Chef

Lara Roguez: lascia l’ingegneria per la cucina e ora è una top chef

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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Cambiare vita è difficile, ma non impossibile: Lara Roguez ha chiuso nel cassetto una laurea in ingegneria industriale per farsi le ossa in cucina. Oggi ringrazia il destino e una certa perseveranza, grazie a cui è diventata una top chef con ristorante in proprio.

La storia

È tempo di una nuova fase nella vita di Lara Roguez. "Le circostanze cambiano, le persone cambiano e bisogna assecondare questa evoluzione fisiologica. Il mio momento è appena arrivato. Ho un carattere irrequieto, ma al di là di questo, penso che quando un capitolo della vita finisce per qualsiasi motivo, sia necessario muoversi e non rimanere fermi”. Di scelte radicali lei ne ha fatte tante: dopo una laurea in ingegneria industriale e un master in robotica, si è trasferita in Galles per seguire la sua vera vocazione ed entrare nel mondo dell’ospitalità. “La verità è che stare otto ore in un ufficio non faceva per me. Ho deciso di cambiare vita iniziando a lavorare in una cucina, dove mi hanno dato l'opportunità di fare apprendistato. Poi si è presentata l'occasione di aderire al progetto del ristorante Kraken e non ho esitato”.


Ora, dopo cinque anni trascorsi alla guida di Kraken ArtFood, nota insegna ubicata presso l’acquario e bioparco marino di Gijon dove il pesce viene declinato in ogni tipo di pietanza possibile, Lara ha deciso che è giunto il momento di fare un passo in più verso la realizzazione del sogno di una vita: aprire un posto tutto suo. Il Kraken è un posto incredibile, con una squadra straordinaria. È il posto più bello in cui ho lavorato nella mia carriera. Mi mancheranno moltissimo, ma voglio un’attività in proprio”.


La Roguez non si muoverà da Gijon; d’altronde guida il movimento femminile nelle Asturie come presidente dell'associazione, è delegata nazionale per le donne in gastronomia e due anni fa è stata premiata al Madrid Fusión Revelation Cook.  “Il ruolo delle donne in cucina è ancora sottostimato. Non posso negare che partiamo da un handicap importante, poiché bisogna sacrificare buona parte della propria vita privata se si vuole emergere a livello lavorativo. Inoltre, questo è un mondo molto maschile e sessista”. Tornando ai progetti, Abarike sarà il nome della nuova insegna di Lara. “Abarique è una rete da pesca ormai praticamente fuori uso; una tecnica antica e rispettosa, molto usata a Gijón dai pescatori che uscivano di notte per  pescare le sardine. È una parola che mi piace; ho deciso, però, di scriverla con la “k” al posto della “q” per imprimere una svolta alla tradizione, che è anche quello che voglio fare in cucina”, spiega. Un nome che vuole essere una vera e propria dichiarazione di intenti.


Come da Kraken, anche nel nuovo locale della Roguez il mare sarà protagonista assoluto. “Sono sempre stata legata al mare. Mio padre andava a pescare e io lo accompagnavo”. Nessun quartiere, quindi, se non Cimadevilla, dove ha sede l’Antigua Pescaderia, poteva essere più stimolante e fonte di ispirazione per la creatività e il talento di Lara. Abarike sarà un mini-ristorante di pesce incentrato sul contatto diretto con i commensali, aspetto molto caro alla Roguez.Ho pensato che se avessi aperto un mio locale sarebbe stato un piccolo ristorante, dove sarei potuta uscire dalla cucina per incontrare i clienti e, magari, terminare l'impiattamento davanti a loro. Trovo sia essenziale l’interazione”, racconta.


Abarike sarà suddiviso in due spazi: uno più intimo e riservato per chi desidera provare il menu degustazione o assaporare con calma i sapori del mare scegliendo tra le proposte alla carta; l’altro, il bar, più dinamico, perfetto per chi vuole qualcosa di veloce. “Voglio che Abarike sia un punto di incontro e socializzazione, voglio offrire un’esperienza a 360°. Un posto pronto ad accogliere tutti”, continua. Per quanto riguarda il menu: “Al di là dei tipici antipasti o primi piatti, ho deciso di privilegiare le singole specie: bivalvi, crostacei, pesce azzurro e pesce bianco. Utilizzerò i frutti di mare, seguendo in qualche modo la linea con cui stavo già lavorando con i pescatori.


Porterò avanti anche il concetto di utilizzo totale del prodotto e il piano di tracciabilità di tutti gli ingredienti, di cui sono sempre stata sostenitrice.  Il cliente potrà sapere chi e come è stato pescato ciò che mangia... si sentirà parte della cucina di Abarike”. Il locale aprirà per le vacanze di Pasqua, ma la lista d’attesa è già molto lunga.

Fonte: huleymantel.com

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Foto: @Lara Roguez

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