Lo stellato Marco Akuzun lascia il suo ristorante a Wingarten e cambia completamente vita. Storia di una svolta coraggiosa.
La notizia
Negli scorsi anni l’emergenza sanitaria scatenata dal Covid-19 ha provocato inevitabilmente un cambiamento delle priorità e delle esigenze personali nella vita di ognuno di noi. Nel settore della ristorazione questa inversione di rotta ha causato una grave crisi nel reclutamento del personale qualificato. Nei due anni di pandemia, infatti, molti addetti al settore hanno preferito optare per nuovi impieghi con orari lavorativi “più umani”. A differenza di quanto si possa pensare, questa crisi non riguarda solo il personale dipendente, ma anche chi il ristorante lo gestisce da sé. Così Marco Akuzun, riconosciuto chef tedesco, ha deciso di abbandonare Syrlin Dining World, il suo gourmet una stella Michelin a Wingarten.
Marco e sua moglie Nadine -con cui gestisce il locale- rimarranno alla conduzione di Syrlin fino a Giugno, quando passeranno le redini al futuro capocuoco, cui hanno già ceduto le quote. Quella di Marco e Nadine, spiega Rolling Pin, è una decisione maturata nell’ultimo periodo; il ristorante di Weingarten, infatti, è la seconda impresa stellata dello chef quarantaduenne, che ha inaugurato Syrlin dopo la chiusura nel 2020 (a causa del Coronavirus) del Top Air di Stoccarda, per lungo tempo unico ristorante stellato in un aeroporto tedesco.
Akuzun e sua moglie ora sentono la necessità di trascorrere più tempo con famiglia e amici e di tornare a vivere appieno la loro sfera privata. “Non voglio più lavorare la sera, almeno non tutti i giorni”, afferma lo chef. Nadine ha già trovato un impiego nello studio di un amico dentista, mentre Marco non sa ancora bene quale sarà il suo destino; quello di cui è certo è che vuole portare il suo cane al lavoro, cosa che naturalmente in una cucina sarebbe impossibile.
A Giugno, quindi, terminerà l’esperienza dei coniugi Akuzun da Syrlin e, nonostante non vogliano continuare a gestire un ristorante, non riescono a immaginare una vita senza cucina e commensali. Per ora l’idea più plausibile è quella di partire con un progetto di ristorazione privata per un massimo di venti persone da accogliere a casa propria nei weekend. “Ho già ricevuto alcune offerte, non escludo di rimanere nel settore della ristorazione, purché ci siano le condizioni giuste”, racconta Akuzun a Rolling Pin.