Indeed svela “i numeri” della professione da sommelier: il sito web dedicato al mondo del lavoro mette in luce gli stipendi medi di chi opera in sala a diversi livelli.
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La notizia
Fino a qualche anno fa, nell’immaginario comune, il ruolo del sommelier era associato ai ristoranti di spicco, o comunque fine dining; oggi, invece -grazie anche al crescente numero di wine lovers- è una figura sempre più diffusa e presente nelle varie realtà ristorative a diversi livelli. Nel corso degli anni la professione ha assunto nuove declinazioni, portando spesso i sommelier a lavorare anche in wine bar, enoteche, cantine con cucina, aziende che operano nell’enogastronomia o che organizzano eventi… A seconda della “destinazione” finale, perciò, la carriera di un sommelier può prendere strade diverse; tuttavia, il punto di partenza è sempre l'iter di formazione per acquisire il "terzo livello" dei corsi maggiormente autorevoli, vedi l'AIS. Come in tutti i lavori, rilevante è l’esperienza accumulata negli anni, che risulta fondamentale per determinare la retribuzione.
Secondo un'analisi di mercato svolta da Indeed, oggi in Italia un Head sommelier può guadagnare uno stipendio che va dai 41.000 ai 50.000€ lordi l’anno. La remunerazione, oltre a variare in base all’esercizio in cui si svolge l'incarico (il sommelier di ristoranti stellati o hotel extralusso, neanche a dirlo, ha uno stipendio più alto), cambia anche in base alla "geografia" rispetto alla media degli altri paesi. In Italia, patria del vino e della cultura vinicola, l'incarico è ben considerato, ma le paghe si attestano al di sotto di altre nazioni. Negli USA, per esempio, i guadagni sono nettamente più alti; Oltreoceano i sommelier più esperti possono arrivare a guadagnare anche 100.000 dollari l’anno. Restando in zona, tuttavia, sempre secondo i dati riportati da Indeed, lo stipendio medio di un sommelier italiano si aggira attorno ai 1.637 € lordi al mese. Torino, con uno stipendio medio mensile di 1.709 €, è la città italiana dove questa figura guadagna di più.
Va sottolineato che non esiste un contratto nazionale del lavoro che disciplini la professione, pertanto la maggior parte dei sommelier viene inquadrata come responsabile di Sala o maître. Oltre allo stipendio pattuito, tuttavia, buona parte delle attività riconosce una percentuale fissa su ogni bottiglia che il commensale decide di acquistare, portando gli stipendi lordi mensili a superare i 2.000 o 2.500 €. Per chi decide di svolgere questa professione come libero professionista o freelance vanno considerati, poi, gli eventuali introiti derivanti da workshop, serate di gala, serate di degustazione, la selezione dei vini per la grande distribuzione o l’eventuale attività di insegnamento -tutte attività che innalzano le possibilità di guadagno intorno ai 3000-5000 € lordi al mese.
C'è poi il discorso talento, che dovrebbe essere premiato su più fronti. Un buon sommelier, quando consiglia e presenta una bottiglia di vino, deve riuscire a raccontarla a 360°, descrivendone in modo peculiare (ma allo stesso tempo semplice) le caratteristiche. Oltre allo studio e al continuo aggiornamento, il sommelier deve quindi avere eccellenti capacità comunicative e un’ottima proprietà di linguaggio -sia nella lingua madre che in quelle straniere (almeno in inglese)- noché conoscere le proprietà organolettiche dei cibi e i diversi metodi di cottura, insieme allo stile di cucina dello chef, per assicurare il miglior abbinamento possibile. Il sommelier riveste, inoltre, un ruolo fondamentale nel bilancio dell’attività in cui lavora: è proprio lui a gestire la cantina, redigere la carta vini e scegliere e gestire i rapporti con i fornitori nel rispetto del budget assegnatogli.