, n.d.r), ero qui ad Andora, come ogni anno. Le nostre famiglie si ritrovano ad Andora, per tradizione durante l’estate, da ben quattro generazioni. L’intuizione di scegliere Andora come luogo di elezione e di ritrovo familiare è stata del nostro bisnonno già negli anni venti. Abbiamo tutti noi un rapporto speciale con questo luogo, cementato da ricordi dolcissimi e struggenti. È qui che tutti i nostri parenti si ritrovano, anno dopo anno, e i legami familiari si fanno più profondi e solidi.
Ed è appunto così che, come di consueto, incontro Giorgio e iniziamo a parlare di questa idea e scopriamo di avere la stessa voglia, la stessa energia, la stessa passione di creare un progetto, un nuovo modello che rimettesse al centro la natura, la terra e i suoi prodotti, le persone e il benessere fisico e mentale. Eravamo consapevoli che non sarebbe stato un percorso semplice, tutt’altro.
Passano pochi giorni e, come per incanto, si presenta l’opportunità che ci convince definitivamente ad intraprendere questo affascinante ed emozionante viaggio: l’unico produttore di vino di Andora ci racconta che è in trattativa per vendere le sue vigne a degli imprenditori stranieri che vorrebbero costruire un resort. Non ci pensiamo due volte e decidiamo di acquisire vigna e cantina e iniziare a dar forma al progetto PEQ Agri.
Così molliamo le nostre attività e le nostre città e ci trasferiamo ad Andora. Abbiamo, quasi immediatamente, acquistato un ettaro di campagna e iniziato a produrre le nostre verdure seguendo il ritmo delle stagioni e il sapere della tradizione, rispettosa della natura e dei suoi cicli. Da qui, la spinta ad aprire un ristorante per poter condividere i frutti della terra con i clienti che condividevano il nostro sguardo sul mondo. E poi via dicendo...In quattro anni abbiamo aperto tre ristoranti, creato l’azienda agricola, un laboratorio per la trasformazione dei prodotti in eccedenza e siamo arrivati oggi a 70 dipendenti e 200 ettari di terreni tra vigneti, uliveti, orti e frutteti.”
La filosofia e il progetto I LOVE AGRI
D’altra parte, PEQ è l’acronimo di ‘Passione, Eccellenza, Qualità: passando un po’ di tempo accanto ai due fondatori si capisce quanto non si tratti di un semplice e vuoto slogan, ma di energia e amore per la missione che si sono dati, da imprenditori lucidi e consapevoli, con in testa un’idea fatta di micro-aziende federate in un sistema virtuoso. Lo si capisce dal fatto che il paradigma classico è ribaltato: non è più l’agricoltura a servire umilmente e scarsamente retribuita l’industria e la distribuzione, ma l’Agricoltura, con la A maiuscola, al contrario, assume un ruolo centrale ed è essa a dettare tempi e modi a tutte le attività funzionali alla sua valorizzazione.
Racconta ancora Marco: “Sia io che Giorgio abbiamo lavorato in passato nell’industria alimentare e ci siamo resi conto di quanto il consumatore finale fosse lontano dalla realtà agricola, milioni di anni luce. È per questo che vogliamo trasmettere ai nostri ospiti e ai nostri clienti un concetto base: chi sceglie di acquistare i nostri prodotti o di degustarli presso i nostri ristoranti è consapevole di dare un contributo importantissimo alla realizzazione di un progetto e di un meccanismo virtuosi per la collettività.”
Ecco allora che un’espressione come ‘valorizzare il territorio’, sentita centinaia di volte in altri ambiti, in questo caso si concretizza in azione, con l’idea di attualizzare la fattoria di una volta, utilizzandone i prodotti e trasformandoli quando in eccesso per non sprecare nulla e ottimizzare. Da qui un progetto come I LOVE AGRI, un modello di sviluppo innovativo di azienda agricola ‘estesa’ che prevede investimenti in energie rinnovabili, il recupero di terreni agricoli abbandonati (la maggior parte dei terreni coltivati arriva dal recupero di aree incolte e abbandonate al degrado), tecniche di coltura naturali, una politica di zero sprechi e strumenti di lavoro che consentono di sostenere più di cinquanta famiglie, dando la possibilità ai giovani di non lasciare il ponente ligure e di avere un lavoro dignitoso, stabile e ben remunerato. Un percorso di bonifica prevede il ripristino degli antichi, caratteristici muretti in pietra e la regimentazione delle acque nella vallata di Andora.
Dalle cantine agli allevamenti, un progetto ambizioso in divenire
Dall’inizio dell’attività le cantine raggruppate da PEQ Agri, le quali meritano un racconto a parte, derivano da acquisizioni di tre marchi qualitativamente importanti e ben distinti tra loro (Lupi, Praié e Guglierame), di diverse aree come Andora, Albenga, Imperia e Savona. Ciascuna di esse possiede vigne storiche e vitigni autoctoni come Pigato, Vermentino, Granaccia, Rossese, Ormeasco di Pornassio e Lumassina. Berry&Berry è invece frutto della collaborazione con l’enologo di casa e le sue vigne di famiglia.
Va da sé che l’azienda e i suoi ristoranti attingano per il loro fabbisogno a una filiera propria anche per tutto ciò che riguarda gli animali, con l’obiettivo di allevarli allo stato semibrado. In PEQ Agri si trovano allora galline, conigli, capre e pecore brigasche che danno origine, con carne e latte, a salumi e formaggi, oltre alle api che producono un miele squisitissimo; non manca un ottimo olio extravergine dagli oltre 15 ettari di ulivi.
Tutto può essere acquistato nei punti vendita, oltre che gustato a Terrazza Praié e Vignamare e presso l’Agriturismo PEQ Agri Resort di Tovo San Giacomo, nel primo entroterra di Pietra Ligure, un’oasi di pace immersa nella natura. Per utilizzare ogni materia fino in fondo, l’azienda ha anche creato una linea di cosmesi basata sui prodotti agricoli: olio extravergine, Granaccia Sciurbì e lavanda sono infatti gli ingredienti principali di profumati saponi per il corpo.
La realtà di PEQ Agri è estremamente dinamica e in cantiere Luzzati e Guastalla hanno diverse novità interessanti, tra cui un nuovo, bellissimo progetto di accoglienza. Ma avremo modo di parlarne ancora...
*Contenuti con finalità promozionali
Contatti
PEQ Agri
Strada Castello 20
17051 Andora (SV)
e-mail: info@peqagri.it
Telefono: +39 351 713 5050