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San Valentino, 2 cuori e un ristorante: ecco 14 coppie vincenti della cucina italiana

di:
Marco Colognese
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copertina coppie san valentino bros

14 ritratti di coppie felicemente affiatate nel mondo dell’ospitalità golosa, dal fine dining alla pizzeria: uno speciale tutto da leggere per scoprire vecchie e nuove alchimie culinarie.

Che cosa vuol dire vivere sotto lo stesso tetto e lavorare insieme? Non deve trattarsi di una cosa facile, soprattutto per chi si trova a farlo in un ristorante a stretto contatto con marito, moglie, compagno, compagna o partner. Un ambiente difficile, parecchio tosto, senza dubbio piuttosto stressante, con quei ritmi che durante il servizio non lasciano il tempo di respirare. Eppure, prima di scrivere queste righe, documentandomi, ho scoperto che le coppie in questo mondo di tavoli e fornelli sono tantissime, chi insieme in cucina, chi fuori e chi dentro, tanto che scegliere quali nominare non è stato affatto facile. Ho pescato tra i locali di tutta Italia, tra personaggi più e meno noti, tutti accomunati dalla grande esperienza che mi hanno fatto vivere a ‘casa’ loro.

aimo moroni e nadia
 

Impossibile non citare coppie che nella ristorazione del nostro paese hanno fatto la storia, quattro su tutte: i toscani Nadia Giuntoli e Aimo Moroni, arrivati dalla Toscana nel 1962 a Milano per aprire il loro ristorante; Annie Feolde e Giorgio Pinchiorri, alla guida di Enoteca Pinchiorri a Firenze da più di cinquant’anni. Ancora, Livia e Alfonso Iaccarino del Don Alfonso a Sant’Agata Sui Due Golfi e infine Nadia e Antonio Santini con il loro Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio. Fra i più acclamati nel panorama gastronomico mondiale, Massimo Bottura e Lara Gilmore, capaci di condividere non solo progetti ristorativi, ma anche sociali e culturali.

Livia e Alfonso Iaccarino S Scata
Foto di Stefano Scatà
Massimo Bottura and Lara Gilmore credits Marco Poderi 2023 10 13 14 06 39
@Marco Poderi

Vale la pena, inoltre, citare giovani di grande valore e già affermati, da coppie legate a doppio filo dal tema della sostenibilità come Chiara Pavan e Francesco Brutto a Venissa sull’isola di Mazzorbo e Ludovica Rubbini con Riccardo Gaspari al Sanbrite a Cortina d’Ampezzo. Oppure i ‘parigini’ (sperando di rivederli in Italia presto) Alessandra Del Favero e Oliver Piras; oppure anche Yuki Mitsuishi, che dal Giappone ha seguito il marito Giuseppe Molaro da Contaminazioni a Somma Vesuviana. Servirebbe un libro, per raccontare le tantissime storie di altrettante persone. Nel frattempo, evocando il 14 di febbraio, San Valentino, festa degli innamorati, ecco 14 brevissimi racconti di coppie felicemente affiatate nel mondo dell’ospitalità golosa

La Madonnina del Pescatore a Senigallia (AN)

moreno cedroni mariella organi
 

Mariella Organi, una delle figure di sala più carismatiche e rappresentative del nostro paese, maître della Madonnina del Pescatore, ha conosciuto il marito Moreno Cedroni, chef dal notevole talento, nel 1991. Insieme a lui ha dato vita a un luogo-culto per ogni appassionato. Qui a Senigallia alta accoglienza e una ricercata, grande cucina d’autore, vivono in perfetta armonia in quella che è una tappa imprescindibile per chi ama il mare dal punto di vista di un cuoco illuminato e dall’innato talento.

Artifex al Feuerstein Nature Family Resort a Brennero (BZ)

artifex tina mercelli e kim
 

Al confine con l’Austria a Brennero, in Val Di Fleres, c’è un family resort che è gioia pura per le famiglie con bimbi. A sovrintendere la cucina del Feurstein, in particolare del suo piccolo, goloso angolo fine dining Artifex Gourmet, dove l’Alto Adige gastronomico incontra il mondo, c’è la bravissima Tina Marcelli che con la moglie Kim coordina uno stuolo di persone, in gran parte donne: si sentirà parlare di loro, perché sono davvero in gamba, amano follemente il loro mestiere e nei piatti questo si percepisce nettamente.

Radici a San Fermo della Battaglia (CO)

14 Radici
 

Mirko Gatti e Sara Pau sono una coppia da conoscere, così come il loro approccio originale a cibo e pairing. Nel loro ristorante a San Fermo della Battaglia, poco distante da Como, hanno creato una perfetta rappresentazione di una cucina contemporanea che si muove alla ricerca di tutto ciò che non è ancora stato raccontato in tema di specie aliene, si tratti di selvaggina, vegetali e anche pesci tanto d’acqua dolce quanto di mare. E quel che si trova nei loro menu, articolati con intelligenza secondo il fluire delle stagioni, non lascia indifferenti.

Elena a Domodossola (VB)

Cristian Elena e Roberta Bariletta Elena
 

Il ristorante Elena a Domodossola, cittadina piemontese che merita una visita, è un piccolo scrigno di bontà dove lo chef Cristian Elena e la moglie Roberta Bariletta, in sala e ai vini, praticano un’idea di accoglienza che gioca su calore e colori. Se l’ambiente è intimo e raccolto, la cucina è una di quelle in cui tante piccole portate, una più buona dell’altra, creano un raffinato percorso goloso di notevole soddisfazione. Tutto questo con un bel sorriso che vi accompagna dall’inizio alla fine.

O Me o il Mare a Gragnano (NA)

nicoletta gargiulo e luigi tramontano
 

Nicoletta Gargiulo e Luigi Tramontano si incontrano al Don Alfonso nel 2004, lei assistente sommelier e lui chef de partie. Quattro anni dopo si sposano e dopo qualche tempo in strutture differenti si ritrovano a lavorare insieme, prima al Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento e poi nella magnifico Hotel Le Agavi a Positano. Sette anni di successo passati in costiera, ora sono pronti per debuttare con il loro O Me o il Mare Restaurant a Gragnano, che aprirà i battenti il prossimo marzo e promette un’elegante cucina a vista e una notevole carta dei vini per trenta coperti.

Bros’ a Lecce

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Coppia affiatatissima e celeberrima, Isabella Potì e Floriano Pellegrino sono un esempio palese di come da cuochi si possa diventare grandi e discussi personaggi. Senza per questo nulla togliere alla loro cucina, spesso provocatoria ma assolutamente golosa, in cui le nobili tradizioni pugliesi sono tradotte e riproposte con tecniche d’avanguardia e idee innovative stimolanti. Così, oltre a Lecce, accade anche nella loro trattoria di Scorrano, dove la tradizione rimane tale senza fronzoli e in un bellissimo ambiente.

Pascucci al Porticciolo a Fiumicino (RM)

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Foto di Lido Vannucchi

Uno dei più grandi ristoranti di pesce in Italia, Pascucci al Porticciolo, vede protagonisti Gianfranco Pascucci in cucina e Vanessa Melis in sala. Marito e moglie, affiatatissimi, hanno fatto del loro ristorante una tappa imprescindibile per gli amanti dell’alta gastronomia ittica, trasformandolo da efficiente macchina da numeri in un luogo esclusivo ed elegante, in cui apprezzare la raffinata tecnica di Gianfranco e l’idea di ospitalità di Vanessa. Qui si fa tanta ricerca, senza mai dimenticare la centralità del gusto, con un’accoglienza di alto livello e una grande propensione al sorriso.

Antica Trattoria di Sacerno – Sacerno (BO)

giada berri e dario picchiotti
 

Poco fuori Bologna, l’Antica Trattoria di Sacerno è un luogo accogliente, ricavato dalla ristrutturazione di un antico casolare, in cui pesce e bollicine sono gli elementi principali di una storia felice. Quella tra Giada Berri e il vulcanico Dario Picchiotti, grande conoscitore della materia prima che sa tanto selezionare per proporre notevoli crudi, quanto trasformare in modo creativo. Giada, dal canto suo è un’esperta conoscitrice del vino, in particolare di Champagne dei quali la carta qui a Sacerno è particolarmente ricca.

Quintogusto a Savona

14 Quintogusto
 

Quella a cui si assiste a Savona è una vera e propria rinascita sul fronte dell’alta cucina. Un ottimo esempio, tra i locali di recente apertura, è Quintogusto in Piazza Pertini. Mirko Lacota è uno chef che sa maneggiare con sapienza e tecnica rodata ingredienti sia di mare sia di terra, ricavandone piatti originali e di gran gusto. Sua moglie Alina, in sala, accoglie gli ospiti con estremo garbo e si occupa di proporre gli abbinamenti da una carta dei vini già ben strutturata.

Locanda Mammì ad Agnone (IS)

TomasTorsiello e StefaniadiPasquo Mammi
 

Nell’affascinante città delle campane, defilata, intima e accogliente, Locanda Mammì rappresenta il coronamento di una bella storia d’amore. Quella tra Stefania di Pasquo, ottima cuoca, e Tomas Torsiello, altrettanto abile professionista di sala, i quali hanno saputo creare un luogo del gusto di particolare calore in una zona non semplice sotto il profilo di un’offerta gastronomica ‘alta’. Qui si gode di un’accoglienza sorridente e di una cucina che seduce con i suoi tratti territoriali esaltati dalla mano particolarmente abile della chef.

ME Restaurant a Pizzo Calabro (VV)

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Un vecchio casolare in pietra e un bel portico d’estate, lungo la splendida costa del Vibonese, con il mare della Calabria a pochi passi. Il locale di Eleonora Marcello e Giuseppe Romano si trova poco distante da Pizzo, dove lo chef, campano d’origine, è arrivato per amore dopo aver cucinato in giro per il mondo. Marito e moglie si ritrovano a fianco ai fornelli, per creare una proposta culinaria che sa esaltare felicemente materie prime e sapori di questa straordinaria regione d’Italia, affiancando agli ottimi piatti una bella proposta enologica.

Pizzeria Settimo Cielo a Pescantina (VR)

petra antolini e lorenzo giacopuzzi
 

Pizzaiola e donna determinata, Petra Antolini ha fatto della sua pizzeria di Pescantina un luogo da conoscere. Lavorando fianco a fianco con il compagno e braccio destro Lorenzo Giacopuzzi, oltre al figlio Kevin, propone un’ampia gamma di ottime pizze con differenti impasti e farciture in cui si valorizzano al meglio i prodotti locali. Non solo, dato che qui si servono anche piatti di cucina ben realizzati; infine, chi ha qualunque problema con il glutine può stare tranquillo, esistendo una linea dedicata e certificata a parte.

Mater a Moggiona (AR)

filippo baroni e marta bidi macco lone
Foto di Macco Leone

È un posto di cui non ci si può non innamorare, Mater. Perché innanzitutto è caldo, accogliente, intimo. E poi perché qui, nel bel mezzo di un territorio meraviglioso con le Foreste Casentinesi e il Monastero di Camaldoli a portata di cammino, si respira un’aria differente. Marta Bidi e Filippo Baroni, moglie e marito, accolgono i loro ospiti la prima con un dolce savoir faire e il secondo con la sua cucina in cui si gusta un’estrema armonia tra ricerca, sapori e ingredienti locali, compresi quelli che ricava dal suo hortus conclusus.

Casin del Gamba ad Altissimo (VI)

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È una lunga storia, quella di Daria Cerato e Antonio Dal Lago, i quali dal 1976 lavorano fianco a fianco in quello che era stato un casino di caccia che si raggiunge inerpicandosi tra la valli dell’Agno e del Chiampo. Un luogo elegante, magico e con un fascino fuori dal tempo, dove questa coppia, ora supportata dal figlio Luca, ha realizzato una meta gastronomica distante dalle rotte abituali che merita assolutamente di essere visitata e goduta in ogni periodo dell’anno, anche perché qui si usano con sapienza sopraffina i prodotti dei boschi da cui Casin del Gamba è circondato.

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