Il ristorante Lingenhel di Vienna cambia veste: il proprietario si mette ai fornelli e rispolvera le antiche ricette di famiglia.
La notizia
“Voglio che la mia insegna sia una casa per tutti coloro che sono appassionati della storia e delle origini della gastronomia, e che amano il buon cibo e il buon bere tanto quanto noi”. Questo il messaggio riportato sul web da Johannes Lingenhel per raccontare la filosofia del suo ristorante, nonché primo caseificio urbano di Vienna. Quando, a inizio anno, Yvonne Rauscher, l’executive chef, ha lasciato il locale per intraprendere nuove sfide, l’eclettico Johannes ha deciso di cambiare rotta e optare per un vero e proprio ritorno alle origini anche nella proposta dei piatti. Da ristorante fine dining, premiato con due cappelli Gault&Millau, oggi Lingenhel propone ricette autentiche più legate alla tradizione, ma sempre con ingredienti onesti di alta qualità.
Johannes, oltre a gestire l’elegante e raffinata boutique gourmet, ha deciso quindi di mettersi in gioco in prima persona, cimentandosi ai fornelli come mai era accaduto. "L'idea di base è sempre stata quella di cucinare tutto ciò che è fresco al mercato e nel negozio di alimentari…alcuni piatti sono vere e proprie ricette che ho imparato da mia nonna", racconta Kingenhel a Rolling Pin. Possono, quindi, stare tranquilli tutti gli appassionati gourmand: Lingenhel rimane “un'oasi di piacere, un luogo d'incontro per buongustai, un mondo di avventure nel formaggio e un laboratorio gastronomico urbano, tutto in uno”; semplicemente il menu assume nuove sembianze.
Linghenel si configura come un laboratorio di artigianato gastronomico di altissima qualità, dove è possibile acquistare e degustare i formaggi prodotti nel caseificio interno come altre numerose eccellenze casearie provenienti dal resto del mondo, oltre a pregiati salumi e una vasta e ricercata selezione di vini. Anche nella sua nuova veste Johannes ha, da subito, riscosso grande approvazione da parte dei commensali. Un vero successo sono state le costolette di manzo e il gelato prodotto con latte di bufala a cui viene aggiunto il caffè espresso. “Non sono uno chef professionista, ma svolgo questa professione con piena passione e dedizione", promette l’imprenditore-“apprendista-casaro”, ora anche chef.