Tra gli chef più stimati e influenti del panorama gastronomico internazionale, Massimo Bottura può vantare anche numerosi riconoscimenti che ne evidenziano lo spessore umano, artistico ed etico. L’ultimo arriva dritto dal South Beach Wine & Food Festival di Miami, dove i maggiori chef mondiali hanno allestito una cena esclusiva a lui dedicata.
La notizia
Un altro prestigioso traguardo internazionale, quello per Massimo Bottura, appena celebrato nella città di Miami durante la serata del 24 febbraio. Un riconoscimento “per aver lasciato un segno indelebile nella gastronomia e nell’ospitalità mondiale, sostenendo instancabilmente le nobili cause della riduzione degli sprechi e della difesa di sistemi alimentari sani e sostenibili”, senza contare l’impegno solidale con numerose iniziative di rilievo, a partire dalla Onlus Food for Soul.
Il South Beach Wine & Food Festival, quest’anno, ha dunque deciso di omaggiare il lavoro encomiabile dello chef, non solo nel campo dell’alta ristorazione, ma anche in quello della beneficenza e della tutela dell’ambiente. Se si guarda indietro alle altre figure attenzionate dall'evento, prima di lui troviamo nomi del calibro di Ducasse, Emeril Lagasse, Bobby Flay, Eric Ripert, Maguy Le Coze, Ferran Adrià, Jose Andres, Francis Ford Coppola, Baron Eric de Rothschild e Christophe Navarre.
Bottura, che è senza dubbio tra gli chef più influenti a livello internazionale, può vantare anche un significativo riconoscimento in termini umani e artistici. Non è nuovo infatti ad eventi e congressi, non solo gastronomici, che toccano tematiche ben più vaste: dalla comunicazione alla musica, fino all’arte e alla tecnologia. Basti pensare al plauso ricevuto in piena pandemia per le sue dirette, seguite da milioni di utenti, in cui illustrava con tutta la famiglia ricette no waste. Negli anni lo chef modenese ha collezionato grandi riconoscimenti – tre stelle Michelin per l’Osteria Francescana a Modena; un posto di spicco tra le 100 personalità più influenti del 2019 secondo il Time; la prima posizione nella World’s 50 Best Restaurants del 2016 e 2018 (trasformatosi poi in un posto fisso nel novero dei Best of The Best) - ma ciò che più colpisce è proprio quella linea di confine tra chef e filantropo che rende Bottura molto più che un cuciniere di fama mondiale.
Il Festival, sullo sfondo del Loews Miami Beach, vuole omaggiare una figura eclettica che ha lasciato il segno con il suo impegno per la salvaguardia dell’ambiente, per le pratiche culinarie sostenibili, per l’attenzione alla biodiversità e all’approvvigionamento degli ingredienti, oltre che per l’abbattimento degli sprechi. Il riconoscimento vuole render merito anche alla sua cucina italiana moderna, emblema di ricerca e, insieme, rispetto profondo della tipicità. Una cucina che esalta le tradizioni più antiche per poi ritrarle con un occhio moderno.
È proprio alla sua filosofia e alla sua visione contemporanea che è stata dedicata la cena-tributo durante il South Beach Wine & Food Festival, messa a punto da personaggi illustri quali Alain Ducasse – mentore di Bottura e chef con più stelle Michelin al mondo; Mauro Colagreco – chef del ristorante Mirazur, 3 stelle Michelin a Mentone; Albert Adrià – di Enigma Barcellona; Jordi Roca - pastry chef di El Celler de Can Roca a Girona; Antonio Bachour - miglior pasticcere del Mondo nel 2022 e firma creativa dei ristoranti Bachour and Table di Miami. Si aggiunge infine, Bernardo Paladini - chef de Cuisine di Torno Subito Miami (prossima apertura). Una cena davvero unica ed esclusiva, con biglietti al costo di 600 dollari a persona (subito sold out). Ma non è tutto! Lee Schrager – fondatore del Festival – ha infatti dichiarato che l’intero ricavato della serata sarà devoluto alla Chaplin School of Hospitality & Tourism, presso la Florida International University.
Bottura scuote la società in cerca di cambiamenti positivi e, circa i suoi traguardi, commenta così sulle pagine di Repubblica: “Ho avuto la possibilità e la fortuna di ricevere premi e di aver creato uno dei migliori ristoranti del mondo, ma a quel punto si apre davanti a me un bivio. Tradurre quei riconoscimenti in denaro o in un mezzo per realizzare qualcosa di più importante? Restituire è uno dei più grandi successi che si possano ottenere. Questo omaggio non riguarda solo me, ma l’intero settore della ristorazione. Ogni giorno nei nostri ristoranti creiamo cultura e ci apriamo alla conoscenza. A quel punto il passo verso la responsabilità è brevissimo. Responsabilità verso i contadini, i pescatori, i casari, chiunque coltiva o fornisce gli ingredienti per i piatti. Ma anche responsabilità verso il pianeta e verso chi è meno fortunato”.
È proprio sulla base di questi valori profondi che è nata l’organizzazione no-profit Food For Soul - co-creata e coordinata da sua moglie Lara Gilmore - che si dedica all’eliminazione degli sprechi alimentari e all’alimentazione dei bisognosi. Insieme a lui, anche Luca Garavoglia - presidente del Gruppo Campari - con la food blogger Nadia Caterina Munno - aka Pasta Queen – nelle vesti di madrina della cerimonia.