Sanjiv Giri è un giovane nepalese che ha scelto di abbandonare gli studi di ingegneria per dedicarsi alla sua vera passione: la panificazione. Dal trasferimento in Danimarca a oggi la sua vita è cambiata e attualmente viene considerato il miglior panettiere danese.
La storia
La vita si sa, spesso fa giri strani e porta verso strade che non erano quelle apparentemente già scritte. Capita, ad esempio, che un giovane ingegnere decida di non seguire il percorso lavorativo per il quale aveva scelto di intraprendere studi specifici, ma che, al contrario, voglia cambiare rotta e dare libero sfogo a una pulsione completamente opposta. Una pulsione indirizzata verso il mondo fragrante e profumato della panificazione. Quel giovane ingegnere mancato è Sanjiv Giri, nepalese di origine e oggi considerato il miglior panettiere della Danimarca (come racconta sul suo sito Nepali Times). Una favola? Forse, ma divenuta realtà e bontà.
Tutto inizia a Kathmandu, con l’Associazione degli chef del Nepal, quando Giri si approccia alla cucina indo-cinese. Poi è la volta di Doha, dove si trova ai fornelli con un gruppo di 12 persone. Ma è il trasferimento con la famiglia in Danimarca, nel 2010, e il lavoro in alcuni dei più noti panifici di Copenaghen, come la Andersen Bakery, a fare la differenza. Un corso di specializzazione al Zealand Business College in Danimarca gli permette di perfezionarsi e ricevere, addirittura, una medaglia d'argento dalla regina per le capacità dimostrate. Non è finita qui. Su raccomandazione della Baker's Guild di Copenaghen, e del suo collegio, Giri viene premiato con la sovvenzione di 100.000 corone danesi della Fondazione AP Moller per i giovani artigiani.
“Ho pensato di andare negli Stati Uniti, ma volevo affinare ancora di più la mia professionalità - ricorda - ecco perché ho proseguito la formazione partecipando al corso Advanced Boulanger al Le Cordon Bleu di Parigi, tra le migliori scuole di cucina del mondo. Questa esperienza mi ha portato a conoscere la complessità dell’equilibrio tra tempo di preparazione e temperatura di ingredienti e cotture”. Una lunga gavetta tra prove, attenta osservazione e impegno meticoloso. Una costanza che è stata stimolo per realizzare il suo sogno e aprire qualcosa di proprio: la Maison D' Brød a Charlottenlund, nella zona di Copenaghen.
Quello di Giri è un lavoro fatto di fatica e passione, dove la quotidianità viene scandita da ritmi certamente faticosi: la giornata inizia alle 2 del mattino con gli impasti di pane, croissant, baguette, dolci, per poi durare ben 18 ore. Ed è bastato il passaparola dei primi clienti che si sono affacciati dalla porta, per far iniziare un vero e proprio viavai di affezionati e nuovi avventori. Per Giri, il punto focale è la disciplina: “Devi essere in grado di tradurre le competenze che hai acquisito. Avere passione è molto importante, poiché riuscire in questo mestiere significa impiegare lunghe ore di lavoro, anche a scapito della vita sociale e della famiglia”. Ma mentre la sua attività naviga a vele spiegate, e i suoi prodotti risultano estremamente apprezzati, Giri non ferma la testa e pensa a qualcosa di più, “vorrei aprire una scuola si panificazione in Nepal e trasmettere la mia esperienza alle nuove generazioni. Chissà, tra non molto tempo si potrebbe avere una Maison d’Bràd anche a Kathmandu”.