Dopo Romeow Cat Bistrot arriva Julietta Pastry and Lab, dalla visione di Valentina de Matteis. Una storia che scrive il gusto del vegetale in ogni sua forma di espressione.
Foto di Sabrina Rossi
La storia
Mentre mangiavo una Lemon tarte, ho pensato a quanto sia paradossale che i luoghi, le idee e le proposte gastronomiche più inclusive, rappresentino l’eccezione che ti sorprende. Come se l’inclusività fosse una cosa speciale, fuori dagli schemi, quasi innaturale nella sua disarmante naturalezza.
Ero da Julietta Pastry and Lab, un non luogo dall’accoglienza che senza luoghi comuni è definibile nella sua essenza femminile. Sorrisi, colori tenui, materiali caldi, attenzione percepita nei dettagli, tutto capace di metterti addosso quell’elegante leggerezza che ti fa stare bene. Julietta è un opificio vegano, è l’idea di vita di una donna che ha scelto di fare da mangiare con l’utilizzo esclusivo del mondo vegetale.
Lei è Valentina de Matteis e la sua Julietta, nella via Francesco Negri di Roma al civico 25/27, è la compagna perfetta del pioneristico Romeow Cat Bistrot, un ristorante che sullo stesso marciapiede ha portato a Roma la cucina vegetale in una delle sue massime espressioni. Un valore aggiunto che ancora detiene e che oggi impreziosisce, come sempre accade quando ci si accompagna bene nella vita, con la sua romantica Julietta.
Il locale
Siamo nel quartiere Ostiense, nel primo tratto, quello che ancora vede la Piramide Cestia oltre il ponte della ferrovia e che vive animatamente tra il Tevere e la Garbatella nei suoi murales che decorano interi palazzi, nel suo Porto Fluviale dove spicca il Gazometro, nella bellezza della Centrale Montemartini e nelle infinite notti dell’Alpheus. Via Francesco Negri è una strada coraggiosa, un angolo riservato e senza uscita che costeggia il complesso degli Ex Mercati Generali; qui, contro ogni pregiudizio si parcheggia facilmente.
Romeow e Julietta sono vetrine contigue ed entrare da Julietta ti da subito la sensazione di voler restare, senza fretta. Anche se non è una pasticceria da tavolo con servizio di caffetteria, gli spazi sono ampi e la possibilità di consumare sul posto, anche prendendo un caffè, c’è -e meno male, aggiungo io. Qualche dolce da credenza ottenibile al taglio, sopra e dentro il banco, ad avvicinare una selezione di monoporzioni inevitabili.
Il legno nei materiali, la salvia nei colori e le piante nell’arredo, grazie alla luce delle ampie vetrine rendono questo spazio veramente una destinazione di sosta. C’è da dire anche, che nella sua ala sinistra si può trovare un piccolo, ma ricercato, shop di prodotti vegani come formaggi vegetali, fermentati e succhi di frutta, composte e mostarde.
I prodotti
Come detto, il mio primo assaggio è la passione di sempre, la Lemon tarte. Nel laboratorio di pasticceria c’è Barbara Giovanetti e la sua frolla è croccante, ma non asciutta, la crema morbida e la meringa vellutata. Il gusto è decisamente intenso.
A seguire ho abbattuto un pregiudizio sulla sfoglia puntando dritto al New York Rolls. Giustamente friabile, bilanciato negli zuccheri, gratificante mentre lo mordi e ancora di più nell’incontrare la mousse al cioccolato. Frolla e sfoglia, quando approcci a una tecnica di preparazione che utilizza esclusivamente vegetali, sono due cose che vai a scegliere un po’ per sfida, quando sei in un posto bello che ti dice che fa cose buone da ogni angolo del suo spazio.
Elementi che nel crunch di atavico legame col piacere, trovano il maggior senso di gratificazione contagiosa. Ho trovato entrambe le cose non solo all’altezza di quella gratificazione, ma ben bilanciate in umidità e dolcezza complessiva, con creme di buona consistenza e dal gusto intenso. Se dovessi trovare un filo coerente che colloca una persona con una Lemon tarte tra i denti, al banco di Julietta, è la leggerezza.
Ovviamente da mangiare ci sono un sacco di altre cose, dai maritozzi ai Macarons, dai biscotti ai lievitati che parlano di panettoni e colombe plant based, oppure torte che raccontano di pastiere nella tradizione pasquale. Dalle contaminazioni di stivale a quelle francesi, dove quest’ultime costruiscono anche l’atmosfera di bistrot che accompagna l’offerta salata di (mini) quiche, club sandwich e torte salate.
Nel 2014 Valentina de Matteis porta la sua idea di Cat Café giapponese in via Francesco Negri 15 con Romeow (Cat Bistrot) e la sua cucina, poi, nel 2023 al civico 25 della stessa strada apre le porte di una pasticceria dall’ispirazione francese che chiama Julietta (Pastry and Lab). Romanticismo, gentilezza, leggerezza, ma soprattutto gusto in ogni sua forma d’espressione vegetale. Tant’è che la dispensa da non sottovalutare offre prodotti che vanno dai formaggi ai fermentati e le kombucha di Simone Salvo, dove un occhio di riguardo lo riserverei agli insaporitori vegetali e alle salse di condimento come il pesto, il ragù di funghi e la salsa “stonnata”.
Uscendo da Julietta pensi di essere stato in un posto speciale, una verità che va oltre il fatto d’essere vegano, perché potrebbero non dirtelo e conquistarti lo stesso. Questo rende l’idea del valore di una filosofia che, per quanto troppo spesso appaia esclusiva o speciale, sia quanto di più inclusivo esista nel gusto di tutti. Così, se Shakespeare ha trasformato l’amore in una tragedia del destino, Valentina de Matteis ha portato la gentilezza in una Opera di gusto.
Contatti
Julietta Pastry Lab
Negozio e pasticceria
domenica: 9.30 - 17.30
da mercoledì a sabato: 9.30 -19.00
lunedì e martedì: chiuso
Via Francesco Negri 25-27, 00154 Roma
Tel: 06.69280419
info@juliettapastryandlab.it
